EXCL - Freaks Out: Paolo Del Brocco ci rivela il budget finale e cosa blocca le vendite estere

A margine della presentazione del listino 01, l'AD di Rai Cinema ha parlato di Freaks Out, il film più atteso della prossima stagione

Critico e giornalista cinematografico


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A margine della presentazione del listino 01 fatta durante il festival di Torino, l’AD di RaiCinema Paolo Del Brocco ha parlato con noi dei film che la distribuzione RAI manderà nelle sale in tutto il prossimo anno. Tra cui c’è Freaks Out, il nuovo film di Gabriele Mainetti.

La produzione del film si è allungata più del previsto, con alcune scene aggiuntive e conseguentemente anche il budget, già importante, è aumentato. Lo abbiamo raccontato nel nostro speciale su tutto quello che si sa del film e ora Paolo Del Brocco che con Rai Cinema l’ha co-prodotto assieme ai due produttori principali, Goon Films (di Mainetti stesso) e Lucky Red:

Il film sta andando lungo come sanno tutti. È molto complesso e come può capitare per i film complicati (perché questo è proprio un kolossal) quando li dirige un perfezionista come giustamente è Mainetti ci può essere bisogno di più settimane del preventivato.
Può succedere e io sono contento perché ho visto cosa sta facendo ed è una roba pazzesca. È un film importante e costoso.

Quant’è il budget con cui prevedete il film si possa chiudere?

Penso vada oltre i 12 milioni di euro. Non è definito eh, ma siamo lì. È un film importante. Poi quando un film italiano supera i 5-6 è grosso già è importante, figuriamoci così. È un film in costume, con effetti speciali, visivamente bellissimo, di certo uno dei più attesi dell’anno prossimo.

Un film del genere per come è il mercato oggi è impensabile per la sola Italia, cioè che possa ripagarsi con il solo sfruttamento nazionale?

In realtà non è così. Il budget è chiuso, lo venderemo ovviamente ma non ne abbiamo bisogno per ripagarlo, perché ci sono finanziamenti, tax credit…

Cioè questo film rientra dei 12 milioni solo con l’italia?

In che senso rientra? il business model del cinema è particolare…

È un’operazione da cui tutti i produttori rientreranno anche solo con lo sfruttamento italiano?

Guarda se tu fossi un privato e mettessi i tuoi soldi per fare un film in Italia e quindi dovessi rientrare da quel che hai messo dai soli sfruttamenti, ti sconsiglierei di farlo. Quando un film si fa in realtà è già coperto, cioè ha già la vendita di diritti televisivi e ha avuto degli investimenti che ne coprono il budget. La produzione cinematografica in tutta Europa è un’eccezione culturale, ci sono finanziamenti pubblici, televisivi, obblighi d’investimento dei broadcaster, le film commission, i finanziamenti regionali… come è giusto che sia.
Dunque alla fine in linea generale se un film è coperto (avendo prevenduto e considerati questi finanziamenti) devi fare in modo di coprire i costi di promozione e se li copri tutto quel che viene dopo è un margine che ti puoi dividere con gli altri produttori.
Aggiungici che per Rai il discorso è ancora diverso perché noi acquistiamo spesso anche i diritti televisivi e lì stiamo facendo patrimonio per l’azienda che li detiene per sempre o per tot anni. E quello come lo quantifichi? Quello è uno sfruttamento da cui l’azienda rientra nel tempo ad ogni passaggio.

Tralasciando quest’ultimo discorso che possono fare solo i produttori con dietro un canale tv come voi, Medusa o Sky, mi sta dicendo che se Freaks Out non dovesse andare benissimo e incassare (speriamo di no) 5 milioni di euro non sarà un problema per nessuno?

...penso di no. Cinque milioni di incasso vuol dire poi una vendita pay tv importante e una vendita secondo pay e third pay, un home video, vendite all’estero più importanti…. Quindi no.
Ad ogni buon conto all’estero il film è richiestissimo eh, siamo noi che resistiamo. Io in particolare.

Come? Non glielo volete dare?

Non ora. Penso che sia un film per il quale possiamo rischiare di aspettare un altro po’ a venderlo. Sai i compratori esteri come le piattaforme cercano sempre di approfittarsene, pagare presto e poco, e noi spesso ce li prendiamo subito quei soldi, in tanti casi è meglio pochi subito che altro. Ma stavolta no. E anche Gabriele Mainetti che è produttore è daccordo.

Come mai? Per chiedere di più quando sarà finito e lo vedranno?

Sì certo ma poi anche per un’altra ragione… Credo che questo film abbia molte potenzialità, forse conviene aspettare… Oh e poi comunque vada l’importante è che è bellissimo.

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