EXCL - Cinquanta Sfumature di Nero, la nostra intervista con il regista James Foley!

La nostra intervista con James Foley, regista di Cinquanta Sfumature di Nero e Cinquanta Sfumature di Rosso!

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Prestato negli ultimi anni alla tv, James Foley torna sul grande schermo con Cinquanta Sfumature di Nero.

Noi di Badtaste.it lo abbiamo intervistato a Los Angeles dove ci ha raccontato la sua esperienza alla regia del secondo capitolo della saga targata Universal Pictures, in uscita il 9 febbraio in Italia, un giorno in anticipo rispetto agli Stati Uniti dove il film è stato vietato ai minori di 18 anni con rating R.

“Girare le scene di sesso bondage? La cosa meno divertente!”... Ma promette: “La svolta conservatrice che stiamo vivendo negli USA renderà questo tipo di film ancora più popolari”. Già terminate anche le riprese dell’ultimo film della trilogia per il quale però bisognerà attendere il prossimo anno.

Hai avuto una carriera straordinaria, come ti sei sentito a ritornare a lavorare su un lungometraggio che fa parte di una saga famosa in tutto il mondo e già avviata?
È stato grandioso, anche girare due film di fila è stata un’opportunità eccitante. In passato ho fatto tv perché il mio interesse personale è per il dramma a tema psicologico, e non è più il genere di film ai quali gli Studios sono interessati, solo il cinema indipendente e la tv fanno film drammatici. È interessante infatti come le più recenti nomination agli Oscar come miglior film siano produzioni indipendenti. Non ho alcun interesse a girare film con supereroi o d’azione, quindi questa mi è sembrata un’ottima opportunità per poter fare quello che mi piace ma su larga scala, per via del successo del libro e del primo film.

Senza dubbio tuffarsi nelle riprese di due film di seguito sarà stato impegnativo, tuttavia negli ultimi anni hai lavorato a serie tv di grande successo come House of Cards, Hannibal, Billions. Quanto trovi simile il processo di girare due film di seguito a quello di lavorare a una grande serie tv?
La differenza sono il tempo e le risorse. Nei film hai più risorse, anche se hai sempre dei limiti ovviamente, mentre riguardo i progetti tv non importa quanto siano grandi, restano comunque una cosa più piccola, lo stesso budget lo è, anche se si tratta di House of Cards. Fare tv ti porta a prendere decisioni più attente perché non si ha il lusso di girare la stessa scena più volte e dirsi: “Va beh poi scelgo quella giusta in fase di montaggio.” No, lo si deve decidere al momento. Anche la durata dei progetti tv è differente. Ho diretto 12 episodi di House of Cards girandone 6 alla volta, ed è come girare 6 ore di film di fila. Appena finito, mi sentivo alla grande, esattamente come ci si sente alla fine delle riprese di un film. Quindi non ho potuto dire di no all’idea di tornare al grande schermo, la cui magia è comunque diversa.

E quanto ti ha influenzato nella scelta di accettare questo ruolo la consapevolezza delle aspettative dei fan?
Le cose che mi hanno colpito di più del film e dei libri è che abbiano toccato la fantasia di milioni di persone, soprattutto donne, in tutto il mondo, con diverse culture. Perché ogni cultura ha una visione differente del sesso, dell’umorismo. Questo è stato intrigante per me: l’idea che ci fosse un pubblico consolidato che aspettasse qualcosa, anche con il rischio che non piacesse. Ma bisogna rischiare nella vita.

Quanto ti ha aiutato trovare sul set due attori già consapevoli dei loro ruoli nella storia?
Senz’altro è stato un grande aiuto. Soprattutto per Dakota. Mi sembrava che conoscesse il personaggio meglio dell’autrice del libro, non andare a dirglielo però (ride). Ha davvero capito il personaggio, e ci ha anche messo del senso dell’umorismo che non c’era nel primo film e nei libri. Alla premiere ho visto che il pubblico ha risposto positivamente a questa aggiunta di humor. In più Dakota e Jamie si conoscono bene, hanno viaggiato e passato molto tempo insieme per girare il primo film. Sono davvero amici genuini.

