Emily in Paris 4, il cast parla dell'arrivo a Roma e delle polemiche del pubblico francese: "Tanti la amano, questa lingua è mondiale"

In occasione della presentazione della parte 2 della stagione 4 di Emily in Paris, abbiamo avuto l'occasione di intervistare il cast della serie Netflix, scoprendo così qualche curiosità sulle riprese e sui personaggi

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Il cast di Emily in Paris è arrivato a Roma per presentare la seconda parte della stagione 4, disponibile da qualche giorno su Netflix e, per l'occasione, abbiamo avuto modo di intervistare alcuni dei protagonisti: Lily Collins (Emily Cooper), Ashley Park (Mindy Chen), Lucas Bravo (Gabriel) & Camille Razat (Camille), Samuel Arnold (Julian) & Bruno Gouery (Luc), Philippine Leroy-Beaulieu (Sylvie Grateau), oltre allo showrunner Darren Star.

Gli interpreti ci hanno così raccontato qualche curiosità e aneddoto riguardante le riprese degli episodi che mostrano la giovane protagonista alle prese con molti cambiamenti prima di arrivare a Roma.

Il nuovo arrivo nella storia

Nelle puntate si assiste all'arrivo di Genevieve, interpretata da Thalia Besson, e la ragazza sembra destinata a modificare le dinamiche esistenti nel mondo di Emily che, inizialmente ha un ruolo da mentore per la ragazza prima di chiedersi se ci sia qualcosa di strano.

Lily ha spiegato:

L'ho trovato divertente perché continuavo a chiedere sempre a Darren: 'Sa che c'è qualcosa di strano?'. E lui rispondeva: 'Non lo so, dobbiamo scoprirlo'. Mi piace il fatto che non si sappia realmente perché lo si può interpretare in molti modi diversi. Ma è stato davvero divertente avere in un certo senso una piccola Emily che mi seguiva in giro perché ho potuto condividere alcune delle cose che ho imparato, ma inoltre tenerla d'occhio. La dinamica tra loro due è stata davvero divertente da interpretare: era qualcosa di diverso da quello che ho avuto in precedenza, era qualcosa di nuovo.

Philippine ha invece raccontato come il personaggio di Sylvie abbia affrontato l'arrivo:

Con Geneviève è come se per Sylvie fosse la figlia che non voleva avere ed è lì all'improvviso. E il mio personaggio è come se volesse occuparsi di lei e al tempo stesso buttarla fuori di casa, è qualcosa di davvero conflittuale con lei perché è la figlia di mio marito e non posso essere cattiva con lei, ma non riesco nemmeno a essere gentile. C'è qualcosa di davvero conflittuale in quella situazione. Sì, è la figlia che non volevo avere e, per un secondo, rende Sylvie una madre, è divertente da interpretare.

Thalia Besson nella serie

L'atmosfera nello studio pubblicitario cambierà quindi un po', come ha ricordato anche Samuel, interprete di Julian:

Ero un po' nostalgico, mi ha riportato a quattro anni fa, al primo episodio della prima stagione perché è come una mini Emily, forse con una piccola differenza, come vediamo nella seconda parte. Ma è stato grandioso! Per prima cosa Thalia è fantastica, è così carina, è adorabile, è magnifica ed è grandioso lavorare con lei. Non lo so, penso che Julian abbia reagito inizialmente pensando: 'Ancora? Un'altra?', e poi abbia pensato: 'Non venire a prendere il posto di Emily perché Emily è mia amica'. Credo che sia quello che Julian abbia provato.

L'arrivo di nuovi personaggi viene inoltre considerato essenziale dallo showrunner Darren Star:

Si tratta di un elemento che mantiene la serie interessante da scrivere e sì, ci sono molti personaggi, ma il mondo di Emily continua a espandersi, così come lo show. Stiamo arrivando a Roma e possiamo incontrare nuove persone, è qualcosa di positivo!

L'emozionante momento musicale a Roma

Ashley Park è protagonista di una scena particolarmente importante a Roma in cui Mindy canta un brano originale, condividendo le sue emozioni. L'attrice ha svelato che non ha avuto molto tempo per prepararsi a quei ciak:

Credo di aver ricevuto lo spartito e il testo della canzone definitivo il giorno prima delle riprese, quindi per me veniva da una situazione reale e l'ho capita subito, in più era la mia ultima scena della stagione, quindi c'erano molte emozioni. Quello che vedete sullo schermo è molto di quello che ho provato, probabilmente di tutte le scene che ho girato nello show è quella in cui maggiormente la mia anima si fonde con quella di Mindy in quel momento. Non penso di averla provata, sapevo cosa voleva dire la canzone e mi baso sempre sul testo cantando perché devi cantare quello che vuoi dire...

