“La provincia più lontana ma con le testate nucleari”: I pionieri raccontato da Luca Scivoletto

Abbiamo incontrato Luca Scivoletto, regista di I Pionieri, la sua nuova commedia in uscita al cinema il 13 aprile

Condividi

Ospite di Francesco Alò su Twitch per “Cinema e serie con nonno Alò” c’è Luca Scivoletto. Regista siciliano, Scivoletto sarà nei cinema il 13 aprile con la sua opera prima I pionieri. Tratto da un romanzo scritto dallo stesso Scivoletto il film si presenta come uno Stand by me all’italiana. E il regista concorda con la definizione, dicendo infatti che:

Sono nato nell’81 quindi i film di riferimento sono quegli degli anni ’80-’90 americani visti proprio in TV. Mi sono nutrito di tutti questi film americani con una predilezione per alcuni come i Goonies, Ritorno al futuro, Stand by me. Ci sono tanti film del cuore (…) Sono diventato più grande e i miei riferimenti sono diventati altri, anche se questo inconscio americano rimane. Credo di aver fatto un film molto di movimento e di ritmo e in testa ho una partitura musicale un po’ alla Truffaut. È quella un po’ la voce che sento quando giro.

Ma di cosa parla I pionieri? I protagonisti sono quattro ragazzini della Sicilia degli anni ’90 che si trovano a vivere una grande avventura. Scivoletto era interessato a raccontare una storia piccola all’interno di un contesto storico più grande che resta marginale.

C’è questa attitudine del nostro cinema a voler raccontare la grande storia attraverso personaggi anche minimi. E io un po’, anche nel mio piccolo, quando ho fatto le mie prime cose, l’attenzione era sempre quella di una grande storia e personaggi marginali che l’attraversavano. Io credo che l’abbiamo sempre fatto in Italia se pensi anche a Scola…raccontare la dimensione sociale di un evento storico e i piccoli. Io sono andato proprio sui più piccoli, il livello massimo di inconsapevolezza rispetto non solo alla politica, ma anche eventi storici enormi come sono la Guerra Fredda.

Personaggi piccoli in una realtà piccola come quella della provincia siciliana. I Pionieri infatti è ambientato a Ragusa e riprende il contesto in cui lo stesso Scivoletto ha vissuto.

C’era questa base militare che forse molti non ricordano. Ci fu un movimento pacifista molto forte ed energico contro l’installazione di questi missili nucleari. Personalmente sono cresciuto in questo contesto che era la provincia più lontana da tutto ma a contatto con le testate nucleari.

Avventura, ragazzini, Guerra fredda e non solo. All’interno di I pionieri troviamo anche un insolito ritratto di un immaginario Berlinguer. Rappresentato come un tipo buffo, Berlinguer assume i connotati di una figura familiare per il piccolo protagonista del film, ma divenendo quasi allo stesso tempo un suo alter ego.

Se volete scoprirne di più non vi resta che aspettare il 13 aprile per recuperare I pionieri al cinema!

Continua a leggere su BadTaste