DuckTales: Luca Usai e Gianfranco Florio ci parlano del fumetto che accompagnerà la nuova serie tv
La nostra intervista a Luca Usai e Gianfranco Florio, che hanno curato il nuovo fumetto di DuckTales in occasione dell’uscita della nuova serie animata
Nella sede italiana della Walt Disney Company a Milano abbiamo avuto modo di intervistare Luca Usai e Gianfranco Florio, che hanno curato il nuovo fumetto di DuckTales che accompagnerà la messa in onda della nuova serie animata. Ecco cosa ci hanno detto sul ritorno di una serie cult e sulle sfide di lavorare a un prodotto sia di tradizione che profondamente rinnovato.
Le DuckTales originali e la nuova serie animata traggono grande ispirazione dal lavoro di Carl Barks. Cosa possiamo sperare di ritrovare di quelle storie nel nuovo fumetto?
G.F.: Lo spirito di Carl Barks è presentissimo! Ci sono dei riferimenti precisissimi ad alcune storie. Addirittura, i quadri che vediamo nella villa di Paperone sono proprio omaggi a dei quadri realizzati da Barks. I personaggi sono i suoi, e dunque lo spirito avventuroso che li contraddistingue è assolutamente il suo.L.U.: Da un punto di vista grafico, gli animatori che hanno creato lo stile della serie hanno voluto unire proprio il tratto di Barks a quello di Milt Kahl, e hanno poi mescolato il tutto con la tendenza moderna a utilizzare gli spigoli al posto delle rotondità.
Com’è stato doversi adattare graficamente allo stile di una serie animata? È stato un “esercizio di stile” - come se vi avessero detto di disegnare in stile Cavazzano, De Vita, Ziche - o è stato diverso?
G.F.: La fortuna è che siamo già abituati a disegnare per adattare serie o film. Innanzitutto si maneggia un po’ il materiale ufficiale e si prende un po’ dimestichezza con i personaggi e con i fondali. Rispetto alla serie televisiva, abbiamo cercato di dare il massimo - avendo a disposizione pagine e vignette - in termini di inquadrature.D.U.: Abbiamo potuto lavorare molto anche sulla griglia della tavola, è tutto molto libero. Abbiamo potuto utilizzare sia vignette molto strette che molto più larghe, o inserti vari. Cose che magari si vedono più raramente su Topolino, se non in serie particolari. Qui la gabbia è decisamente più movimentata.
Rispetto alle storie della scuola italiana, quali differenze avete percepito? Solo nel character design o anche nell’impostazione della tavola, nelle inquadrature o anche nella struttura narrativa?
G.F.: Oltre ai riferimenti grafici c’è un'influenza di varie sitcom alle quali la serie si ispirava, anche per quanto riguarda il tono umoristico delle battute. Andando nello specifico grafico, la differenza rispetto alle altre storie sulle quali abbiamo lavorato è stata nella diversità tra personaggi e fondali, che sono trattati in maniera differente. I personaggi sono più netti e brillanti, mentre i fondali sono trattati in maniera graffiata e con un pennello diverso.
L.U.: Da un punto di vista narrativo, i supervisori italiani hanno chiesto a degli sceneggiatori americani di scrivere le storie proprio per avere un taglio più da sitcom americana. Proprio per via dello script possiamo vedere un personaggio che ha quattro dialoghi di fila, oppure un botta e risposta tra due personaggi interamente condensato all'interno della stessa vignetta.
Come siete stati coinvolti nel progetto?
G.F.: Ha pagato sicuramente il fatto che fossimo dei grandi appassionati della vecchia serie, ci siamo buttati totalmente in questa nuova avventura. Quando sono state diffuse le prime immagini abbiamo subito notato il cambiamento di stile. Poi però, lavorandoci, abbiamo anche visto che l’attaccamento al classico era molto forte. Era assolutamente necessario un approccio "scientifico" ai modelli, dovendo realizzare dei personaggi che andavano rispettati dalla A alla Z.
L.U.: Oltre a noi, poi, hanno coinvolto anche altri disegnatori che avevano già lavorato su personaggi Disney - ad esempio su Topolino - ma che erano stati coinvolti anche in progetti differenti. Le nuove generazioni di disegnatori sono più eclettiche e si adattano a vari stili - anche molto diversi l'uno dall'altro - con una facilità maggiore rispetto alle generazioni passate. Oltre a noi ci sono Emilio Urbano, Antonello Dalena, Andrea Greppi. Molti dei nomi coinvolti hanno sia lavorato su Topolino ma sono tuttora coinvolti anche all'estero su progetti differenti.
La serie arriverà in esclusiva su Disney Channel (canale 613 disponibile solo su SKY) dal 26 novembre, con un nuovo episodio ogni domenica alle ore 19.45. Le accenture di DuckTales vivranno anche sul settimanale Topolino, che pubblicherà le storie a fumetti ambientate nello stesso universo della serie TV ma completamente originali.
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