Intervista a Noelle Stevenson: Nimona e le donne nella Nona Arte, non chiamatele sesso debole
A Napoli COMICON 2016 abbiamo avuto la possibilità di intervistare la bravissima autrice di Lumberjanes e Nimona: Noelle Stevenson!
In coda all'intervista trovate inoltre una gallery con una nutrita anteprima di Nimona, messa gentilmente a disposizione dalla casa editrice milanese.
Ciao, Noelle, e benvenuta su BadComics.it!
Ciao a tutti!Partiamo ovviamente da Nimona, e nello specifico dalla protagonista che dà il titolo al fumetto. Nimona è un personaggio femminile di grande spessore, molto coriaceo, che è prevalentemente guidato dal desiderio di vendetta. Questo aspetto la rende molto particolare, continuamente in sospeso tra il ruolo di eroina e quello di villain. Qual è il messaggio che volevi dare ai lettori, specie quelli di sesso femminile, quando hai creato questo personaggio e questa storia?
Penso che ultimamente i media tendano a rivolgersi alle giovani lettrici creando dei personaggi femminili che possano essere quasi dei modelli comportamentali per loro. Molto spesso però queste figure sono praticamente perfette, e buone. Io ho deciso di creare invece un personaggio più completo e realistico: certo, Nimona può essere visto come un modello comportamentale, ma è tutt'altro che perfetta.Non mi piace particolarmente l'idea che le lettrici debbano per forza cercare di assomigliare a personaggi lontani dalla realtà, che debbano sempre sembrare belle, felici, perfette, che non possano mai fallire. Volevo mostrare un personaggio che non è sempre e per forza buono. Volevo mostrare qualcosa di umano: Nimona ha grande potenziale, ma può essere anche molto cattiva. È forte e meritevole di amore, anche se ha dei difetti importanti. Dunque, volevo mostrare che può esistere un modello comportamentale diverso da quello maggiormente inflazionato nel fumetto moderno, quando si parla di personaggi femminili. Qualcuno che fosse persino difficile da amare, talvolta.
A proposito di umanità, leggendo Nimona siamo rimasti particolarmente colpiti dalla relazione tra i personaggi di Goldenloin e Blackheart, che abbiamo trovato davvero originale e innovativa. C'è grande romanticismo tra i due, sebbene il finale tra loro non sia il classico "e vissero felice e contenti". Nella tua mente, c'è un lieto fine per loro?
Penso che avranno molto su cui riflettere, ne hanno passate di tutti i colori, ma credo che in fondo riusciranno ad avere il loro lieto fine. Nella mia testa è così. Certo, non ci sono mai sicurezze assolute quando si parla di relazioni sentimentali, perché richiedono sempre grande impegno e fiducia. Ma penso che Goldenloin e Blackheart abbiano costruito un rapporto molto solido, temprato dalle avversità: dunque, avranno di sicuro buone possibilità di sistemare i loro dissidi e di vivere felici assieme.
Hai iniziato la tua carriera contando solo sulle tue forze, prodigandoti nella realizzazione di moltissimi lavori classificabili, un po' ingiustamente, come "fan art". Gli stessi personaggi di Nimona, in un certo senso, sono nati così. Quanto è stato importante il ruolo di internet per far conoscere la tua arte, prima che qualche casa editrice decidesse di investire, a ragione, su di te?
Credo proprio sia stato fondamentale: senza internet Nimona non sarebbe mai esistito. Ero solo una studente quando iniziai a lavorare a questo progetto e a questi personaggi. Non avevo una casa editrice, non conoscevo alcun editore o agente, ma non ce la facevo più ad aspettare: avevo bisogno di mostrare al mondo le mie idee. Internet mi ha dato la possibilità che dà potenzialmente a qualsiasi altro giovane autore, quella di essere libero di diffondere la propria arte. Basta una matita e una connessione, dopotutto, e il tuo fumetto può essere online, a disposizione dei lettori che possono leggerlo e magari apprezzarlo.
La rete è davvero piena di idee fantastiche, a disposizione di tutti. E penso che questo fenomeno abbia un'importanza vitale nel campo del fumetto. Qualcosa come Nimona non sarebbe mai rientrato aprioristicamente negli interessi delle grosse case editrici, come Marvel o DC Comics, e, se non fosse stato per la libertà concessami dalla rete, non avrei mai avuto la possibilità di dimostrare al mondo di cosa sono capace. Nimona non è un fumetto tipico, io non sono un'autrice tipica e probabilmente la mia audience non è fatta di lettori tipici.
Penso che, se oggi ci sono tantissime e bravissime autrici attive in questo mondo, il merito sia proprio di internet. Le donne non facevano tradizionalmente parte del mondo del fumetto fino a qualche hanno fa. Adesso le cose sono cambiate, viviamo un bel momento e le nostre idee e il nostro talento hanno acquisito legittimità. E credo che grazie ai webcomics andrà sempre meglio.
A proposito di donne forti: qualche tempo fa hai realizzato una storia intitolata Wonder World, con protagonista Wonder Woman, assieme a James Tynion IV, pubblicata originariamente su Sensation Comics Featuring Wonder Woman #23-24. Cosa pensi di questo personaggio? Lavoreresti a un progetto con Wonder Woman protagonista o un'altra supereroina?
Devo essere onesta: non conosco moltissimo il personaggio di Wonder Woman. Non sono cresciuta leggendo le sue storie, motivo per il quale mi sento tutto fuorché esperta. Quello che posso dire è che mi sono divertita moltissimo a lavorare alla storia da te citata, specie perché James è un autore davvero capace e simpatico. Non so se avrò ancora la possibilità di cimentarmi su un'altra storia di Wonder Woman, credo che Sensation Comics non esista nemmeno più. Ad ogni modo, mi sento molto fortunata ad avere avuto questa occasione. Quando mi fu proposta la storia, accettai senza nemmeno pensarci. Probabilmente è stata la mia sola occasione di disegnare Wonder Woman: come potevo lasciarmela sfuggire? È stato un bel momento, perché, diciamolo, dato il mio stile, non mi verrà mai proposto di disegnare la serie regolare di Wonder Woman o di qualche altro supereroe. Non è lo stile DC Comics, decisamente. Di sicuro, se mi venisse proposto qualche altro progetto del genere, magari sempre assieme a James, mi piacerebbe. Semplicemente, non so se sarà mai possibile di nuovo.
Credo che attualmente i fumetti abbiano finalmente una grande, grande importanza, e che gli editori stiano giustamente cercando di raggiungere nuovi lettori, quelli che magari prima d'ora non ne erano mai stati attratti. Ritengo, con un certo grado di certezza, che il fumetto avesse davvero bisogno di un rinnovamento, in termini di nuove voci e di un nuovo pubblico al quale rivolgersi. In primo luogo per sopravvivere, poi per crescere. Spero che questa tendenza possa continuare nel tempo, che non sia un fuoco di paglia. Gli ultimi anni sono stati positivi, in questo senso, ma voglio vedere sempre maggiore attenzione alle autrici e alle lettrici, voglio che questo sforzo da parte dell'industria diventi una costante. Non voglio che sia un fenomeno temporaneo, che duri qualche anno e poi basta: le donne in questo mondo non devono essere una moda passeggera, devono ricevere lo stesso rispetto delle loro controparti maschili. Ecco, non vorrei mai essere una moda. Spero vivamente che questo mondo continui a impegnarsi in tal senso. Ci tengo davvero che questo momento duri nel tempo.
Grazie davvero, Noelle, per la tua disponibilità e la tua gentilezza!
Grazie a voi!
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