Hai lavorato a diversi thriller. Quanto è importante per Cinquanta Sfumature di Nero la componente thriller-mistery che circonda i protagonisti, visto che nel primo film c'è stato solo un piccolo accenno al passato di Christian? E quanto era importante in questo film concentrarsi sul cambiamento di lui?
Moltissimo, perché nelle storie d’amore ognuno deve avere un impatto sull’altro, impatto che nella migliore delle ipotesi le porta a migliorarsi. Christian ha avuto una vita difficile, con un passato che ha tenuto all’oscuro e che l’ha portato a non instaurare mai relazioni emotive. Per entrambi è una sorta di prima relazione, per lei la prima in assoluto, per lui con una persona con lo stesso livello di potere, almeno al di fuori della camera da letto! Quando abbiamo fatto la prima proiezione di test con il pubblico le persone presenti in sala hanno descritto il film come “romantico”, non hanno detto sexy o spinto ma romantico. E questo mi è piaciuto perché per rappresentare un’amore che sia credibile deve necessariamente essere anche realistico, al di là del sesso in sé, che è inserito nella relazione romantica.

Scopriremo ancora di più sul passato di Christian in futuro?
No, non molto. Ma resterà sospeso nella storia. Non ci saranno più segreti, ci abbiamo pensato ma alla fine abbiamo deciso che erano già sufficienti.

E l’elemento puramente thriller del film?
Essendo la storia centrale dei tre libri, si poteva pensare che ci fosse la presentazione della minaccia e poi la sua risoluzione. Invece in questo caso è diverso, in questo secondo film si vede solo l’accenno della minaccia. Nel prossimo ci sarà la conclusione, cosa che ha reso più facile la sua realizzazione.

Il secondo libro della saga è senza ombra di dubbio il più spinto dei tre nonostante sia anche più romantico del primo. Come hai gestito la passione e il romanticismo tra Ana e Christian?
Girare le scene di sesso è la cosa meno divertente per via della timidezza, dei preconcetti culturali che abbiamo. In Italia credo siate più aperti, gli attori più disinibiti che in America dove le persone sono molto… protestanti direi… anti-sesso. Anche se in fondo non è cosi, e la dimostrazione sono le orde di donne che vanno a vedere il film. Le stesse donne che alle amiche non raccontano che il fidanzato le lega a letto, poi però vanno a vedere il film e possono sognare senza sentirsi in colpa. È importante notare che le donne ci vanno con le amiche a vedere il film, non con gli uomini. Così condividono le loro fantasie. E questo mi piace.

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Come hai trasformato il contenuto esplicito del romanzo nel film?
Prima di girare, prendiamo la scena dal libro, la riscriviamo a livello visivo facendo degli storyboard, li mostriamo agli attori e c’è uno scambio di opinioni anche con loro. Il giorno delle riprese è un giorno normale, si conoscono perfettamente tutti gli step da fare. Due cose non sono reali nei film: il sesso e la violenza. Non si fa sesso per davvero e non ci si uccide per davvero! Entrambe le cose sono meccaniche. Ci si deve immaginare le scene a livello mentale prima d buttare giù gli storyboard, poi si deve aggiungere la passione, gli attori devono sentirsi a proprio agio. In questo film tutto è stato più facile grazie alla loro relazione di amicizia, e anche girando le scene più hot quando si creava tensione ci pensava Dakota a riportare tutto alla normalità con una battuta. Spesso infatti mi chiedevo cosa sarebbe successo se i due attori protagonisti si fossero odiati! E succede! (ride).

Per quale motivo secondo te la saga di Cinquanta Sfumature è diventata nel giro di poco tempo un vero e proprio fenomeno?
Perché libera le nostre fantasie. C’è una contraddizione tra come le persone vogliono essere trattate nelle relazioni della loro vita reale, senza essere dominate da nessuno, perché nessun vuole un partner che dà ordini, che impone delle cose (come si vede nel film) ma allo stesso tempo in camera da letto le persone scoprono di avere dei bisogni che non hanno nulla a che vedere con la vita reale e i ruoli si possono invertire. E parlo per gli uomini, anche quelli che spesso vogliono dominare, alle volte semplicemente… vogliono il contrario! C’è qualcosa che riguarda i nostri istinti e come vengono frenati dalla cultura. In America si è molto conservatori quindi le donne che vanno a vedere questo film probabilmente non ne parlano, non ammettono quanto siano attirate da questo tipo di sesso ma lo sono. Il film è una nostra grande fantasia.

