"La vergogna maschile nei nostri film è prima di tutto la nostra": ossessioni e tendenze nel cinema dei fratelli D'Innocenzo
Fabio e Damiano D'Innocenzo riflettono sul percorso fin qui compiuto, dall'ossessione per il maschile all'amore per il genere
Guardandoli in successione, i tre film rivelano "un progressivo prosciugamento: La Terra dell’Abbastanza era molto vasto, anche a livello tematico, Favolacce meno, America Latina è del tutto desertificato, in quanto entriamo nell’imbuto della nevrosi del protagonista", commenta Damiano. Ad unirli invece c’è l’amore per il genere, analizza Fabio:
Ci piacciano i generi perché ci permettono di parlare d’altro in maniera non snob. Favolacce è un fantasy, il titolo non è casuale: volevamo analizzare il presente da uno sguardo laterale e strizzare l’occhio a un certo tipo di fantastico che rasenta la perversione. America Latina, che per certi versi è un horror, era per noi un moto d’orgoglio per allontanarci dall’etichetta di autori pasoliniani, che non ci appartiene. Amiamo alla follia Pasolini, ma pensiamo che non bisogna avvicinarsi troppo e cercare di imitare quello che si ama. Per cui già in la Terra dell’Abbastanza le atmosfere sono espressioniste, dominate dal rosso e il verde, come poi in America Latina".
Abbiamo un problema enorme con il maschile, perché siamo due persone molto femminili ma viviamo in un Paese che ha distrutto la donna. La nostra società sembra creata a uso e consumo del maschio: alla donna oggi è stato chiesto di dimenticare il proprio inferno, di non farlo vedere. Noi soffriamo per questo: nei nostri film abbiamo dunque cercato di indagare e scavare nel maschio, non però da una prospettiva esterna, quanto mettendoci noi stessi, parlando di noi, dei nostri sbagli e delle nostre arroganze. La vergogna maschile che emerge è prima di tutta la nostra.
Alle Medie e al Liceo ci bullizzavano dandoci delle "femminucce", insulto che noi però prendevamo come un complimento. Questa mascolinità mi pareva grottesca e mi spaventava, ma era dappertutto, assorbita in ogni ambito della vita, non presente solo in una singola persona. Quello che sarebbe dovuto essere estirpato invece andava di moda.
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