LuccaCG18, NPE: Rise of the Dungeon Master - intervista a Koren Shadmi
A Lucca Comics abbiamo sottoposto Koren Shadmi a un gioco di ruolo sulla sua carriera
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Visto il tema della sua ultima fatica, abbiamo deciso di mettere Shadmi alla prova non con un'intervista, ma con un gioco di ruolo sulla sua carriera!
Ciao, Koren. Benvenuto su BadComics.it!
Ti abbiamo incastrato, questa non è un'intervista: io sarò il tuo master e ora tu sei costretto a giocare.[Ride] Oh, ok. Non lo faccio da un sacco di tempo!
Sei un giovane aspirante fumettista israeliano. Davanti a te hai tre possibilità: restare in Israele, andare a New York per studiare o trasferirti in Giappone dove il mercato fumettistico è incredibilmente prolifico. Quale scegli, e perché?
Ho già fatto questa scelta. In Israele il settore del Fumetto non è molto sviluppato, non ci sono grandi opportunità, è una piccola nazione. Non c'è una tradizione fumettistica, perciò per me è stato naturale lasciare il mio Paese natale e trasferirmi a New York. Inoltre, volevo studiare illustrazione, non avrei potuto farlo restando in Israele.Ti sei diplomato alla School of Visual Art e ora è giunto il momento di trovare un modo per proporre i tuoi lavori sul mercato. Realizzi storie brevi e graphic novel, ti concentri sui webcomic o ti proponi a una grande major che pubblica fumetti di super eroi?
Non è una scelta così semplice. Ho iniziato contribuendo a una raccolta di storie brevi per un editore francese (senza rinnegare i fumetti realizzati in Israele a 17 anni, che però preferirei non vedesse nessuno). Da allora è stato un po' come una piccola palla di neve che rotolando è cresciuta sempre di più.
Il webcomic è stato un esperimento che ho affrontato per "Abaddon", una sorta di test per il volume finale. C'erano errori e cose senza senso che poi ho corretto, anche sulla base dei commenti dei lettori, che potevano dirmi cosa non gli piaceva o cosa secondo loro non funzionava. Alcune volte, però, i commenti erano ridicoli: quando un personaggio è stato accoltellato, ho pubblicato una tavola nera e un tipo ha scritto inferocito: "Grandioso! Ho aspettato tutta la settimana per vedere questo!". Detto ciò, appena ho completato il racconto l'ho proposto a un editore. Sono ancora legato alla pubblicazione cartacea.
Dopo "Abaddon" ho realizzato un fumetto seriale per Motherboard, che fa parte del portale VICE, ma non lo definirei esattamente un webcomic.
Complimenti, hai raggiunto il livello "Fumettista pieno di impegni"! Puoi rilassarti alla Locanda del Tempo Libero, quale intrattenimento preferisci? Leggere fumetti, cercare ragazze con app di appuntamenti o giocare a "Dungeons & Dragons"?
Nessuno di questi. Ora ho un bambino, quindi non posso fare più nessuna di queste attività!
Ti inoltri in una sala e davanti a te hai il mostro delle Illustrazioni per i quotidiani. Come lo affronti? Utilizzi armi differenti rispetto a quando devi cimentarti con un fumetto?
Oh, è una sfida molto più facile: è un'illustrazione sola, quindi molto meno lavoro. A volte l'ostacolo maggiore si presenta quando l'articolo non è interessante: se devo disegnare qualcosa a corredo di un testo sui boxer può essere divertente, ma a volte mi vengono affidati articoli di finanza o su come mettere da parte risparmi per la pensione ed è difficile trovare qualcosa di efficace. Nella maggior parte dei casi, però, è un lavoro molto più rapido.
Il Fumetto è come una moglie severa, sei sposato e le vuoi bene, ma spesso ti maltratta e non ti bacia più come una volta, forse un bacio sulla guancia ogni tanto...
Sei giunto al cospetto dell'ultima creatura da affrontare, "Rise of the Dungeon Master"! Questa volta però non combatti da solo: al tuo fianco arriva David Kushner, scrittore dei testi. Come ti sei trovato a lavorare non come autore completo, come invece fai abitualmente?
Mi era già capitato qualche anno fa con "Mike's Place", una graphic novel che però non è uscita in Italia, parla di bombardamenti a Israele.
Kushner non aveva mai realizzato una graphic novel, ho dovuto spiegargli molte cose perché non è abituato a lavorare nel mondo del Fumetto. Abbiamo adattato l'articolo originale al medium, e in questo l'ho aiutato a decidere cosa inserire e cosa lasciare fuori. Inoltre avevamo bisogno di qualche dialogo tra i personaggi. È stata una sfida, ma penso che il risultato sia un buon libro.
Vedi una luce in fondo alla galleria e sei arrivato alla fine del dungeon! Quali altre avventure ti aspettano in futuro?
Nicola Pesce Editore ha comprato praticamente tutte le mie opere, quindi nei prossimi anni pubblicherà diversi miei volumi. Ci sono due fumetti di Fantascienza: uno si intitola "Highwayman" e l'altro "Bionic". Dovrebbe uscire anche una raccolta di mie storie brevi.
Io sto lavorando come autore completo a un fumetto su Rod Serling, il creatore di "Ai Confini della Realtà", che uscirà l'anno prossimo in Francia per Humanoids.