EXCL - Laura Luchetti, torna la regista premiata a Toronto con Fiore Gemello

Videochiacchiera di circa 100 minuti con la regista "aliena" Laura Luchetti, tornata in sala con la seconda regia, premiata a Toronto nel 2018, Fiore Gemello

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Spoiler Alert
Dopo Paolo GenoveseNicola GuaglianoneMassimiliano BrunoWalter Fasano (montatore di Chiamami Col Tuo Nome), Roberto De Paolis (regista di Cuori Puri), Luca MinieroGianni RomoliVinicio Marchioni, Sabrina ImpacciatoreGabriele Muccino, Giancarlo Fontana + Giuseppe G. Stasi, Sergio CastellittoDavide Marengo , Stefano Fresi , Frank Matano e Luca Argentero, i Fratelli D'Innocenzo, Susanna NicchiarelliPietro Sermonti, Edoardo De AngelisLuca Guadagnino,  Massimiliano Bruno Parte II ,  Christian De SicaMatteo RovereClaudio Giovannesi, Isabella Aguilar, Giulia Steigerwalt, Giacomo Ferrara, Benedetta Porcaroli, la seconda volta di Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana, Fabio Resinaro da solo e Salvatore Esposito, BadTaste.it ha avuto il piacere di videochiacchierare per circa 100 minuti con Laura Luchetti attualmente in sala con il secondo lungometraggio Fiore Gemello a nove anni dall'uscita dell'opera prima Febbre Da Fieno (2010).

Dopo un primo film orientato verso la fiaba metropolitana dove Roma sembrava la Parigi di Amélie Poulain, Luchetti ha optato per un film quasi tutto girato e ambientato in esterni realizzando una sorta di western sentimentale sardo con ragazza in fuga da uomini minacciosi che incontra giovane migrante proveniente dalla Costa d'Avorio.

Il film è stato premiato dalla critica internazionale al Toronto International Film Festival del 2018, anno in cui la Luchetti presentava come evento speciale alla Settimana della Critica il suo secondo cortometraggio d'animazione a passo uno Sugarlove (2018). Prima c'era già stato un altro lavoro breve in stop motion intitolato Bagni (2016).

La videointervista si concentra su Fiore Gemello cercando poi di presentare ai lettori di BadTaste.it una regista italiana "aliena" dal futuro internazionale più che promettente anche grazie alla gavetta inglese al fianco di un grande cineasta come Anthony Minghella, di cui la Luchetti è stata assistente per anni.
Video a cura di Paolo Carabetta, montaggio di Mirko D’Alessio.

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