Ben Mendelsohn ci presenta il suo Christian Dior di The New Look: "È una lettera d'amore per il pubblico"

Arriva oggi su Apple TV+ The New Look, la serie con Ben Mendelsohn sulla vita di Christian Dior: nella nostra intervista l'attore spiega come abbia lavorato al personaggio...

Condividi

Debutta oggi in streaming esclusivo su Apple TV+ con i primi tre episodi di dieci previsti (gli altri arriveranno singolarmente a cadenza settimanale) The New Look, (GUARDA IL TRAILER), la serie Tv con Ben Mendelsohn di Todd A Kessler – con cui l'attore australiano aveva già lavorato per Bloodline, la produzione che gli è valsa l’Emmy – che narra la vita e la carriera di Christian DiorCoco Chanel e degli stilisti a loro contemporanei che hanno affrontato gli orrori della Seconda Guerra Mondiale e lanciato la moda moderna.

Qualche giorno fa siamo stati invitati al junket virtuale della serie durante il quale abbiamo avuto la possibilità d'intervistare proprio il protagonista di The New Look, Ben Mendelsohn, con cui abbiamo potuto fra l'altro parlare di come abbia costruito il suo Christian Dior.

Scopriamo cosa ci ha raccontato l'acclamato attore australiano.

"Una lettera d'amore verso il pubblico"

La nostra chiacchierata per The New Look con Ben Mendelsohn, che si è svolta in video su zoom, comincia con un'inattesa digressione su Nolan Sorrento, il villain che ha interpretato in Ready Player One di Steven Spielberg.

Andrea Bedeschi: è un onore parlare con te Ben, anche perché fondamentalmente sei il mio supervisore lavorativo. Ho un poster di Ready Player One incorniciato in ufficio quindi ho sempre fisso su di me lo sguardo severo del tuo Nolan Sorrento...

Ben Mendelsohn: Ahahah! La cosa assurda dell'avere un supervisore come Sorrento è che per te sarebbe impossibile riuscire a ottenere quello che eventualmente devi ottenere creativamente col tuo lavoro. Perché se lavori con Sorrento la gente pensa che devi essere un Sorrento, ma in realtà il segreto per riuscire nel tuo lavoro e fare quello che devi fare con onestà e integrità. Come Dior, per andare verso l'argomento della nostra intervista.

E dopo questa divertente digressione, la discussione è passata al come abbia lavorato alla costruzione del personaggio.

Andrea Bedeschi: Ecco, a proposito, in preparazione all'intervista oltre alla serie ho cercato di vedere quanto materiale video su Christian Dior sia dpisnibile online e non c'è molto.

Ben Mendelsohn: No, è vero, non c'è molto.

Andrea Bedeschi: però ho visto che c'è un video sul canale YouTube ufficiale di Dior. Trovo che una delle cose che hai catturato davvero bene è la gentilezza del suo sorriso. Come hai costruito il tuo Christian Dior?

Ben Mendelsohn: Ho guardato solo un po' dei vari video disponibili per studiarlo un po', per capire l'aspetto principale della storia e della sua vita con cui avremmo avuto a che fare e l'ambiente in cui era calata, ma questo è quanto. E non è che sto cercando di non dirti più di questo, ma cerco di farti capire lo stato emotivo, quello che, con i miei sensi, volevo comunicare di quell'idea del personaggio che avevo e che poi porto in scena. Di sicuro non sto dicendo e non voglio dire “Questo è Christian Dior”. Sto solo cercando di scrivere una lettera d'amore indirizzata a un pubblico, cercando di fare del mio meglio attraverso la mia recitazione e il personaggio.

Andrea Bedeschi: Come molte persone che hanno affrontato gli orrori dei due grandi conflitti mondiali del novecento, anche Dior trovava conforto in cose "irrazionali" come ad esempio i tarocchi, anche come supporto per i vari traumi vissuti. Qual è il tuo approccio verso queste cose? L'inspiegabile ti attrae o tendi a essere una persona pragmatica e con i piedi ben saldi a terra?

Ben Mendelsohn: Penso che noi, in quest'epoca, abbiamo completamente eroso via da noi stessi il nostro lato mistico, per così dire. Ci ritroviamo in uno spazio che è anzi del tutto ultra razionale, in cui ogni fenomeno può avere una spiegazione fisica a un punto tale che abbiamo del tutto castrato il nostro senso del mistico e tutti quegli altri aspetti che fanno parte del pensiero umano, con i quali sembriamo non voler avere più nulla a che fare nel momento in cui tiriamo in ballo la razionalità. E la razionalità stessa può diventare una vera e propria prigione perché poi non afferri più la portata delle cose. E se nessuno afferra più la portata di qualcosa diventi solo qualcuno che ripete e spiega meccanicamente un processo. Che, per me, è una sorta di crimine verso noi stessi per certi versi. Persone che agiscono come se sapessero “cosa sia cosa, ma non sanno cosa sia cosa, si pavoneggiano solo”, tanto per citare Star 69 che è un brano fichissimo di Fatboy Slim (ECCOLO SU YOUTUBE), quindi gli riconosco i doverosi crediti della citazione.

The New Look: la sinossi della serie Apple TV+

Ambientata durante l’occupazione nazista di Parigi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, The New Look si concentra su uno dei momenti più cruciali del XX secolo, quando la capitale francese ha riportato in vita il mondo grazie a un’icona della moda: Christian Dior. Mentre Dior sale alla ribalta con la sua rivoluzionaria e iconica impronta di bellezza e influenza, il primato di Coco Chanel come stilista più famosa del mondo viene messo in discussione. La saga intreccia le storie sorprendenti di personaggi contemporanei e antagonisti di Dior: dalla Grand Dame Coco Chanel a Pierre Balmain, Cristóbal Balenciaga e altri ancora e offre una visione straordinaria dell’atelier, dei disegni e degli abiti creati da Christian Dior grazie alla collaborazione con la Maison Dior.

Oltre a Mendelsohn e Binoche, completano il cast anche Maisie Williams, nel ruolo di Catherine Dior; John Malkovich, nel ruolo di Lucien Lelong; Emily Mortimer, nel ruolo di Elsa Lombardi; Claes Bang, nel ruolo di Spatz e Glenn Close nel ruolo di Carmel Snow.

Il progetto, composto da 10 episodi, è disponibile su Apple TV+ dal 14 febbraio con i primi tre episodi, seguiti da un episodio ogni mercoledì fino al 3 aprile.

Che ne pensate del trailer di The New Look? Lasciate un commento!

Vi ricordiamo infine che trovate BadTaste anche su TikTok.

Continua a leggere su BadTaste