EXCL - Napoli Comicon, Hyppostyle: il team creativo di BlackBox presenta Innocenza Meccanica
A Napoli Comicon 2017, Hyppostyle ha presentato Innocenza Meccanica, il secondo volume di Blackbox
Alla kermesse partenopea abbiamo fatto alcune domande al team creativo del titolo, che ci ha regalato succose anticipazioni, curiosità e aneddoti.
Giuseppe, cosa è cambiato nel mondo di Blackbox tra il primo e il secondo volume della saga?
Grossi - Innocenza meccanica parte immediatamente dopo la fine di Futura Memoria. Siamo però alla vigilia del conflitto tra maestri e allievi, ovvero la Guerra di Ecrònia, per cui tutti i protagonisti sono messi alle strette e posti di fronte alla prospettiva della fine.Chiunque di loro, da lì a pochi giorni, potrebbe morire. Questo mette alla prova il carattere dei personaggi che, finalmente, dopo aver vissuto una lunga esistenza di leggi e di regole da rispettare, possono scatenare la loro natura più intima e sincera.
Che tipo di storia devono aspettarsi i lettori in questo secondo capitolo?Grossi - La narrazione è molto diversa da quella del primo albo. In quel caso la storia era piena di salti temporali e di flashback, perché dovevo raccontare al lettore tutti i rituali e le abitudini che da secoli si ripetono tra la popolazione di Ecrònia. Qui, invece, l'arco narrativo copre poco più di ventiquattr'ore, il ritmo è meno decompresso e spieghiamo nel dettaglio molti passaggi volutamente avvolti nel mistero nel primo numero.
A essere sincero, mi sono divertito molto nello scrivere Innocenza Meccanica, forse proprio grazie a questa narrazione più lineare e, spero, fluida.
Lorenzo, cosa ha significato per te subentrare come nuovo disegnatore di Blackbox e cosa hai provato quando hai letto per la prima volta questa storia?
Scipioni - Non appena il mio portfolio è stato felicemente accolto da Hyppostyle e sono stato incaricato di disegnare il secondo capitolo di Blackbox, ho avvertito un forte senso di responsabilità. Mettere mano a qualcosa nata dalla mano di qualcun altro non significava soltanto prendersi carico di tutto il lavoro svolto precedentemente dai colleghi, ma anche il compito di non deludere i lettori del primo albo: mentre chi prima di me aveva dovuto dare vita a un mondo, io dovevo fare mio quel contesto, senza trascendere dalla mia personale componente stilistica.
Sotto il profilo visivo, a cosa ti sei ispirato per rappresentare graficamente questo mondo steampunk e distopico?
Scipioni - Le atmosfere del primo volume mi hanno da subito ricordato quelle grigie e plumbee del primo Dishonored. Successivamente Giuseppe mi ha indirizzato verso altri importanti spunti, come The Order - altra opera videoludica - e Penny Dreadful.
Ovviamente, quando ho potuto, ho cercato di riversare in Blackbox il mio immaginario di atmosfere gotico - horror, che personalmente prediligo e che, a detta di Giuseppe, ha costituito almeno in parte i motivi della scelta di affidarmi questo progetto; perciò, per lo meno sul piano ideale, il mio impianto visivo è influenzato dal cinema di Mario Bava, dai fumetti orrorifici di maestri come Toth, Mignola e Battaglia, ma anche - soprattutto nella parte del luna park - dagli spunti visionari di Neil Gaiman e Dave Mckean in opere come Mirrormask, o di Terry Gilliam.
Gaetano, quali sono le particolarità cromatiche che hai scelto per la colorazione di Blackbox?
Longo - La varietà cromatica di Blackbox nasce dall'esigenza di dare personalità all'ambientazione, in questo caso alla città di Ecrònia, perché essa è il vero protagonista di questa storia.
La palette cromatica di ogni sequenza è studiata in team con sceneggiatore e disegnatore per far sì che l'impatto visivo comunichi in modo immediato quello che succede in un determinato momento, che sia gioia, tranquillità o dramma.
Blackbox 2: Innocenza Meccanica è disponibile in anteprima a Napoli Comicon 2017 e arriverà in fumetteria a partire dal prossimo giugno. Di seguito trovate la copertina e le prime pagine dell'opera.
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