Ficarra e Picone: da Il primo Natale a La stranezza, passando per Papa Francesco che “spoilera” il loro film 

Ficarra e Picone si raccontano da Casa Alò, parlano de Il primo Natale e La stranezza, passando per Papa Francesco che “spoilera” il loro film 

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Dal palco di Zelig al grande schermo, Ficarra e Picone sono un duo comico molto attivo al cinema e in televisione negli ultimi anni.

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Si raccontano a “Casa Alò”, ripercorrendo la loro carriera e i loro ultimi film, tra i quali Il primo Natale, uscito nel 2019. Racconta Picone:

Quando noi abbiamo fatto Il primo Natale ci siamo mossi cercando di scansare alcune cose. Perché tu avevi da una parte una cosa enorme che è Non ci resta che piangere, che credo sia uno dei film comici più belli della storia. Dall’altra parte, avevi le cose molto divertenti dei vari viaggi nel tempo che possono aver fatto anche Boldi e De Sica. Tu dovevi cercare di crearti il tuo spazio per cercare di evitare di sembrare che scimmiottavi una cosa o l’altra. Da questo punto di vista è stato molto difficile.

A muoverli, a dispetto dell’ambientazione nella Palestina di Erode, è il desiderio di parlare di attualità. Dice, a proposito, Ficarra:

Il primo Natale nasce dalla voglia di parlare della questione immigrazione, sganciandoci però dalla quotidianità. Evitando di parlare dei giorni nostri, ma andando alla base…è una cosa che c’è sempre stata. Tra l’altro, mentre scrivevamo il film, c’era il papa che diceva: “Se oggi nascesse Gesù sarebbe nel barcone degli immigrati.” Dicevamo: questo ci sta spoilerando il film, porca miseria! Papa Francesco, non si spoilerano i film degli altri!

Nel 2022, mentre Ficarra e Picone escono su Netflix con la loro serie TV Incastrati, li troviamo anche a recitare in La stranezza di Roberto Andò. La stranezza viene presentato come un’opera su Pirandello, ma in realtà c’è molto di più e sul significato del film si è interrogato anche lo stesso duo. Racconta Picone:

Su cos’è il film ce lo siamo detti già quando scrivevano il film, c’è stato un confronto fin dall’inizio. Si commentava insieme la sceneggiatura. Secondo me, da subito, è stato un film sulla creatività, quando al genio o a ognuno di noi arriva un’idea. Il momento in cui arriva l’idea dei sei personaggi o quando all’imprenditore viene una certa idea passa quasi sempre attraverso un momento di crisi, magari ti prendono anche per pazzo. Ognuno si è rivisto in Pirandello, ognuno di noi ha delle idee strane, delle voglie da realizzare.

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