Il pugile del duce: Tony Saccucci ci svela alcuni aneddoti sul suo primo film

Ospite di Casa Alò, il regista Tony Saccucci ci ha raccontato alcuni aneddoti sul suo primo film, Il pugile del duce

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Tony Saccucci, ospite di “Casa Alò”, ci racconta alcuni retroscena del suo primo film da regista Il pugile del duce.

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Uscito nel 2016, il documentario racconta la storia di Leone Jacovacci, pugile mulatto che, nel 1928, vince la finale di pugilato per il titolo europeo contro un altro italiano, Mario Bosisio. Chiaramente, l’Italia di allora non accetta di farsi rappresentare da un atleta di pelle scura. Una storia sconosciuta ai più fino a pochi anni fa e che si presta a essere raccontata dal cinema. Dice Saccucci, infatti:

Palomar ha comprato i diritti del documentario e del libro e ci faranno un bel film di fiction. Questa storia l’ha scoperta Mauro Valeri che ha scritto un libro, un bel mattone di quattrocento pagine e da lì siamo partiti a scrivere.

Saccucci era alla sua prima opera allora, non doveva essere nemmeno lui a dirigerla…

Non l’hanno preso i festival all’inizio perché: chi cazzo è Saccucci? Invece è andato poi sulla CNN e da lì abbiamo fatto il giro, abbiamo preso il Nastro d’argento ed è diventato un film internazionale.

È affascinante scoprire tramite il documentario un pezzo di storia dimenticato, un’analisi sul razzismo in quegli anni, quasi un secolo fa.

La Gazzetta dello sport il giorno dopo, quando Iacovacci vince dice: Sì, avrà pure vinto però non è opportuno che sia un nero a rappresentare l’Italia. L’articolo si chiamava proprio Il bianco e il nero. C’è questo critico, Cotronei, che scrive dicendo non è una questione di bianco e nero, ma una questione spirituale. 1928, dieci anni prima delle leggi razziali.

E che fosse una questione spirituale lo evidenzia anche il video del montaggio originale dell’incontro, che ci tiene a mostrare come Jacovacci e Bosisio fossero sostanzialmente sullo stesso piano. Ci svela Saccucci:

Ho anche contro montato perché nel montaggio originale hanno fatto in modo che quell’incontro nella ricostruzione fosse sostanzialmente un incontro pari e alla storia è passato quello che è un incontro pari. (…) Lì ho capito quanto l’immagine ricostruisce la storia. Quindi quanto è importante il film per ricostruire la storia.

La ricostruzione della storia e il tema del rimosso sono molto cari a Saccucci come potrà notare chi vorrà recuperare per intero la videointervista abbonandovi a BadTaste+!

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