Harry Potter: BadTaste intervista Ben Hibon

In occasione dell'uscita dell'edizione home video di Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I, abbiamo intervistato Ben Hibon, regista del corto animato della Storia dei Tre Fratelli...

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Fonte: BadTaste.it

In occasione dell'uscita dell'edizione home video di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I (qui tutti i dettagli), BadTaste è stato invitato dalla Warner Home Entertainment a un incontro assieme a diversi fansite italiani della saga, tra cui gli amici di Portus, Harry Potter Italia e Lumos. L'incontro è servito a far confrontare tra loro le varie realtà del fandom italiano di Harry Potter, e creare un contatto con la divisione Home Entertainment della Warner in vista di un 2011 molto intenso sul fronte dei titoli legati alla saga potteriana: entro fine anno, infatti, uscirà anche l'edizione DVD e Blu-Ray Disc dell'ultimissimo episodio, Harry Potter e i Doni della Morte: parte II, probabilmente anche in 3D (ma i piani per quanto riguarda questa particolare edizione non sono stati ancora fatti).

Piatto forte della giornata è stato un roundtable con Ben Hibon, regista dello straordinario cortometraggio animato della Storia dei Tre Fratelli, presente in Harry Potter e i Doni della Morte: parte I. Svizzero di nascita ma inglese d'adozione (ha studiato a Londra, dove vive tutt'ora), Hibon è entrato nel mondo dell'animazione realizzando cortometraggi animati come Codehunters, che ha vinto il premio come migliore animazione ai Promax/BDA Awards nel 2007, e realizzando sequenze in-game per il videogame Killer 7 della Capcom. Nel 2007 ha diretto la webserie animata del videogame Heavenly Sword, e negli anni successivi ha realizzato anche spot pubblicitari per Playstation, Electronic Arts, MTV, Capcom, Puma, Namco e Sega.

Nell'ultimo anno, oltre a lavorare a Harry Potter e i Doni della Morte: parte I, ha diretto anche i cortometraggi animati di Sucker Punch (sempre Warner Bros.).

Durante il roundtable Hibon ha risposto alle domande dei vari siti (che trovate già su Portus e Harry Potter Italia), mentre qui sotto vi riportiamo la nostra intervista esclusiva svolta qualche ora prima.

Noi abbiamo seguito da vicino la produzione di Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1, e tuttavia è stata una grossa sorpresa trovare il tuo cortometraggio nel bel mezzo del film. Come è nato questo progetto?
Il regista David Yates e il produttore David Heyman volevano fare qualcosa di diverso per la Storia dei Tre Fratelli. Avevano il mio showreel di corti animati, mi hanno chiamato e mi hanno chiesto se ero interessato a parlare con loro della scena, e trovare un modo per creare qualcosa di visivamente complementare al film, ma anche coerente (si tratta pur sempre dello stesso universo). Abbiamo iniziato in maniera molto semplice: volevano qualcosa che avesse uno stile visivo particolare.

Quanto tempo avete impiegato a realizzare tutto?
E' stata Framestore a realizzare le animazioni, ci abbiamo messo cinque mesi e mezzo, sei. Era un team di artisti, abbiamo iniziato prendendo dei riferimenti di base, con giochi di ombre, pupazzi e silhouette, esempi di animazione cutout, ma siccome la cosa andava fatta in CGI si è rapidamente trasformata in un'opera molto complessa da realizzare. Non sarei mai stato in grado di fare tutto da solo, complimenti ai bravissimi artisti che mi hanno aiutato a creare quel mondo.

La regia è stilisticamente molto particolare: buona parte del cortometraggio sembra girata come un'unico piano sequenza, senza stacchi di montaggio...
Era quella l'idea. All'inizio volevamo dare l'impressione che l'intero corto fosse stato realizzato in piano sequenza (anche se come sapete i piani sequenza non sono quasi mai girati con un'unica lunghissima ripresa, ma vi sono tagli invisibili). Quello che volevamo fare era prendere gli spettatori e farli quasi galleggiare in mezzo a questi eventi. Quando fai degli stacchi di montaggio, è come se implicitamente aumentassi l'azione e i movimenti: il montaggio dà più punti di vista e angolazioni, mentre noi volevamo dare la sensazione di un'atmosfera. Penso che questo crei un buon contrasto con il resto del film: mantenevamo i movimenti della cinepresa live action, ma con uno stile diverso, un'atmosfera molto diversa.

