Pam & Tommy: Lily James e Sebastian Stan ci raccontano la loro trasformazione!

Abbiamo partecipato a un incontro con Lily James, Sebastian Stan, Seth Rogen e i realizzatori di Pam & Tommy, disponibile su Disney+

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Basata su un articolo di Rolling Stone del 2014 "Pam and Tommy: The Untold Story of the World's Most Infamous Sex Tape" di Amanda Chicago Lewis, la serie Hulu Pam & Tommy segue il turbolento matrimonio dell'attrice Pamela Anderson (interpretata da Lily James) e il batterista dei Motley Crue Tommy Lee (interpretato da Sebastian Stan) dopo che il loro sex-tape venne rubato e pubblicato su Internet nel 1997, finendo per essere visto da milioni di persone.

Pamela, 54 anni, e Tommy, 59 anni, si sposarono su una spiaggia in Messico nel 1995 dopo essersi frequentati per soli quattro giorni. Hanno avuto due figli, Brandon, 24 anni, e Dylan, 22, e hanno divorziato nel 1998.

Nel cast della serie, disponibile in Italia su Disney+, anche Seth Rogen (che ne è produttore esecutivo) che interpreta Rand Gauthier, l'attore porno diventato elettricista che rubò il sex tape di Pamela e Tommy, Nick Offerman, che interpreta il socio di Rand, zio Miltie, e Taylor Schilling, che sullo schermo è Erica, la moglie pornostar di Rand.

Noi di Badtaste.it abbiamo preso parte ad un incontro insieme a Sebastian Stan, Seth Rogen, Lily James (in collegamento via Zoom da Londra) e lo scenografo Ethan Tobman. Ecco il rescoconto!

Lily hai ammesso di aver avuto una certa apprensione per il ruolo di Pamela Anderson prima dell'inizio delle riprese, e per poco non ti sei ritirata dal progetto. Come è cambiato l’approccio al personaggio e cosa ti ha convinto?

Lily James: È stato uno shock completo e strabiliante sottoportmi alla prima sessione di trucco, alla fine del test ho avuto un attacco di panico e ho pensato: 'Non posso farlo, non posso farlo, deluderò tutti, è l'imbarazzo più grande della mia carriera.' Poi quando mi hanno messo le protesi… Ne avevo sulla fronte, sui denti e per gli occhi. E ovviamente ho indossato l'intero "pettorale", ma alla fine è stato incredibile vedere quello che hanno ottenuto. E lo stesso è accaduto quando ho guardato Sebastian, siamo stati in grado di credere di essere davvero queste persone e, a nostra volta, di fare del nostro meglio per cercare di viverle in modo convincente e render loro giustizia. Io e lui eravamo collegati. Non avremmo potuto fare l'uno senza l'altra.

Tra l’altro la sessione di trucco comportava che ti alzassi molto presto.

Lily James: Sì, la sveglia era alle 3:30 di mattina. Ma è stato fantastico perché ascoltavo la musica degli anni '90 o guardavo le interviste con Pamela. È stato un po’ come fare meditazione. Avevo bisogno di quelle quattro ore per prepararmi a diventare la Anderson.

Sebastian anche tu hai ammesso le tue riserve. Da cosa derivavano per te?

Sebastian Stan: Quando il regista Craig Gillespie mi ha chiamato e ha detto che voleva che interpretassi Tommy Lee, ho pensato che fosse uno scherzo. Non credo di essermi sentito bene… Ho pensato che non avrei accettato fino al test, che è avvenuto cinque mesi dopo che mi è stata offerta la parte. Ho aspetto il momento in cui mi hanno applicato i tatuaggi, i piercing, il costume, i capelli e tutto il resto. Fino a quel momento è stato difficile immaginarmi nei suoi panni.

Cosa ti spaventava del personaggio?

Sebastian Stan: Ho dovuto perdere tanto peso. L'intera faccenda mi sembrava una montagna gigantesca da scalare e avevo una sensazione un po' inquietante al riguardo. Ma la cosa positiva di me è che reagisco bene in situzione di disagio, soprattutto sul lavoro. Le difficoltà mi spingono ad andare oltre e finché riesco a gestirle e gestirle bene, cresco come persona.

Cosa ti dava più appresione di tutto?