Considerando quello che sta vivendo in questo periodo storico l’America a livello politico, si diventerà ancora di più conservatori?
A livello superficiale e in maniera ipocrita sì, senz’altro, ma questo non cambierà la natura umana. Se ne parlerà meno, e non è una cosa bella, tutto ciò che è conservatore dal mio punto di vista non è una cosa positiva! Ma credo che in un certo modo forse i film sexy come Cinquanta Sfumature diventeranno ancora più popolari, diventeranno un mezzo con il quale concedersi un piacere. Mi affascina come anche solo nel linguaggio, le persone più giovani ad esempio, dicano cose del tipo: “Sono stato un cattivo ragazzo ieri sera!” Perché cattivo? Ci portiamo dietro questa cosa da Adamo ed Eva, che il sesso sia proibito. Quindi magari pagare il biglietto al cinema e vedere un film come Cinquanta Sfumature diventerà ancora più liberatorio.

Per questi due sequel è stato cambiato totalmente il cast tecnico. Quanta libertà hai avuto nello scegliere gli artisti di cui circondarti, e in particolare il grande direttore della fotografia John Schwartzman?
Molta. Tutti i registi hanno da dire la loro a riguardo e sono coinvolti nelle scelte. E quello che mi premeva cambiare di più era proprio la fotografia, volevo che la direzione artistica fosse più sensuale, che si vivesse anche di più la città, che si mostrassero le strade, che non ci fosse l’impressione che tutto succedesse solo in una stanza.

Uscito questo film, dovrai tuffarti nella post-produzione di Cinquanta Sfumature di Rosso. Pensi sarà un processo più tranquillo per te, o credi che molto dipenderà dalla reazione dei fan al secondo film?
Inizieremo tra due settimane dall’uscita del film, ma non ho ancora guardato nulla! Ieri sera alla premiere quando ho visto il tease finale sono rimasto sorpreso, non mi ricordavo le scene girate, è passato del tempo (ride). Finiremo ad agosto, tutto poi uscirà l’anno prossimo. Il montaggio in sé non credo ne sarà influenzato, ma io e il mio editor abbiamo riso spesso parlando di questo! Ci dicevamo: "E se va male con che spirito ci mettiamo a finire il sequel?" Ma del resto la vita è fatta di rischi.

Ci puoi dare qualche anticipazione sul terzo, Cinquanta Sfumature di Rosso?
Ti posso dire che… cambieranno molto le dinamiche del potere tra loro due. Certo Ana e Christian continueranno a divertirsi in camera da letto, e sempre in modi diversi. E non dimentichiamo l’elemento minaccia costituito da Jack (Jack Hyde, interpretato da Eric Johnson, ndr). Sarà più incentrato sulla storia, più che un film emotivo come il secondo; il terzo film lo definirei più maturo.

Quanto è stata importante la colonna sonora al quale hanno participato artisti come Taylor Swift, Zayn Malik, Sia ecc.?
Nel primo film la colonna sonora è stata un grandissimo successo al punto che molti artisti per il secondo si sono fatti avanti personalmente. Alcuni sono venuti nella editing room per vedere delle scene e trovare l’ispirazione per creare il pezzo. Molto delle canzoni della colonna sonora sono state fatte così, create su misura per il film.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Questa la sinossi ufficiale:

Jamie Dornan e Dakota Johnson tornano nei ruoli di Christian Grey e Anastasia Steele in CINQUANTA SFUMATURE DI NERO, il secondo capitolo tratto dalla serie di successo e fenomeno mondiale “Cinquanta sfumature”. Il film che ha incassato 560 millioni in tutto il mondo, seguendo la scia del successo ottenuto nel 2015, vi invita a indossare qualcosa di nero per il suo secondo capitolo a San Valentino

Quando un addolorato Christian Grey cerca di persuadere una cauta Ana Steele a tornare nella sua vita, lei esige un nuovo accordo in cambio di un’altra possibilità. I due iniziano così a ricostruire un rapporto basato sulla fiducia e a trovare un equilibrio, ma alcune figure misteriose provenienti dal passato di Christian accerchiano la coppia, decise ad annientare le loro speranze di un futuro insieme.

Nel cast dei due sequel tornano Jamie Dornan (Christian Grey) e Dakota Johnson (Anastasia Steele). Al loro finco in Cinquanta Sfumature di Nero anche Kim Basinger (Elena Lincoln), Bella Heathcote (Leila Williams), Robinne Lee e Fay Masterson

A scrivere la sceneggiatura del film Niall Leonard, marito della scrittrice E L James, mentre alla regia c’è James Foley.

Cinquanta Sfumature di Nero uscirà il 10 febbraio 2017, il 9 in Italia. Cinquanta Sfumature di Rosso uscirà a San Valentino del 2018.

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