Il regista e la produzione ti hanno dato dei suggerimenti o delle indicazioni per realizzare il cortometraggio o hai avuto completa libertà creativa? E' un corto piuttosto violento e dark, rispetto a un tradizionale film per ragazzi...
C'è stato molto coraggio da parte della Warner Bros. e dei registi: erano consapevoli che il materiale originale, romanzo dopo romanzo, sarebbe diventato più dark, complesso e adulto. Anche il pubblico di Harry Potter è cresciuto. E' il materiale originale che è dark, i film si limitano a seguire quella traccia. In termini di influenze e ispirazioni, quando ho incontrato Yates e lo scenografo Stuart Craig, abbiamo cercato assieme alcuni riferimenti e del materiale da cui trarre ispirazione, ma sono stati tutti molto aperti alle mie iniziative e mi hanno lasciato molte libertà: sapevano già che i miei cortometraggi erano molto dark.

Hai lavorato molto per il mondo dei videogiochi e della pubblicità, questo è il tuo ingresso nel mondo del cinema. Sei arrivato al cinema per rimanervi?
Il mio obiettivo era il cinema. Quello che ho sempre amato fare è raccontare storie: si tratta sempre di personaggi e del mondo in cui abitano, di comunicare idee e temi. I film sono il modo migliore per fare questa cosa: per me questo è il mondo ideale. Ma sono ancora molto interessato al mondo dei videogame, sono uno strumento molto diverso per raccontare storie, perché sono interattivi. L'importante, comunque, è sempre la storia che si racconta: il medium che si utilizza, in realtà, non è così importante.

So già che la risposta sarà no, ma ci sarà un cortometraggio anche in Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2?
Decisamente no. Abbiamo realizzato quel corto esclusivamente per la storia dei Tre Fratelli.

Quindi non sei stato coinvolto nel prossimo Harry Potter?
No.

Ho sempre pensato a Sucker Punch di Zack Snyder come a un tentativo di riprodurre al cinema le dinamiche, i personaggi, la struttura e la narrazione di un videogioco. Tu hai realizzato alcuni cortometraggi animati di approfondimento per questo film. Cosa ne pensi di questo parallelismo? Era un approccio voluto?
Sì e no. Noi ci siamo basati sulla sceneggiatura, e come dici tu Sucker Punch ricorda molto un videogioco, vive in un'universo simile a quello dei videogiochi e chiaramente ha subito delle forti influenze. Penso che ci siano dei parallelismi anche nei cortometraggi che abbiamo realizzato. Il nostro obiettivo era cercare di espandere quell'universo oltre i confini del film, proprio come si fa con certi videogame, approfondendo le storie e le motivazioni di alcuni personaggi, una sorta di prologo. Abbiamo utilizzato una tecnica simile a quella dei motion comic, molto semplice.

Sappiamo che stai lavorando a un lungometraggio intitolato Pan , che sarà una reinvenzione della storia di Peter Pan.
Sì, sarà un mix tra live action e animazione, ma purtroppo non posso parlarne.

E per quanto riguarda il libro che hai opzionato, Worldshaker?
Anche di questo progetto non posso parlare.

Ma stai lavorando a questi due film al momento?
Sì, ma anche ad altri progetti. Il punto è che nel mondo del cinema l'ideale è sviluppare sempre più di un progetto, e concentrarsi al 100% solo su quello che riceverà il via libera definitivo, che poi è la parte più difficile. Non sai mai quale dei tuoi film sarà il primo a partire. Spero che ci siano presto notizie.

Tu sei originario della Svizzera: com'è l'ambiente del cinema nel tuo paese?
Vivo a Londra da quindici anni ormai. Sono cresciuto a Ginevra, una città molto piccola e non credo che avrei avuto le stesse opportunità se fossi rimasto lì. In Svizzera vengono sviluppati prodotti televisivi e cinematografici, ma raramente vengono esportati, è un ambiente molto limitato. Londra è una buona via di mezzo. Ero andato a Londra per studiare grafica, e nonostante ora io lavori nel mondo del cinema non ho mai frequentato una scuola di cinema o di audiovisivi. Sono molto più vicino al mondo della grafica, dell'illustrazione e dell'anima. Ho imparato da solo ad animare e a dirigere: è stato un processo di scoperta, essere un regista non era il mio obiettivo iniziale.       

Harry Potter e i Doni della Morte: parte I è uscito il 19 novembre 2010, e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II sarà al cinema il 15 luglio 2011 (in Italia il 13 luglio). Maggiori informazioni sui film nella scheda 1 e nella scheda 2. 

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