EXCL - Rocketman: il produttore Matthew Vaughn sul set blastava Bohemian Rhapsody
Cosa farà Elton John in Rocketman e cosa pensava Matthew Vaughn, il produttore, riguardo Bohemian Rhapsody
Lì è stato possibile, grazie alla 20th Century Fox, visitare il set e avere un primo assaggio del film, poter parlare con chi ci ha lavorato ma soprattutto con il regista Dexter Fletcher e il produttore Matthew Vaughn.
Fletcher usciva dalle questioni e dai problemi di Bohemian Rhapsody, in cui era subentrato, e si accingeva a fare questo nuovo film interamente suo. E anche se in Italia i due film sono entrambi distribuiti dalla 20th Century Fox, quello su Elton John appartiene alla Paramount, in quasi tutto il mondo quindi è di uno studio rivale.
È evidente che questo film non sarà un biografico tradizionale, ma un musical pieno di fantasia, colori e poco realismo. E la prima domanda sarebbe come mai abbiano scelto questa chiave, la risposta data lì sul set in un attimo di pausa è però la meno attesa. Con grande flemma e qualche risata infatti Matthew Vaughn (già regista di Kingsmen e Kick-Ass e già produttore di Fantastic 4 - I Fantastici Quattro) con indosso il cappello da reparto marketing l’ha sparata dritta senza girarci intorno davanti ad una piccola platea di giornalisti:
Era il 13 Ottobre, Bohemian Rhapsody non era ancora uscito e ovviamente non era possibile immaginare il percorso trionfale che avrebbe fatto. Lo stesso, visti i guai con Singer e la sostituzione, il discorso sembrava lo stesso clamoroso e finita la frase è stato spontaneo guardare Fletcher per capire se concordasse: “Beh che dire…. L’hai detto tu. Grazie” è stato il suo commento un po’ imbarazzato ma anche divertito. Di certo non contrario.
Più nel concreto però Fletcher ha argomentato la questione della scelta fantastica:
DF: “Fare un biopic avrebbe voluto dire scegliere la via facile, invece noi prendiamo la sua vita incredibile e cerchiamo di raccontarla come lo farebbe lui, attraverso i suoi occhi, non a caso il film inizia con lui che racconta. Certo ci sono elementi tipici da biopic ma perché non usare la musica e l’uomo che l’ha vissuta per creare una celebrazione camp? E poi così siamo più liberi, non dobbiamo essere letterali”.
DF: “Noi abbracciamo totalmente il sesso, la droga e il rock’n’roll. Sono tutt’uno”
Elton ne è contento?
MV: “Ci ha detto lui come fare!”
DF: “Elton voleva raccontare la sua storia e sa che quello è il tessuto, è parte dell’ispirazione e di chi lui è. Non racconteremmo tutta la storia se non parlassimo anche della droga e del sesso. Inoltre lui non ha problemi con queste cose, è pulito da anni ed è venuto a patti con quei demoni. È tutto ben documentato poi”.
C’è un numero musicale di cui sei molto contento?
DF: “Quello di Tiny Dancer sarà straordinario, è ambientato a Lower Canyon ad un party del 1971, una delle prime volte che Elton incontra John Reid. È una parte fortissima per la storia, ma del resto usiamo tutte le canzoni per la storia, le usiamo sempre come strumento di storytelling”.
Di che parla la storia?
MV: “Cosa credi che sia?”
Non lo so, altrimenti non lo chiederei…
DF: “Ci sono tutti gli elementi di cui abbiamo parlato ma la parte forte è che lui è un sopravvissuto nonostante i molti ostacoli che gli si sono posti davanti, alcuni creati da sé altri creati da altri. E alla fine ne è uscito con questo set pazzesco di canzoni. Tutti abbiamo dei demoni contro i quali lottare, sul palco o a casa con la famiglia. Questo film è proprio su un uomo che capisce come combattere questi demoni e riesce ad arrivare dall’altra parte. Una storia di successo umano, non finanziario”.
Perché adesso?
MV: “Il mondo è pronto ad accettare l’omosessualità e noi la celebriamo”
E come la celebrate?
MV: “Non ne siamo imbarazzati, non ci concentriamo su di essa, è parte della storia ma non la nascondiamo, saresti stupito di come 10 anni fa ad Hollywood tutta quella roba l’avrebbero tagliata. Dieci anni fa Hollywood non abbracciava diversi tipi di sessualità”.
Ma non ci sono attori gay ad interpretare i gay in questo film, o sbaglio?
MV: “Sì non ci sono ma è irrilevante pensare in questa chiave oggi, non siamo più in quei tempi in cui bisognava fare così. Non ci pensiamo proprio a mettere qualcuno in una categoria e giudicarlo a priori”
DF: “Le preferenze sessuali sono fatti individuali, gli attori devono recitare le loro parti”
Secondo te perché hanno consegnato lo script proprio a te?
MV: "Perché sono bravo a far partire i film. Questo film erano 11 anni che cercava di essere messo in piedi. Del resto fu così pure per Eddie The Eagle, script in giro da 12 anni”
Sarà un feel good movie?
DF: “Assolutamente sì, c’è tanto da celebrare nella vita di Elton e la gente ne uscirà sentendosi bene. Del resto anche anche Eddie The Eagle [suo film precedente ndr] era così: un uomo che vince ad un livello personale”
Cosa vi ha fatto capire che Taron Egerton era l’attore giusto?
DF: “La sua voce prima di tutto e poi la sua versatilità”
MV: “Ho letto lo script verso la fine delle riprese del secondo Kingsmen e ho capito che era perfetto per Taron”
In che anno finisce la storia raccontata dal film?
DF: “Nel 1989”
E perché?
DF: “L’avremmo potuto finire in ogni momento, ma l’abbiamo chiuso nel momento in cui Elton raggiunge la sua salvezza personale”
MV: “E così facciamo un sequel!” [ride ndr]
Diretto da Dexter Fletcher, Rocketman è un epico viaggio musicale nell’incredibile storia degli anni che hanno rivoluzionato la vita di Elton John.
Il film, ambientato nel mondo delle canzoni più amate di Elton John e interpretato da Taron Egerton, segue la sorprendente avventura che ha visto il timido pianista prodigio Reginald Dwight diventare la superstar internazionale Elton John. Queste vicende, che sono state d’ispirazione per tanti, rappresentano una storia assolutamente universale: quella di un ragazzo
di provincia diventato una delle figure più iconiche della cultura pop.
ROCKETMAN vede nel cast anche Jamie Bell nei panni del paroliere di lunga data di Elton, Bernie Taupin, Richard Madden nel ruolo del primo manager di Elton, John Reid, e Bryce Dallas Howard nei panni della madre di Elton, Sheila Farebrother.
L’uscita è prevista per il 30 maggio.