Lucca 2017, Salvatore Esposito testimonial: "te lo dico io qual è la ficata vera di Destiny 2"

Scelto per fare da volto italiano per Destiny 2, Salvatore Esposito è un malato di videogiochi vero, non per finta

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Salvatore Esposito con i videogiochi ci è cresciuto. Di lavoro fa l’attore ed è diventato famoso con la serie di Gomorra (in cui fa Genny Savastano), ma nella vita privata fa il gamer, e quando gli chiedi se giocasse a Destiny anche prima che Activision gli proponesse di diventarne testimonial per l’Italia risponde:

“No, non hai capito proprio, ora ti dico com’è nato tutto. Quelli di Activision parlano con il mio agente e gli dicono “Vorremmo incontrarci per parlare di Salvatore per un videogioco” allora vanno a pranzo, io ero su un set intanto, e mentre parlano salta fuori che questo gioco è Destiny 2 ma non sapevano se ne avessi un’idea o meno, così il mio agente mi manda un messaggio chiedendomi se lo conosco e dopo un minuto gli mando in risposta quella foto che mi sono fatto con la collector's edition che già avevo”.

Finalmente posso fare ad un testimonial la domanda più basilare senza temere una risposta vaga: qual è la vera ficata di Destiny 2?

“Non te lo voglio vendere, tanto il gioco non ne ha bisogno, ma ti posso dire che a me piace perché è riuscito a colmare i gap del primo e secondo me è diventato uno dei top titles per la sua piattaforma. Poi sono pazzo di queste ambientazioni spaziali, io sono proprio il tipo che si vede le cose sulle alieni quindi figurati, poi la personalizzazione dei personaggi…”

Ma è vero che sei anche malato di multiplayer?

“Sì sì e qui l’hanno reso perfetto. Anzi ecco: se ti devo dire davvero qual è la ficata di Destiny 2 è questa qui. Il co-op stupendo, è quello che come giocatore voglio da un multiplayer, perché interagisci con le persone non solo umanamente, è un compensarsi e completarsi, fare squadra con altre categorie, è un’interazione che non è fine a se stessa, è attiva non è passiva, ti serve a raggiungere obiettivi.
Ma quello in generale è il vero passo avanti fatto dai videogiochi, inventarsi di poter giocare con il mondo intero ha dato ai videogame un respiro mondiale vero”.

Ma perché mi dici che ti fa impazzire l’ambientazione?

“Guarda per farti capire io sono uno che ama alla follia Mass Effect, mi piace proprio la roba che ti porta lontano. Perché i giochi di guerra sono strafichi ma il realismo che hanno per me un po’ li limitano. Invece con le ambientazioni fantasy e spaziali è come guardare le stelle sei in un mondo altro con quelle grafiche sono pazzesche!”

Hai giocato No Man’s Sky?

“È fico?”

È proprio l’esplorazione dello spazio e dei pianeti pura, tutti scenari che si generano dinamicamente…

“Bello, calcola che ce l’ho ma ancora non l’ho giocato. Ad ogni modo per quanto mi piacciano queste ambientazioni il gioco della mia vita è un altro”

Quale?

FIFA. Da amante del calcio FIFA è tutto!”

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