EXCL - Il regista Luca Miniero ci parla di Sono Tornato tra cattiveria e Maria De Filippi
"Solo" due ore di conversazione con Luca Miniero, regista di Sono Tornato. Si parla di Mussolini, cattiveria cinematografica, Nicola Guaglianone e Maria De Filippi
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Dopo Paolo Genovese, Nicola Guaglianone, Massimiliano Bruno, Walter Fasano (montatore di Chiamami Col Tuo Nome) e Roberto De Paolis, tocca ora a Luca Miniero chiacchierare senza limiti di lunghezza con BadTaste.it. Nonostante una carriera ormai molto solida da 9 lungometraggi per il cinema, di cui i primi tre (Incantesimo Napoletano, Nessun Messaggio In Segreteria e Questa Notte È Ancora Nostra) firmati insieme a Paolo Genovese, abbiamo soprattutto discusso con il regista di Benvenuti Al Sud (2010) riguardo la sua ultima regia attualmente in sala Sono Tornato. Ispirato a Lui È Tornato (2015) di David Wnendt in cui si ipotizzava una riapparizione metafisica di Adolf Hitler nella Germania dei giorni nostri, Sono Tornato vede Benito Mussolini ripiombare dal passato nell'Italia del 2017.
Nella videointervista di quasi due ore si parla di politica, sceneggiatura (la collaborazione tra Miniero e Nicola Guaglianone), la scelta coraggiosa di avere Massimo Popolizio come protagonista vicino a un Frank Matano, secondo Miniero, ancora tutto da scoprire come attore cinematografico.
Un sentito grazie anche alla Fondazione Istituto Tecnico Superiore Roberto Rossellini con cui BadTaste.it ha stretto una collaborazione per la realizzazione di queste videointerviste. Video a cura di Paolo Carabetta, montaggio di Mirko D’Alessio.
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Abbiamo chiacchierato con Miniero della sua anima registica più cattiva in passato messa in secondo piano dal cineasta napoletano a favore di un lato più solare rappresentato dallo straordinario successo, ad esempio, di Benvenuti Al Sud (2010).
Avvertiamo i nostri lettori che la videointervista contiene spoiler circa la trama di Sono Tornato.