EXCL - Vita di Pi, intervista a Suraj Sharma!

Grazie alla divisione home video della 20Th Century Fox, vi proponiamo un'intervista al protagonista del film di Ang Lee; inoltre ecco l'iniziativa #SalviamoLaTigre...

Redattore per badtaste.


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Grazie alla divisione home video della Fox, vi proponiamo, in occasione dell'arrivo in Blu-Ray e Dvd di Vita di Pi, un'intervista al protagonista Suraj Sharma.

Dopo di essa, potete anche trovare i dettagli dell'iniziativa #SalviamoLaTigre, nata dalla collaborazione fra la major e Instagramers Italia.

Un mucchio di sfide per te in questo film: tra le tante, imparare a nuotare.

Sì, non è stato molto difficile. Avevo degli allenatori davvero in gamba. Abbiamo avuto tantissimo tempo a disposizione, tre mesi trascorsi a prepararmi. Mi allenavo dalle tre alle quattro ore ogni giorno. Così ho imparato a nuotare.

Che mi dici della scena della tempesta?

Be', è stata quasi reale. Era il quarto o quinto giorno di riprese. Da un lato è strano cominciare con sequenze di questo tipo, ma è stato molto utile perchè non c'era bisogno di recitare molto; in compenso, però, ti abitui alla presenza della cinepresa. Cominci a capire come funziona tutto sul set.

Come già detto, poi, non c'era bisogno di recitare perchè ti ritrovi su questo enorme set in movimento e scivoli a destra e a manca. C'era tantissima pioggia e vento, tutto sembrava così reale. Una volta che cominci così, tutto il resto ti sembra – anche se non necessariamente più facile – più agevole.

Hai fatto tutti gli stunt senza alcun aiuto?

Sì, me la sono cavata bene.

E hai imparato le regole di sopravvivenza da Steve Callahan – deve essere stato interessante.

Lo è stato davvero. Lui lo ha veramente fatto. E' una delle poche persone a esser sopravvissuto all'oceano. Le cose che ha da dire sono incredibili, cose che non ti aspetti di sentire. Mi ha raccontato che è stato molto doloroso... mentalmente, emotivamente e fisicamente. La lotta per la sopravvivenza non ha fine.

Mi ha detto che ora guarda a quei momenti in modo positivo. Allora non la pensava allo stesso modo, ma mi ha fatto capire che attorno a noi esistono cose che difficilmente notiamo se siamo troppo impegnati a cercare di sopravvivere. Siamo così concentrati a fare altro che quando torniamo a pensarci, ci rendiamo conto di esser stati molto fortunati. Mi ha parlato di emozione, spiegandomi che non si tratta di emozione vera, ma di esasperazione. Se sei triste, ti senti perso e senza speranza; se sei felice, ti senti in estasi.

In ogni caso, si tratta di brevi lassi di tempo. La maggior parte del tempo sei in assetto da sopravvivenza. Vivere è il tuo obiettivo. Hai troppo tempo da gestire nelle tue mani.

E' stato difficile restare in forze mentre perdevi peso per Pi? Pensavi al cibo quando dovevi concentrarti durante una scena?

Pi pensava al cibo, quindi bisogna guardarla in questo modo. Ho dovuto perdere molto peso, nuotare tutto il tempo, ed ero estremamente stanco – davvero – ma allo stesso tempo era esattamente la situazione in cui Pi si trovava. Era solo, a fare le stesse cose ogni giorno, cercando di sopravvivere. Tanto affamato, profondamente stanco. Mi ha aiutato molto per la performance.

Ang Lee è stato molto protettivo nei tuoi confronti. Lo hai visto come una figura paterna?

