ESCLUSIVA - Andrea Voglino ci parla di Martin Mystère: Le nuove avventure a colori

In un'intervista Andrea Voglino svela tutti i dettagli su Martin Mystère: Le nuove avventure a colori, la più recente collana Bonelli!

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Per chi si fosse perso l'annuncio dello scorso febbraio, è in arrivo una collana nuova di zecca per il Detective dell'Impossibile chiamata Martin Mystère: Le nuove avventure a colori. La serie è stata concepita un paio d'anni fa da Alfredo Castelli (creatore del personaggio originale nel 1982), quando era stata ventilata la possibilità di una serie televisiva live action con un protagonista ringiovanito e senza l'inseparabile Java, “perché in un film realistico un uomo che si esprime ringhiando rischia di essere ridicolo”.

Martin Mystère, le nuove avventure a colori n.1, disegni di Fabio Piacentini, colori Studio RudoniAlla fine non se ne fece nulla, ma rimase la volontà di approfondire come sarebbe stato Martin Mystère se fosse stato ideato oggi; Davide Bonelli accettò di correre il rischio approvando il progetto.

Le nuove avventure a colori sarà una miniserie di 12 albi che usciranno a cadenza mensile nel consueto formato di Sergio Bonelli Editore (brossurato 16 x 21 cm, 96 pagine). Il primo numero, intitolato Ritorno all’impossibile, arriverà in fumetteria il 3 novembre e due giorni dopo in edicola, al prezzo lancio di € 2,00,

Il progetto, suggerito e supervisionato da Castelli, è curato da Giovanni Gualdoni, alla guida di un nutrito team di sceneggiatori e artisti con copertinista ufficiale Lucio Filippucci; tra costoro figura Andrea Voglino, che ci ha concesso con estrema cortesia e disponibilità l'intervista che potete leggere a seguire, oltre a due tavole in esclusiva relative al numero 3, disegnato da Sauro Quaglia.

Ciao, Andrea e benvenuto su BadComics.it!
Cominciamo dalla genesi di questo nuovo titolo dedicato al BVZM… ma forse non dovremmo chiamarlo così in questo caso! Com'è nata l'idea del nuovo Martin Mystère? E cosa vi ha spinti a questo rinnovamento?

Come tutte le precedenti "reincarnazioni" di Martin Mystère, da quella ottocentesca di Docteur Mystère al Martin anni '30, al giovane Martin della serie animata prodotta a suo tempo da Marathon e Rai Fiction, al "Martin Bufo", l'idea de Le nuove avventure a colori porta la firma di Alfredo Castelli. Credo che la molla di questa nuova scommessa editoriale nasca dalla storica predisposizione di Martin alle interpretazioni "alternative". Ma c'era anche la voglia di restituire al personaggio una vocazione all'avventura e all'azione pura che mal si concilierebbe con il "Buon Vecchio Zio Martin" più saggio, posato e riflessivo della testata classica. Se capita, aprendo anche a quei lettori che finora non hanno mai avuto la fortuna di apprezzarlo.

Abbiamo usato non a caso il termine “rinnovamento” perché ci hai tenuto a precisare che “non è un remake, non un reboot, non un prequel, ma un po' di tutto ciò”. Potresti spiegare meglio ai nostri lettori cosa intendi? Che Martin Mystère dobbiamo aspettarci da Le nuove avventure a colori?

Martin Mystère, le nuove avventure a colori n.1, disegni di Fabio Piacentini, colori Studio RudoniPersonalmente, parlerei di un "requel": un po' remake, un po' prequel. Cioè una serie che racconta il personaggio come se nascesse oggi, quindi con uno sguardo puntato sulle caratteristiche che ne hanno fatto la fortuna editoriale, ma puntando su meccanismi narrativi differenti. Il modello è quello di serie TV come Sherlock, Doctor Who o Agents of S.H.I.E.L.D. Non a caso, la scrittura della serie ricalca quella di una produzione TV, con Giovanni Gualdoni come showrunner, più il nostro fiero manipolo di story-men impegnati a snocciolare spunti, battute e colpi di scena.

È un esperimento di scrittura corale mai tentato, almeno in Bonelli, una sfida che ci ha costretto a porci in modo totalmente inedito rispetto alla pagina scritta, ma che una volta rotto il ghiaccio si è dimostrata molto appagante e proficua. Il "nuovo" Martin è un po' più giovane, un po' più impulsivo, un po' più fisico di quello che conosciamo, ma sempre disposto a scrutare fra i mysteri in nome della verità. Anche quando la cosa non gli converrebbe affatto.

Le storie saranno ambientate nel presente? E, se sì, quale presente? Un universo alternativo a quello in cui opera il protagonista della serie regolare?

