Giffoni Film Festival 2022: intervista ad Anna Ferzetti
Al Giffoni Film Festival 2022 Francesco Alò ha incontrato l'attrice Anna Ferzetti: ecco la nostra intervista
Al Giffoni Film Festival 2022 Francesco Alò ha incontrato l'attrice Anna Ferzetti.
“Che emozione!”. Anna Ferzetti non nasconde le belle sensazioni provate per l’accoglienza riservatale dai giffoner: “Che impatto! Siete forti. Sono molto felice di essere qua – esclama l’attrice -È un’esperienza abbastanza difficile da descrivere. Sono arrivata due ore fa qui a Giffoni ma si respira subito un’aria diversa”. Tante le sollecitazioni dei ragazzi, a iniziare dal tema di Giffoni 2022, Invisibili: “Sono stata invisibile per tanto tempo, da piccola. Poi ho imparato negli anni ad acquisire fiducia e a diventare visibile per le persone che mi stavano accanto. Anche se in realtà ero già visibile, non lo capivo io”. E, riferendosi al lavoro dell’attore, afferma: “Nel nostro lavoro la parte che non si vede è la più bella” perché “dietro un film o uno spettacolo c’è una macchina straordinaria. È un lavoro di gruppo, l’attore non è niente senza quella macchina”.
Così la serie: “La mia generazione non era abituata a certi temi. Invece per le mie figlie non c’era niente di strano nel parlare di famiglia allargata”. La curiosità si spinge anche ai ruoli che le piacerebbe interpretare e ai colleghi con vorrebbe lavorare. “Mi sono sempre sentita dire che ho un viso d’epoca. Mi piacerebbe poter interpretare un personaggio con una femminilità diversa rispetto a oggi in un film ambientato negli anni ’20, ’30, mi allargo anche ai ’40. Era una femminilità più discreta, c’era un pudore diverso”. Ma ammette: “Mi affascinerebbe interpretare un personaggio di quei tempi, ma non vivrei mai in quell’epoca”. Invece, rispetto ai ruoli interpretati, confessa: “Non c’è un ruolo in particolare a cui sono legata perché mi sono legata a tutti personaggi che ho fatto. Certo, alcuni mi hanno divertita di più”. Quanto agli attori con cui lavorare, “ce ne sono tanti – dice - Non ce n’è uno in particolare”. Ma poi cita Vanessa Scalera e il gruppo de Le fate ignoranti, da Eduardo Scarpetta a Luca Argentero. “Difficilmente non vado d’accordo con i miei colleghi. Perché a me piace fare gruppo. Dovremmo imparare a fare gruppo anche in altri ambiti”.
Non mancano, infine, riferimenti alla sua vita privata, al compagno Pierfrancesco Favino, alle due figlie. “Ragazzi, grazie perché ci fate capire tante cose e siete molto più liberi di noi. Io credo molto nei ragazzi di questa generazione, siete il nostro futuro. Forse – ammette - noi non siamo stati bravi ad aiutarvi abbastanza. Lo dico anche da madre: io imparo attraverso le mie figlie, che mi fanno capire quando sto sbagliando. Credo che siete una generazione forte, anche per come avete attraversato questi ultimi due anni”. E, nel ricevere il Giffoni Award, esclama: “Ragazzi, siete fantastici!”.