Sole a Catinelle: BadTaste.it intervista il direttore della fotografia Agostino Castiglioni

Dopo aver assecondato la nostra analisi del Blu-Ray Disc, il direttore della fotografia del nuovo film di Zalone ci svela dei particolari interessanti...

Condividi

In occasione dell’uscita Blu-Ray di Sole a Catinelle (leggi qui la recensione) abbiamo intervistato il direttore della fotografia Agostino Castiglioni (Il Cosmo sul Comò, Notte Italiana): la conversazione si è focalizzata in primis sulla cura fotografica riservata alla commedia non disdegnando però alcuni particolari tecnici.

 

D: Sole a Catinelle si sposta dalle ambientazioni milanesi del primo Cado dalle Nubi e del secondo Che Bella Giornata per privilegiare invece i panorami naturali della penisola. A quale cinepresa vi siete affidati?

R: Abbiamo unito la lente anamorfica alla cinepresa Arri Alexa Plus 4:3, uno dei modelli Alexa che sfrutta un sensore 4:3 e che consente l’aggiunta di lenti dedicate. Per me significava un’unione, come se “il vecchio“ s’integrasse al “nuovo”. In questo caso parliamo della sinergia tra l’obiettivo anamorfico, che è solitamente usato con la pellicola 35mm per catturare in formato widescreen, e una macchina digitale 2.8K.

D: L’extra dedicato al backstage che abbiamo trovato nel Blu-Ray Disc mostrava anche dei droni. Le specifiche tecniche reperibili in rete non dicono nulla a riguardo..

R: Per i droni abbiamo utilizzato una RED perché aveva un corpo macchina leggero che ci dava molta libertà nei movimenti. E’ stato divertente e penso che le riprese aeree fossero molto belle, sopratutto quelle del viaggio in macchina (quando Checco e Nicolò attraversano il ponte) e del campo da golf. Poi, oltre agli esacotteri, abbiamo girato diversi ciak con il camera car.

D: Sole a Catinelle ha avuto una distribuzione cinematografica non solo digitale ma anche in pellicola. Personalmente l’avevo visto in una piccola sala attrezzata con un proiettore 35mm un po’ vecchiotto. Alla prima visione del disco Blu-Ray ho notato tutti quei dettagli che al cinema si erano persi. Il film sfoggia un’ammirabile cura fotografica che zittisce chiunque si aspettava un trattamento mediocre per la “solita” commedia italiana. Che ne pensi?

R: Innanzitutto mi fa piacere che il trasferimento Home Video riproponga fedelmente gli sforzi delle riprese. L’idea era quella di concepire un film divertente ma senza rinunciare a tutti gli accorgimenti per ottenere un’immagine più attraente. In questa produzione effettivamente Valsecchi ( il produttore N.d.a) ci ha dato diverse libertà, come ad esempio l’implementazione dei droni.

D: Le sequenze più belle sono quelle al tramonto, specialmente quando Checco guida col figlioletto e si notano anche dei caldi lens flare. Questi sono autentici o sono stati aggiunti in post-produzione?

R: I lens flare sono originali e sono soddisfatto della resa complessiva. In altre sequenze invece non ho avuto il coinvolgimento che desideravo. Ricordo ad esempio il set in una piscina di una villa a Padova dove non ho girato come volevo.

 

 

 

D: Nella scena notturna in cui Robert dice la sua prima parolaccia a Checco si notano delle sfocature ai lati inferiori del quadro e una Luna che appare un po’ troppo grande. Forse i primi sono artefatti dovuti alla lente anamorfica ma come si può spiegare invece la Luna falsata?

R: Nel primo caso è l’obiettivo anamorfico a rendere difficoltose le scene con poca luce e quindi in alcuni frammenti ci sono distorsioni o sfocature. Nel secondo caso ricordo che la post-produzione era stata un po’ tardiva; può essere che nel processo alcuni sfondi siano stati modificati meno bene di altri.

 

 

 

D: Sole a Catinelle è stato girato in 2.8K per poi essere finalizzato in un master 2K. Tale risoluzione è stata “sufficiente“ per un buon riversaggio sui dischi Home Video eppure il mercato punta forte sul 4K. Cosa ne pensi?

R: Il 4K si sta affacciando anche sul settore consumer. Se ricordo bene Sony ha presentato la prima handycam 4K a CES di Las Vegas.

D: Si, dovrebbe uscire a Marzo 2014. Anche Panasonic ha pubblicato le specifiche della sua nuova DSLR Lumix GH4 e potrà anche lei registrare video in 4K.

R: Girare ad una così alta risoluzione crea un problema di archiviazione. Presumo che i due modelli di cui abbiamo parlato registreranno su schede di nuova concezione che possano fornire una velocità di lettura e scrittura idonea al grande quantitativo dati che il 4K richiede.

D: Sul set che sistema avete usato per la memorizzazione?

R: Abbiamo registrato nel formato ARRIRAW collegato ad un Codex Recoder che ci ha consentito una veloce consultazione delle ultime clip girate nonché una gestazione complessiva migliore per i dailes.

D: Ti auguriamo buona fortuna per i tuoi prossimi progetti. Ci risentiremo per scoprire se abbinerai il drone a una camera prosumer/ consumer.

R: Grazie mille per i complimenti. E’ sempre bello ricevere un feedback. A presto

Continua a leggere su BadTaste