Diabolik si rinnova: intervista a Mario Gomboli

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Ciao Mario, benvenuto su BadComics.it. Partiamo subito da ciò che ci attende per il primo numero inedito di Diabolik del 2014. Il nuovo look della copertina. Ce ne puoi parlare raccontandoci come siete giunti a questa svolta?

Già dal novembre 2012, quando festeggiammo il cinquantennale di Diabolik, sentivamo il bisogno di segnalare la vitalità del personaggio, il suo rifiuto di imbalsamarsi in un’immagine sempre uguale a se stessa. Se la sua continua evoluzione era evidente nelle storie, le copertine erano rimaste invariate da anni, troppi anni, così da rendere praticamente indistinguibile l’inedito mensile dalle ristampe: un grosso limite, dal punto di vista della riconoscibilità del “prodotto nuovo”. Così abbiamo pensato di ritoccare il contesto della testata (lasciando quella invariata: il logo è perfetto!) e rinnovare lo stile delle illustrazioni di copertina. Presa la decisione, c’è voluto più di un anno per trovare la soluzione che ci soddisfacesse... Ma alla fine siamo convinti di averla trovata.

L'anno a venire vedrà un copertinista fisso per l'inedito, Matteo Buffagni. Com'è nata l'idea?

Abbiamo fatto molti esperimenti, abbiamo rivisitato cinquant’anni di copertine, ma poi... La certezza di aver trovato l’illustratore giusto per la nuova linea è arrivata quando abbiamo visto, prima delle vacanze estive, il bozzetto di Matteo per la cover dell’episodio Sentenze di morte. La ricordate? Perfetta. Tutta la redazione è stata unanime nel vedere in quello stile di copertina la linea vincente per il nuovo look della testata.

Abbiamo saputo che anche le due ristampe R e Swisss presenteranno una grafica rinnovata. Di cosa si tratta in particolare?

In realtà si tratta di un intervento minimalista, una semplice zoomata sul disegno originale che ne mettesse in evidenza le caratteristiche salienti senza assolutamente ridurne la riconoscibilità. Non potevamo reinventarci le copertine – come molti avevano suggerito - rischiando di ingannare il lettore affezionato (magari avrebbe comprato l’albo pensando di trovarsi in mano qualcosa di nuovo) ma contemporaneamente volevamo che quelle immagini “datate” rinnovassero il loro fascino, spesso nascosto in una costruzione più “didascalica” che “evocativa”. Prove su prove, siamo arrivati al risultato che vedrete in edicola dal 10 gennaio. Ai lettori, soprattutto ai nuovi lettori, l’ardua sentenza.

Un'altra novità riguarda l'apparato redazionale che sarà arricchito da nuove rubriche, di cosa si occuperanno?

Qui, purtroppo, devo segnalare un equivoco nella nostra comunicazione. Le pagine finali avranno certo una grafica rinnovata ma solo in rari casi (essenzialmente nelle ristampe di episodi “corti”) riusciremo a inserire contenuti nuovi: anteprime, dietro le quinte, disegni preparatori, studio dei personaggi...

Si è poi saputo che due nuovi sceneggiatori, Rosalia Finocchiaro e Roberto Altariva, andranno ad affiancare Andrea Pasini, Tito Faraci e Diego Cajelli, è corretto? Si parla anche di un nuovo disegnatore. Puoi anticiparci qualcosa suoi nuovi autori che si uniranno al vostro team creativo nel prossimo futuro?

Non ancora, mi dispiace. Prima di fare dei nomi precisi, vogliamo essere sicuri che i “chiamati” saranno anche tra gli “eletti”: per correttezza... e per scaramanzia.

Il nuovo corso di Dylan Dog spedirà l'ispettore Bloch in pensione, avete qualcosa in serbo anche voi per Ginko? Battute a parte, questa serie di cambiamenti da voi apportati sono sicuramente orientati a iniettare modernità e freschezza alla testata, che sempre ha saputo rinnovarsi in oltre mezzo secolo di storia, ma interesseranno anche i soggetti e i personaggi della serie?

Per carità! Ginko non andrà MAI in pensione (come peraltro – temo – il sottoscritto) perché non riuscirà MAI a essere soddisfatto sino in fondo del suo lavoro. Per esserlo, Diabolik dovrebbe uscire di scena, e questo non è in calendario. Mettendo - a mia volta - a parte le battute, definiremo meglio il “nuovo” rapporto tra l’ispettore e Altea (in particolare nell’albo di ottobre 2014, quando cadrà il cinquantennale della prima apparizione della duchessa); sveleremo inediti dettagli del passato di King; faremo tornare un personaggio molto amato dai lettori... Basta così.

Corre voce che qualcosa di grosso bolla in pentola per DK, si è parlato di una testata mensile in formato comics americani. Cosa puoi svelarci?

La pentola bolle. Ho già scritto altri quattro capitoli (per arrivare a 12) della saga DK, e ci sto lavorando con Tito Faraci, sempre nella “logika” del Work in Progress, ovvero pronti e disponibili a rivedere e rimettere in discussione anche quanto già è stato scritto e disegnato. Tuttavia temo che il risultato delle nostre fatiche – peraltro molto intriganti – non vedrà la luce (intesa come edicola) prima del 2015.

L'altra grande attesa del pubblico di Diabolik riguarda la serie televisiva. Ci sono novità sullo stato della lavorazione e sui nomi che comporranno il cast?

Il lavori proseguono alacremente, ma i tempi di realizzazione di una simile serie (la più impegnativa che Sky abbia mai messo in cantiere) sono inevitabilmente lunghi. Però sono convinto che il risultato sarà degno dei nostri lettori.

Ci piacerebbe chiudere con una hot-news sul Diabolik del 2014, ti andrebbe di regalare una rivelazione, un'anteprima, al pubblico di BadComics.it?

Ho già detto anche troppo, e allora esagero proponendo un quiz che avrà una risposta solo nel 2015: qual è il personaggio “secondario” della diabolika saga di cui più sentono la mancanza i lettori?

Vai allo speciale Diabolik si rinnova

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