Roma 2015 - Game Therapy: BadTaste.it intervista Favij, Clapis, Decarli e Zoda

Abbiamo incontrato i 4 protagonisti del film. Per capire come siano stati coinvolti e quali siano i loro obiettivi

Critico e giornalista cinematografico


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Ci sono tutti e 4 anche se solo 2 sono i veri protagonisti. Leonardo Decarli e Zoda, marginali, interpretano un bullo che affligge Favij e il suo fratello maggiore che nella vita medita e insegna meditazione; dall’altra parte Federico Clapis è il motore della storia, il personaggio diviso tra vita reale e quelle esperienze virtuali che gli consente di vivere Favij, grandissimo videogiocatore, disamorato dalla vita reale.

Game Therapy è stato presentato all’interno della sezione Alice nella città della Festa del cinema di Roma con il corollario che è possibile immaginare di fan, urla, cartelloni e grande attesa. Lì abbiamo incontrato i 4 youtuber protagonisti e gli abbiamo posto subito la prima domanda che viene spontanea

Come siete finiti a fare un film?

Federico Clapis: Siamo stati tirati dentro in diverse fasi. Io ho fatto anche parte del team creativo, ho lavorato al soggetto e già sapevo di dover ragionare su qualcosa di corale che prevedesse anche loro

Vi conscevate già?

FC: Si, per motivi di YouTube ma anche perché è facile incrociarsi agli eventi di settore. Inoltre io e Leonardo abbiamo fatto parte di un’esperienza dimenticabile ad X-Factor

Federico e Favij siete sono i protagonisti della storia, però dopo i titoli di coda c’è una scena che sembra suggerire che in futuro potrebbe non essere così

FC: Si è vero lascia intendere questo
Zoda: È la ciliegina che ormai un po’ tutti si aspettano dai film

Perchè diventate protagonisti nel secondo film e non già nel primo?

FC: Mah sai, è un insieme di tanti elementi è andata cosi a prescindere, per un susseguirsi di cose, chi è entrato in campo prima e chi dopo, è più un effetto puzzle che altro

Come avete scelto i giochi da ricreare?

Zoda: Sono i pilastri del gaming ed essendo le pietre miliari chi va a vedere un film così si immagina di trovarli.
FC: Sono un po' l'anima della forza della rete. Volevamo una storia in cui ognuno fosse nei propri ruoli, Leonardo ha un po' sforato forse mentre Lorenzo [vero nome di Favij ndr] è rimasto legato più al gaming

Il film se la prende molto con le cose che non vanno nella vita reale, rispetto a quella virtuale, che rapporto avete per davvero con ciò che non riguarda la rete?

Favij: Sicuramente qui tutti abbiamo passato un'infanzia attaccati ai videogiochi, io in primis essendo molto timido da piccolo mi chiudevo in camera e giocavo tutto il tempo. Da quando è diventato un lavoro nel tempo libero cerco di fare altro, perchè non posso giocare anche dopo la registrazione e il montaggio, se no divento scemo.

Mi stai dicendo che eri simile al tuo personaggio nel film?

Favij: Si esatto
Leonardo Decarli: Ci siamo passati tutti per quel momento in cui sei etichettato come un nerd o come lo sfigato, perchè la societa fa così
Zoda: Considera che nel 2008 o 2009 era complicato farsi vedere in faccia online, era un modo più diretto per esporti. Metterci la faccia voleva dire diventare un buffone che poi nella vita di tutti giorni era guardato in maniera particolare. In Italia quel che facciamo ancora è visto come qualcosa di surreale.
LD: Si in Italia siamo super arretrati
FC: È un tipo di passatempo e di dinamica che spesso noto essere più vicina ai tipi solitari
LD: Beh no io lo facevo anche con amici. Comunque adesso è cambiato tutto, ora chi ci prendeva per il culo si e aperto un canale o fa video su Facebook

Da come ne parlate mi pare di intuire che lo vedevate come una zona protetta?

Zodan: È un modo per esprimere cose che abitualmente non faresti, un po’ cercare di tirar fuori quel che non diresti. Si vede anche nel modo di scherzare che hai davanti alla camera, ti senti più libero nella tua intimità ad esprimere cose che credi giuste mentre a scuola magari saresti più inibito.

La cosa strana è che fate gli attori per la prima volta ma in realtà avete confidenza con la messa in scena

FC: Si, è con gli esseri umani che ne abbiamo meno (risate)

...volevo dire, siete abituati a mettervi in scena, come vi siete approcciati al set e ad un regista professionista?

FC: Quando ho prodotto cose un po’ più complesse mi sono accorto del fatto che sono tutti lì per lavorare, quindi nessuno ti giudica, non c'è nulla di personale e a me questo solleva.

Si ma di solito ti dirigi da solo, qui invece ti dirige qualcun altro

FC: Si quello è stato esperienziale, abbiamo fatto molta analisi del testo insieme prima e dopo per il riadattamento della sceneggiatura perchè la prima versione è stata scritta in americano e poi tradotta. Noi poi alcune battute le abbiamo adattate a come le avremmo dette noi.

Ti ha aiutato il fatto di fare un personaggio che in molte scene fa quel che fai sul canale, commentare e seguire giochi?

Favij: Si sicuramente, non sarei riuscito a fare un personaggio come quello di Leonardo o di Zoda, non che sia stato facile o che mi sia bastato fare Favij, ma il fatto di fare un film è stata una palestra per tutti, palestra attoriale, c’è stata un’escalation pazzesca durante la lavorazione.

Avete detto che quello della rete è un mondo più libero?

LD: È più libero perchè carichiamo quello che vogliamo ma poi la gente se c’è qualcosa che non va può segnalarlo.
Zoda: Se lo compari alla tv o al cinema è evidente che sono più liberi perchè ti metti lì e guardi e basta, non si commenta

Siete più voi stessi online o nella vita vera?

LD: No no, io so’ rincojonito così anche nella vita

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