Ashley Park in Piazza Mattei

La sua amica Lily Collins non ha nemmeno dovuto recitare per portare in scena le emozioni di Emily:

Ogni volta che Ashley canta io mi metto a piangere! Non importa se è una canzone divertente, una canzone dolce, una canzone emozionante… Perdo semplicemente il controllo! Quindi ogni volta che ho l'occasione di vederla cantare mi sento semplicemente incredibilmente fortunata per l'esperienza. E l'adoro, quindi ogni volta iniziamo a piangere.

L'interprete di Mindy ha raccontato inoltre che sarebbe felice, ora che la serie è arrivata a Roma, di cantare in italiano:

Non ho mai decisamente voluto esibirmi al Crazy Horse, ma quando ero più giovane ho studiato musica classica prima di dedicarmi ai musical teatrali o altre cose, quindi le prime canzoni che ho imparato sono tipo… Oddio non riesco nemmeno a pronunciare i titoli ora… Ma ho imparato a cantare grazie alla lingua italiana, che penso sia meravigliosa! Quindi mi piacerebbe!

L'importanza della moda

Il rapporto tra la serie e il mondo della moda è sempre molto stretto e Lily Collins, durante la conferenza stampa, ha sottolineato quanto sia importante coinvolgere anche stilisti emergenti per trovare il look giusto per Emily. La star ci ha raccontato che si tratta di un aspetto che spera trovi spazio anche nel futuro della storia.

Non sono stata coinvolta per Roma. Marylin, la nostra fantastica costumista, si è affidata alle sue conoscenze e ha contattato gli stilisti per questi episodi. Ma se avremo l'occasione di realizzare un'altra stagione adorerei essere coinvolta in quel processo. Abbiamo trovato molti capi vintage che ho indossato in questa stagione e a Roma. Non sarei in grado di parlare in modo corretto di tutti i costumi usati per le scene girate qui in Italia, ma siamo rimasti solo per poco tempo. Sono però davvero entusiasta, se potremo realizzare un'altra stagione, di immergermi nella moda italiana perché sappiamo tutti che è una delle più grandiose, è letteralmente la mia preferita!

Se vi state chiedendo dove Mindy ed Emily conservino tutti i loro outfit, considerando che vivono in un appartamento condiviso non particolarmente grande, Lily ha ammesso che nemmeno lei lo sa.

È un mistero! Lo so. È una domanda grandiosa. Penso che o c'è un magazzino, forse nel condominio, o... Non lo so! Non lo so davvero… Forse ci sono degli scatoloni nascosti da qualche parte. È un mistero, ma in fondo hanno la possibilità di indossare dei vestiti davvero incredibili e dove li mettono non è importante!

L'attrice non ha nemmeno avuto l'occasione di 'rubare' degli abiti dal set:

No, non mi è permesso! È triste! Adorerei farlo! Ci sono degli outfit di Camille, in realtà, che vorrei rubare!

Un cameo 'presidenziale'

Nella seconda parte della stagione c'è a sorpresa un'apparizione della first lady francese, Brigitte Macron, e Lily ha confermato che è una fan della serie:

Sì, lo è! Un paio di anni fa ha chiesto a me e Darren di incontrarci e ha espresso il suo amore per la serie, il suo apprezzamento per quello che ha fatto per Parigi e la Francia. Ha amato il suo piccolo 'cameo' nella prima stagione, ma voleva davvero apparire di persona in questa stagione. Voleva tornare ed è stato meraviglioso: è stata così gentile e divertente. Ha inoltre improvvisato e ci siamo davvero divertite, è stato così meraviglioso!

Brigitte Macron in Emily in Paris

Darren Star, sulla creazione di quella scena, ha aggiunto:

Il personaggio di Madame Macron era nel primo episodio della serie, ma ovviamente non era realmente lei, abbiamo girato con qualcuno di spalle. Sì, penso fosse una fan. Abbiamo chiesto e ha detto di sì, quindi è stato fantastico averla sul set ed è stato così divertente averla come una bella sorpresa nello show.

Lo showrunner ha poi rivelato se è mai stato contattato da qualche altra celebrità interessata a un cameo e se valuterebbe l'inserimento di altre scene simili:

No, non in quel modo, ma penso dovrebbe essere la persona giusta perché volevo realmente che lei fosse coinvolta nello show perché era già presente, anche se non era realmente lei, ma il suo personaggio lo era. Aveva senso.