Le storie saranno ambientate in un "presente continuo" che somiglia molto al nostro, diciamo un presente proiettato un quarto d'ora nel futuro. La nuova realtà di Martin somiglia molto alla nostra, solo un po' più estremizzata e, ovviamente, fitta di realtà parallele, organizzazioni occulte, scenari estremi con situazioni naturalmente amplificate rispetto alla nostra realtà quotidiana. Un bestiario che è anche un affettuoso bignami dei tanti casi impossibili visti nella serie regolare, magari remixati con un ritmo e un'atmosfera diversa rispetto alla serie classica...

Martin Mystère, le nuove avventure a colori n.2, disegni di Alfredo Orlando, colori Studio Rudoni

Anche i comprimari e gli antagonisti saranno “rimodellati”, oppure vedremo in azione figure create appositamente per questo titolo?

Sì e sì. Tralascerei i dettagli per evitare spoiler, ma rivedremo in azione personaggi classici come Orloff o Diana, ceffi della "rogue gallery" di Martin che i lettori della prima ora riconosceranno di sicuro e poche ma ottime "new entry". Come ha già anticipato Alfredo Castelli, Java non sarà della partita. Ma il fatto che non abbia una parte nell'avventura non significa che esuli dagli orizzonti di questo Martin Mystère alternativo...

Il team creativo al lavoro è molto nutrito: tra gli sceneggiatori - oltre a te e a Giovanni - ricordiamo Enrico Lotti, Diego Cajelli, Andrea Artusi e Ivo Lombardo; tra i disegnatori Fabio Piacentini, Alfredo Orlandi, Sauro Quaglia, Rosario Raho, Valerio Giangiordano e Salvatore Cuffari. I colori saranno affidati allo Studio Rudoni. È corretto? Manca qualcuno?

Mancano lo sceneggiatore Luigi Mignacco, il disegnatore Alfredo Orlandi e Lucio Filippucci, qui copertinista, colonne della serie regolare che ci terranno compagnia anche in questa saga in dodici numeri. Manca Alessandro Mainardi, sceneggiatore ospite del numero 5. Ma meritano una menzione anche i tanti autori e appassionati che ci hanno offerto pareri, consigli e suggestioni durante la lunga gestazione del progetto. E garantisco che si tratta di un vero proprio "Who's Who" di Martin Mystère e del fumetto Bonelli in generale, roba da mettere soggezione agli autori più scafati. Figuriamoci a me, che sono arrivato nella grande famiglia solo pochi anni fa.

Quale sarà la formula editoriale dell'albo? Un'unica storia (autoconclusiva o a puntate), oppure più racconti brevi nello stesso numero?

Ogni uscita conterrà una storia autoconclusiva ambientata in un angolo d'Italia, con una predilezione per quelli in cui Mystère non potrebbe farsi mancare. Oltre che per le ovvie Roma, Milano o Venezia, ci sarà spazio anche per location più misconosciute, ma altrettanto interessanti, come la necropoli sarda di Mont'e Prama, nell'Oristanese, la Valle dei Templi di Agrigento o ancora Spaccanapoli. Unico altro requisito della serie, quello dei colpi di scena: ogni numero ne conta più o meno una quindicina. Un salto quantico, rispetto allo stile volutamente più "slow" del Martin classico.

Esisterà una continuity? Avete già pensato a una nuova stagione, come va di moda di questi tempi, se i lettori risponderanno positivamente?

La trama della saga corre su due binari paralleli: una continuity orizzontale "lasca" che lega insieme le dodici uscite e una continuity verticale più coesa che sostiene i quattro cicli narrativi della miniserie. Ognuno di questi ultimi si regge su una tipica tematica mysteriosa: lo scontro fra Atlantide e Mu, gli Uomini in Nero, Orloff... E qui mi fermo. Per l'eventuale seconda stagione, come accennavi, l'ultima parola spetta ai lettori. Per ora, abbiamo previsto un finale apertissimo è una manciata di possibili storyline tutte da sviluppare. Toccando ferro...

Ritorno all'Impossibile sarà proposto al prezzo lancio di 2,00 Euro: in seguito quale sarà il prezzo standard del brossurato?

I numeri 1 e 2 usciranno in contemporanea a Lucca in uno speciale cofanetto a tiratura limitata che sarà possibile acquistare in esclusiva alla manifestazione e sul nostro sito web, ma NON in fumetteria. Dal 3 novembre, il numero 1 sarà in fumetteria e il 5 in edicola, sempre al prezzo lancio di 2,00 Euro. Le uscite successive, a cadenza mensile, costeranno 4,90 euro, in linea con pubblicazioni analoghe.

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