Sebastian Stan: La batteria. Non sono un batterista. Non suono uno strumento e non volevo avere una controfigura. Avevo davvero solo tre o tre mesi e mezzo per imparare a suonare. Ho fatto del mio meglio con il tempo che avevo a disposizione, ed è stato incredibile. Ho finito per amare la batteria. Ho finito per innamorarmi di questo strumento e potrei anche, solo per me, continuare a suonarla.

Cosa ti è rimasto di Tommy Lee?

Sebastian Stan: Che le persone ti servono il caffè in modo diverso quando hai dei tatuaggi, devo ammetterlo (ride). Sono sempre stato indeciso sul farmi un tatuaggio o meno e alla fine non ne ho mai fatti. Quindi il ragazzino che è dentro di me, con i tatuaggi, si è decisamente divertito.

Cosa vorresti che colpisse il pubblico più di tutto su questa vicenda?

Sebastian Stan: Una delle cose di cui io e Lily abbiamo discusso parecchio è stata la nostra volontà di rappresentare pienamente la connessione pura, intensa, passionale e, in una certa misura, innocente che è emersa tra queste due persone, in soli quattro giorni in Messico. In fondo, qualunque cosa si voglia dire su di loro, volevano semplicemente stare insieme. Si sono sposati. Stavano cercando di essere una coppia. Volevano essere genitori. Volevano avere una famiglia. Voleva avere figli. Hanno avuto un aborto spontaneo. Pamela era incinta durante tutta questa situazione. In fondo, per me, questo è ciò a cui mi sono sempre aggrappato e ciò a cui ci siamo sempre aggrappati. Penso che la serie dia un contesto in questo senso, li mostra come esseri umai, molto di più di come accadde negli anni 90.

Lily James: Ciò che è stato affascinante per me è stato scoprire l'intera storia non raccontata, leggere la sceneggiatura è stato un pugno nello stomaco. È scoraggiante ma anche importante venirlo a sapere.

Seth, come ti sei calato nel personaggio, che è il cattivo di questa vicenda?

Seth Rogen: So di essere intrinsecamente simpatico come attore e non volevo che il personaggio fosse troppo simpatico. Mi sono chiesto: quante delle cose che generalmente faccio come artista mi rendono simpatico? Ho deciso di eliminare tutto. Non rido affatto nel film. Non sorrido, davvero, mai. Non faccio nessuno dei comportamenti affabili che penso mi rendano qualcuno che le persone sentono di conoscere e con cui possono relazionarsi. È l'istinto di molti attori che amano rendere i loro personaggi in qualche modo riscattabili oppure devono per forza apprezzare qualcosa del loro personaggio. Non sono quel tipo di attore, non mi piaceva niente di Rand. Non l’ho trovato una brava persona, in alcun modo, non mi ci sono relazionato a livello personale in nessun modo.

Ethan, come hai gestito per le scenografie gli eccessi di questa coppia famosissima negli anni 90?

Ethan Tobman: Non credo che molte persone si rendano conto che tutto in questo programma televisivo è stato costruito: la casa, l'appartamento di Seth Rogen, l'appartamento di Taylor Schilling, gli studi pornografici, gli studi legali, il 'The Tonight Show', la premiere di 'Barb Wire'. Sono tutti teatri di posa. Quando guardi la vera casa di Pam e Tommy non era così grande. Non era così ostentata o impressionante. La casa di Tommy subito dopo la rottura lo era. Anche la casa di Pam subito dopo la rottura lo era. Ma c’è questa idea di come loro due vivessero insieme oltre ogni eccesso. Quindi abbiamo deciso di creare una casa che fosse visivamente più interessante per la storia, ma che riflettesse anche chi sono diventati loro successivamente.

Qualche esempio a livello pratico?

Ethan Tobman: Il divano aveva un diametro di 19 piedi (quasi 6 metri), lo abbiamo chiamato il rotolo di stoffa, era di pelle marrone. Il tappeto su cui si trovava ha un diametro di 24 piedi (7.3 metri). Il tavolo rotondo su di esso ha un diametro di 23 piedi (7 metri). La casa è diventata parte fondamentale della storia, Pam e Tommy si sentono piccoli in questo ambiente gigantesco ed eccessivo che si sono creati per loro stessi. Man mano che la storia va avanti, la casa diventa la loro prigione.

Trovate tutte le informazioni e la recensione di Pam & Tommy nella nostra scheda.

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