La scelta di Camille

Nella seconda parte della stagione Camille prende una decisione molto interessante riguardante il suo futuro, proponendo un po' a sorpresa nella serie, così leggera e divertente, una tematica molto adulta e attuale. Razat ha rivelato che inizialmente non aveva capito bene la scelta del suo personaggio:

Onestamente, dal punto di vista di attrice, quando ho letto lo script, ho pensato 'Non lo capisco se devo essere onesta'. Ma rileggendolo più volte e interpretando le scene mi sono resa conto che in realtà ha senso perché forse il suo nuovo scopo nella vita è diventare una madre, a prescindere da tutto il resto. Credo che ciò che fa Camille in questa stagione sia creare questa famiglia. Avrebbe dovuto avere questo figlio con Gabriel. Gabriel per lei è famiglia e poi entra in scena Sofia e vuole creare questa famiglia moderna, poi Sofia se ne va, quindi cosa rimane? Niente. Quindi lei vuole avere questo bambino!

Una foto di Camille

L'importanza di Sylvie

Nella quarta stagione si scoprono nuovi dettagli del passato di Sylvie e la sua interprete ha dichiarato che rimane sempre sorpresa da quello che si mostra nel corso degli episodi, non chiedendo inoltre mai qualcosa agli autori:

Oh no, non chiedo mai niente a Darren! Lascio carta bianca alla sua immaginazione perché ne ha così tanta ed è sempre sorprendente. In ogni stagione è come se fosse 'Okay, questa è una nuova vita, sono nuovi dettagli del suo passato che non conoscevo', ed è grandioso ed è così divertente!

Star ha però escluso la possibilità che Sylvie diventi assoluta protagonista di una serie:

Uno spinoff? Beh, in quel caso la perderemmo da Emily in Paris e non possiamo permetterci di fare a meno di Sylvie.

Sylvie nella serie

Gli attori, come confermato anche da Arnold, si affidano totalmente agli sceneggiatori per quanto riguarda l'evoluzione dei propri personaggi.

Non ho mai chiesto nulla e penso che come attore devi prendere quello che ti viene dato e poi è il tuo lavoro raccontare la storia nel modo in cui vuoi farlo con l'aiuto del tuo regista, e tutto il resto. Ma non è il tuo lavoro dire cosa accadrà, quello è il compito dello sceneggiatore. A meno che tu non sia l'autore e l'attore, alle volte accade, ma non è il nostro caso. Ci piace essere ispirati dagli sceneggiatori e Darren, e fino a questo momento stanno facendo un lavoro grandioso, mi fido totalmente.

Goeury ha svelato poi il motivo per cui sul set c'è poco spazio per l'improvvisazione:

Devo dire che non c'è quasi mai improvvisazione. Veramente siamo vicinissimi al copione, anche alle battute e ti spiego anche perché. Non avrei la possibilità con il mio inglese di improvvisare, quindi, anche Samuel ovviamente lo fa, posso mettere la mia fantasia, la mia gestualità, al servizio della storia, delle battute. Però l'improvvisazione non c'è. Poi i tempi sono ridotti, abbiamo un programma davvero importante da gestire, quindi dobbiamo essere sul pezzo. Però la cosa positiva è che con Samuel abbiamo un'alchimia immediata quindi ci capiamo bene. Per esempio quando facciamo nella seconda parte il pitch per la cosa dei bambini, è stato tra di noi che l'abbiamo lavorata, studiata e dobbiamo l'abbiamo proposta…

La reazione del pubblico francese

Emily in Paris è stata, negli ultimi mesi, al centro anche di alcune notizie legate alla reazione negativa degli abitanti di Parigi nei confronti della serie e dell'immagine della Francia che trasmette al pubblico. Goeury, che è stato coinvolto anche dagli organizzatori delle Olimpiadi venendo accolto dagli applausi dei presenti, ha spiegato perché non si preoccupa molto della situazione.

È difficile riassumere un'opinione generale, in effetti sono state fatte tante critiche alla serie però conosco anche tanti francesi che la amano. Devo dire che l'accoglienza durante i Giochi olimpici è stata fantastica, ma c'era tutto il mondo lì. Anche questa è una cosa allucinante che percepisco facendo Emily in Paris perché persone del Giappone, dell'Australia, dell'Argentina mi vengono a trovare dicendomi 'Mi piace la tua comicità'. Ti accorgi che il potere dell'umorismo è internazionale, questa lingua è mondiale nel senso che faccio ridere tante culture. Ovviamente non puoi piacere a tutti, ci sono alcuni francesi a cui non piace questa serie, ma ci sono anche tanti che l'adorano!

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