Gran Turismo, dai paddock dell'Hungaroring i produttori promettono un moviegame "differente"

I produttori di Gran Turismo ci raccontano i segreti del film dai paddock dell'Hungaroring durante la set visit...

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I produttori di Gran Turismo ci raccontano il film dai paddock dell'Hungaroring.

“Speriamo che i vostri telefoni abbiano dei microfono belli sensibili!”.

Già. Lo speriamo anche noi perché poi sennò trascrivere la chiacchierata con Carter Swan e Doug Belgrad, i due produttori di PlayStation Productions e Sony che si sono seduti insieme a noi della stampa per parlare di Gran Turismo, potrebbe diventare un bel problema.

Sono i contro del dover condurre una mini roundtable in una location atipica: i paddock dell'Hungaroring, il circuito automobilistico che, in circostanze normali, ospita il Gran Premio d'Ungheria di Formula 1 e che invece, in queste settimane di autunno, è diventata la location in esterni principale di Gran Turismo. A cadenza regolare, le parole nostre e dei due produttori vengono sovrastate dal rompo dei bolidi che, durante l'incontro, sono in scena per le riprese relative alla 24 Ore di Le Mans.

“Oggi stiamo girando delle scene per la parte di film ambientata alla 24 Ore di Le Mans” ci spiega Doug Belgrad “Si tratta del terzo atto del film. Sul circuito dopo potrete vedere delle GTP (Gran Turismo Prototype) e delle LMP (Le Mans Prorotype). Abbiamo sei differenti location per le posizioni dei droni intorno a tutto il circuito, delle macchine da presa montate sulle vetture in gara, dei cameraman su altre 4 GT, e delle Tesla sulle quali potrete vedere montati dei dolly intorno a delle strutture posizionate sul loro telaio. Usiamo tutta questa roba per ricreare la 24 Ore di Le Mans”.

Ma PlayStation Productions, la divisione della Sony che si occupa di tradurre per il grande schermo o per la TV, come sceglie quale medium sia più adatto a una storia o a un'altra? Perché Gran Turismo o Uncharted vanno bene per il cinema e The Last of Us è più adatto alla TV? A fare chiarezza è Carter Swan: “È strano perché, se ci pensi, siamo una divisione che non deve lavorare a un universo interconnesso come nei cinecomic Marvel o DC. Abbiamo una maggiore libertà di scelta. Possiamo metterci seduti a riflettere e discutere delle nostre idee cercando di capire quale sia, appunto, il mezzo d'espressione più indicato per il relativo adattamento. Anche perché, in passato, gli adattamenti videoludici hanno avuto qualche problemino”.

Problemino.

Un eufemismo, verrebbe da dire. Ma, continua Swan “Non eravamo obbligati o vincolati da un qualche grande accordo a lavorare su questo film per cercare di capitalizzare su un marchio. Quello che, fin dal principio, volevamo fare e abbiamo cercato di fare era metterci seduti ad ascoltare le idee, a parlare con i creativi, registi e sceneggiatori, cercando di comprendere cosa era meglio per le nostre proprietà intellettuali. È come se, sostanzialmente, avessimo consegnato nelle mani di queste persone il nostro catalogo di IP dicendo loro 'Ehi, ragionateci sopra, esponeteci le vostre idee su quello che vi piacerebbe fare e attraverso quale medium'. Gran Turismo, in realtà, ha avuto un percorso un po' diverso. Ho iniziato a lavorare a questo progetto ben 12 anni fa. Avevamo trovato una storia sulla quale lavorare anche prima che si palesasse quella di Jann col suo ingresso nella GT Academy! E ci stavo lavorando sempre col qui presente Doug perché ci sembrava che il racconto di un ragazzino che passava dai videogiochi alle vere gare fosse interessante per il cinema. Il problema era che quando provi a inventarti una storia come quella, non puoi ritrovarti con qualcosa di appassionante come una ispirata alla vita vera. È stata la storia di Jann a sbloccare tutto a far sì che gli ingranaggi si mettessero in moto. Portandoci al punto in cui ci troviamo oggi”.

Fra un rombo di motori e l'altro, mi balena in testa il vago ricordo di una notizia, forse publicata da Deadline, che, tempo fa, parlava di una serie TV ispirata a Gran Turismo e Swan chiarisce che “Sì, doveva essere un reality show. Credo che in caso Deadline non avesse informazioni precise se parlava di serie TV. Ma per noi si è sempre trattato di un film. La storia di un ragazzo che passava dalle gare virtuali a quelle reali".