Sì, sicuramente. All'inizio è stato più facile, ma verso la fine c'è stato un momento che abbiamo definito “periodo di isolamento” durante il quale il regista aveva chiesto alla troupe di non parlarmi. Era il momento in cui Pi comincia a diventare pazzo, a perdersi in se stesso. Comincia a volgersi verso la spiritualità. Stava succedendo la stessa cosa a me, raramente parlavo con qualcuno in quei momenti. Meditavo molto, acoltavo quella che Ang definice “musica di Dio”. Non è un genere specifico, ma è roba pesante, mettiamola così. Ti porta in una sorta di trance, è difficile da spiegare. Ma era molto cupa.

Il rapporto che hai con Richard Parker sullo schermo è pazzesco, e sebbene non ci fosse alcun pericolo fisico hai trovato difficile recitare davanti a qualcosa di invisibile?

All'inizio è stato molto strano immaginare una tigre davanti a me. Prima delle riprese guardavo le tigri mentre venivano addestrate, il loro modo di reagire agli stimoli esterni, all'acqua. Guardavo un mucchio di video e roba del genere. Alla fine ti ci abitui, dopo averlo fatto per tante ore al giorno cominci a credere che la tigre sia lì. Richard Parker era su quella barca.

Cos'hai provato quando hai visto il personaggio completato nel film?

Non capisco come abbiano fatto. Ho sempre riconosciuto la differenza tra un animale vero e uno in CGI, ma mi sono dovuto ricredere. Gli effetti speciali sono stati grandiosi. Ripensando alle riprese, c'era questa barca, tanta acqua e tanto blu. Adesso il blu si nota a stento: ci sono tanti colori, è tutto così vivido e bello. E poi c'è la tigre, e tu credi che sia lì. Per me è stato difficile capire tutto il meccanismo che c'è dietro, non era concepibile per me una cosa del genere. Hanno fatto un lavoro splendido.  

 

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#SALVIAMOLATIGRE

con

INSTAGRAMERS ITALIA

in occasione dell’uscita di

in Blu-ray 3D, DVD e DIGITAL HDTM dal 4 APRILE

Arriva un CHALLENGE all’ultimo PET!

La community Instagramers Italia, ispirata alle suggestioni del film VITA DI PI e al magico legame che unisce il sua protagonista alla tigre Richard Parker, annuncia l’arrivo di un challenge fotografico d’eccezione: #SalviamoLaTigre.

In occasione dell’uscita in Blu-ray 3D, Blu-ray, DVD e Digital HDTM* , nei migliori store digitali, dell’ultimo capolavoro di Ang Lee vincitore di 4 Premi Oscar®, distribuito da 20th Century Fox Home Entertainment, a partire da oggi fino al 7 aprile gli Instagramers sono protagonisti di una sfida all’ultimo Pet!

Condividendo una fotografia del (o con il) proprio animale preferito su Instagram, usando gli hashtag #SalviamoLaTigre e #igersitalia, gli utenti partecipano all’adozione di un meraviglioso esemplare di tigre. Non solo! Il vero traguardo del challenge è la condivisione del maggior numero possibile di fotografie di Pet.

Ogni 50 immagini pubblicate, infatti, Instagramers Italia si impegna ad adottare una tigre, offrendo così a tutti gli utenti l’occasione imperdibile di contribuire alla salvaguardia delle sole 3.200 tigri che popolano la Terra, specie a rischio di estinzione a causa della spietata caccia cui sono soggetti questi splendidi felini.

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Come partecipare a #SalviamoLaTigre?

  1. Se ancora non l’hai fatto, scarica l’app di Instagram e crea il tuo account

  2. Scatta una fotografia al tuo pet preferito con il tuo smartphone

  3. Condividila su Instagram inserendo nella didascalia gli hashtag #SalviamoLaTigre e #igersitalia

#SalviamoLaTigre è un semplice gesto di amore per la natura e per gli animali, ma un grande contributo per la causa, e risponde perfettamente allo spirito di VITA DI PI, il film più amato dell’ultima stagione cinematografica, da vivere e rivivere a casa propria.

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