Nicole Morganti di Amazon Prime Video ci rivela i contenuti di maggiore successo in Italia nella passata annata
Abbiamo chiesto a Nicole Morganti, Head of Italian Originals, di Prime Video cosa cercano, cosa va bene e cosa vuole produrre Amazon
“L’unscripted è estremamente rilevante per ma oggi parliamo di scripted e di come vogliamo prendere il pubblico italiano con contenuti locali”.
Prime Video ha raggiunto 175 milioni di abbonati nel mondo e ora ha un’idea e una pianificazione molto chiare per l’Italia. Una che si fonda sulla scarsità, o meglio sulla non invasione di prodotto e sulla sua selezione. Che è l’opposto di una parte della concorrenza.
Abbiamo avuto la possibilità di un'intervista a Nicole Morganti e le abbiamo chiesto quale siano stati i contenuti di maggior successo dell’annata passata su Prime Video Italia:
“LOL è andato così bene che non solo posso dirlo ma l’abbiamo anche scritto sulla piattaforma, abbiamo aggiunto l’indicazione che è stato il contenuto n.1. Tra gli scripted invece è andato bene soprattutto The Boys. Non è difficile accorgersene perché ad Amazon se qualcosa va bene la seconda stagione viene ordinata subito, te ne accorgi proprio dalla rapidità del processo. Lo stesso infatti è accaduto con Celebrity Hunted. Tra i film i maggiori successi ci sono stati invece Il principe cerca figlio, Borat e Senza Rimorso ha segnato l’esordio migliore”
Cosa differenzia gli Original Amazon da quelli delle altre piattaforme?
“Noi non dobbiamo fare volume, produciamo circa 5 unscripted, 4 serie e un paio di film l’anno. E sarà così anche per i prossimi anni, più o meno. Vuol dire che scremiamo e scegliamo il meglio che troviamo senza dover per forza entrare fin dall’inizio (per quanto lo preferiamo) e soprattutto a differenza di altri non abbiamo nessuna fretta, possiamo sviluppare un prodotto anche a lungo, fino a che non è pronto”.
Di cosa andate a caccia?
“Film che appartengano ad un genere preciso e ne ribaltino alcuni presupposti o che siano transgenerazionali. Pensa a Bad Guy, è un mafia movie ma in forma di commedia. Pensa a Bang Bang Baby, prende gli appasionati del crime ma anche il target giovane perché abbiamo una protagonista giovanissima con problemi di una persona della sua età e poi anche un setting anni ‘80 per prendere quel pubblico lì”.
Non avete parlato di Vita da Carlo, il progetto annunciato l’anno scorso, procede?
“Ne avevamo parlato così tanto l’anno scorso che non ci sembrava il caso. Ad ogni modo lo stanno girando e arriverà a fine anno”.