Napoli Comicon 2017, Panini – Disney: Intervista a Sio

A Napoli Comicon 2017 abbiamo intervistato per voi Sio, che ci ha parlato dei suoi prossimi progetti Disney

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In occasione dell'edizione 2017 di Napoli Comicon, abbiamo avuto modo di porre alcune domande a Sio, autore ShockdomDisney, popolarissimo fra i lettori più giovani.

Si ringrazia lo staff di Panini Comics per la collaborazione, in particolare Jacopo Iovannitti.

Ciao, Sio, benvenuto su BadComics.it!
Prima c’era Scottecs. Ora Scottecs e Topolino, e in generale la collaborazione con Tito Faraci. Poi? Puoi darci anticipazioni su eventuali altri progetti?

Il nuovo progetto l’abbiamo annunciato questa mattina: Ridi Paperoga! E finalmente alla prossima Lucca Comics uscirà il mio Groucho. Inoltre sto cercando di finire il videogioco, dopo due anni e mezzo che ci lavoriamo. E poi voglio rivedere la formula del magazine: mi piacerebbe fare, ad ogni numero, un volumetto monotematico con una storia. Ad esempio, l’anno prossimo vorrei fare la storia del Bruco Gianluco, di 60 pagine. E comunque, in realtà, sto scrivendo molto per Topolino in questo periodo.

Che tipo di storie vedremo?

Intanto questa estate esce una mia serie!

Puoi darci qualche anticipazione?

Sì! Ci sarà una scatola!

Paperi o Topi?

Entrambi… non so se potevo dirlo, questo, però… Ma ormai l’ho detto!

Sio è sinonimo di umorismo. Ma Topolino e il mondo Disney offrono storie a 360 gradi: grandi avventure, azione, noir, fantascienza… hai pensato a cimentarti con altri generi?

Sì. Ma mi viene difficile non inserire comunque dell’umorismo. In ogni caso, l’altra storia lunga che sto scrivendo per Topolino è incentrata sul rapporto tra Zio Paperone e Paperino, voglio mettermi alla prova con una storia del genere. E poi mi piace un sacco la fantascienza. L’altra sera, a cena con Tito, mi è venuta in mente una cosa fighissima: una distopia, una storia post-apocalittica con Pippo.

Tito Faraci e Sio, in questo periodo, è un binomio quasi inscindibile, tra le collaborazioni per Topolino e quelle come Max Middlestone. Com’è lavorare con Tito?

Pazze risate. È solo quello, e mi basta. È fantastico. E poi lavoriamo un sacco: se gli scrivo un messaggio a mezzanotte lui mi risponde subito. Collaborare con lui è una delle cose più divertenti del mio lavoro.

Hai mai pensato di utilizzare il personaggio di Sgrizzo?

Certo! Però è troppo ovvio che io voglia usare un personaggio super-pazzo. Non voglio usarlo nei primi anni perché sarebbe scontato. Voglio prima farmi le ossa sugli altri personaggi. E poi generalmente prima pensi a una storia e poi pensi a chi potrebbe interpretarla meglio. È raro pensare “voglio fare una storia con lui” e solo alla trama!

Sio

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