Luca Vecchi intervista Davide Luchetti su Dylan Dog Vittima degli eventi

A un paio di mesi dall’uscita del fan film di Luca Vecchi e Claudio Di Biagio arriva la notizia che Frame by Frame confezionerà il prodotto. Luca Vecchi li ha intervistati per noi...

Critico e giornalista cinematografico


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Siamo ai ritocchi finali: “C’è un premontatto definitivo di una 50ina di minuti su cui stiamo lavorando di effetti visivi. Ci sono ancora delle riprese da fare i primi di Aprile, cose di recupero e contributi da inserire. E anche una nuova scena d’apertura per celebrare l’ottima riuscita della seconda campagna di crowdfunding”, spiega Luca Vecchi riguardo a Dylan Dog Vittima degli eventi il fan film da lui scritto e interpretato (è Groucho) e diretto da Claudio Di Biagio, il cui primo trailer uscirà per metà aprile mentre il film intero arriverà a Maggio inoltrato.

Ed è notizia di questi giorni che a fare tutto il lavoro di “confezionamento” (cioè montaggio definitivo, missaggio del suono e color correction) sarà Frame by frame, società di primo piano del mondo della produzione audiovisiva, una collaborazione nata dallo stupore che il premontato di Dylan Dog vittima degli eventi ha suscitato in Davide Luchetti: “Quando abbiamo visto la qualità dell’immagine, l’idea di fondo e la maniera in cui Luca e Claudio l’avevano realizzata ci è venuta voglia di collaborare per farlo venire un prodotto ancora migliore”.

In quanto fan film non c’è uno scopo di lucro e tutta l’impresa è stata interamente finanziata in crowdfunding (arrivando a circa 27.000€), dunque la partecipazione di frame by frame è a titolo gratuito e per la sola voglia di prendere parte.

Proprio a tal proposito lo stesso Luca Vecchi ha intervistato Davide Luchetti per noi sui temi del film, sul perchè della collaborazione e su quello che sta accadendo in rete all’audiovisivo.

LUCA VECCHI: “Come sei venuto a sapere del progetto?”

DAVIDE LUCHETTI: “Da Facebook, avevo visto un link alla campagna indiegogo in cui c’erano tutti i primi teaser e mi sono subito innamorato della cosa”

LV: “Quando ci avete chiesto di vedere di più vi abbiamo mandato 50 minuti di premontato senza colonna sonora definitiva, cioè senza nulla che lo rendesse scorrevole. Bel coraggio!”

DL: “E ti dirò, mi ha pure preso molto, del resto sono un grande appassionato di Dylan Dog, ho tutti i fumetti e ho visto pure i film, un’occasione mancata pazzesca. Voi invece avete tirato fuori idee e soluzioni di scenografie ma anche personaggi altissimi. L’unica cosa che mi stona solo le altezze. Perchè uno quando legge i fumetti si fa delle proporzioni nella propria testa e voi due siete due presenze curiose rispetto a quello che sono nel mio ricordo Dylan Dog e il suo compagno. E di certo poi non me lo immaginavo a Roma”.

LV: “Eh però sfruttando la stagione e il tempo non sembra nemmeno troppo Roma”

DL: “Si ci sono cose molto forti, ad esempio mi è piaciuto moltissimo l’intuizione del negozio sugli argini del Tevere”

LV: “Avevi già visto qualcosa di ThePills o di Claudio?”

DL: “Di Claudio nulla, mentre di ThePills qualcosa recentemente, di certo quella sulle Hogan e quella del blackout di internet”

LV: “Omophobia no?”

DL: “Mi sa di no”

LV: “E’ il video di cui vado più fiero ora come ora, il mio Lars von Trier”

LV: “Secondo te oggi ha più possibilità di emergere un ragazzo che intraprende il percorso tradizionale (corti, festival…) o chi si butta sul web e cerca di fare di tutto?”

DL: “Secondo me alla fine vince il talento fondamentalmente, perchè c’è troppa gente che vuole fare questo lavoro. La strada del web è sicuramente più veloce di quella tradizionale ma non credo ce una sia migliore dell’altra”.

LV: “Di sicuro internet ti espone ad un giudizio reale e immediato, mentre ad esempio in un festival è tutto più patinato e magari più educato, in rete non ci sono peli sulla lingua…”

DL: “Si ma alla fine il pubblico con cui ti scontrerai comunque non avrà peli sulla lingua. E’ che ai festival sei in un altro spirito, magari vedi per intero un film cinese di due ore da cui saresti uscito subito fossi stato in una sala comune, perchè sei in un mood particolare, stai lì e sei ben disposto anche riguardo cose che normalmente non guarderesti”.

LV: “E poi su internet produci di giorno, postproduci di notte e pubblichi il giorno dopo, cioè c’è una tempestività inedita per le altre catene produttive. La televisione ha altri tempi, di certo meno reattivi”

DL: “Ma sai in tv ci sono lobby gigantesche e la produzione così è sbattuta su 10 player, per cui non puoi bussare ad una sola porta farti approvare un progetto e farlo, punto e basta”.

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