Una storia che si è sviluppata anche attraverso l'inevitabile collaborazione con Polyphony Digital e Kazunori Yamauchi, creatore della saga così protettivo sulla sua IP. Una partnership, dice Swan, che “Si è sviluppata su base giornaliera nel corso del tempo, parlo con lui praticamente tutti i giorni. Viene informato passo passo, ha letto ogni singola incarnazione della sceneggiatura incontrando ogni volta ogni scrittore che è stato coinvolto nel lungometraggio. È stata forse la persona che ci ha supportato di più. Anzi, una volta firmato e approvato l'adattamento ha fatto in autonomia un passo indietro lasciando che fossero i filmmaker a fare il loro lavoro, dandoci magari dei consigli su alcuni aspetti del film o della stria che, magari, potevano esserci sfuggiti e che magari avrebbero potuto indispettire i fan”. Inoltre, aggiunge Belgrad, “Nel film c'è un personaggio ispirato proprio a Kaz interpretato da uno straordinario attore giapponese di nome Takehiro Hira, vogliamo far capire quanto sia un vero e proprio perfezionista in quello che fa”.

Gran Turismo: un adattamento differente

Ma Gran Turismo è un film che presenta una doppia difficolta: quella di adattare sia un videogioco che una storia vera. “È un tipo diverso di adattamento” secondo Carter Swan “ed è questo che lo rende davvero emozionante. Ribadisco: qua alla PlayStation Productions sappiamo bene che l'errore che spesso è stato fatto in passato con i videogioco al cinema è stato cercare di adattare passo passo al grande schermo quello faceva il videogame, ma non è il modo corretto. Parliamo di esperienze interattive che possono durare 40, 50 o 60 ore e di un film che ne dura un paio. Sai, qua lavoro con Doug che ha lavorato allo sviluppo di film come The Social Network, Captain Phillips e il modus operandi che abbiamo qua è lo stesso perché stiamo appunto trattando una storia vera e desideriamo essere il più accurati possibile per trasmettere al pubblico, in modo trascinante ed emozionante, una storia che si basa su quanto accaduto a Jann. Sai, c'è stato sempre quelk momento in cui abbiamo parlato del film e ci siamo sentiti dire “Ma che dici? Gran Turismo non ha una storia! Di cosa parlerete?”. E penso anche, da persona che ha consumato ogni singolo Gran Turismo dal primo capitolo in poi, che si vedrà bene come il film riprenderà gli aspetti del gioco. In maniere che abbiamo cercato d'introdurre in modo intelligente e sottile, che potranno essere riconosciute dai fan dell'IP e che non vanno a sovrastare la vicenda di Jann”.

“Se posso vorrei anche aggiungere” interviene di nuovo Belgrad “che so bene gli adattamenti videoludici per lo più non hanno ottenuto grande successo o non sono venuti fuori bene. Noi possiamo dire di aver avuto un ottimo successo con Uncharted. Comunque, videogiochi e cinema sono media profondamente differenti, potremmo dire che guardare un film è un'attività più rilassata. Con Gran Turismo stiamo raccontando una storia che, anche se fosse del tutto scissa dal videogame, sarebbe validissima. E questo è un grande punto a favore iniziale che abbiamo dalla nostra. Poi qua abbiamo a che fare con Asad Qizilbash (presidente di PlayStation Productions) e Carter che sono dei veri esperti, degli autentici conoscitori del settore videoludico, e hanno piena consapevolezza del brand, delle aspettative dei fan. E penso che abbiano deciso d'ingaggiare Neill proprio perché, come loro, è perfettamente in grado di abbracciare l'essenza del gioco. Film e videogioco di Gran Turismo, sono come imparentati. Sono dei cugini, non sono la stessa persona. Fanno parte della stessa famiglia e sono imparentati in una maniera che permetterà ai fan di godersi il film in un modo diverso da quello con cui si divertono col videogame. Senza pensare che chi lo ha fatto non abbia capito il titolo alla base e senza pensare che alla pellicola manchi qualcosa. Anche in termini di regia, Neill sta scegliendo delle soluzioni per le inquadrature che vanno a riprendere quelle del videogioco tanto che chi è pratico del videogioco vedrà il film e dirà “Ooooh”.

Gran Turismo sarà nei cinema italiani dal prossimo 20 settembre. Trovate tutte le informazioni nella scheda del film!

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