C'è vita oltre Rat-Man: BadComics.it intervista Leo Ortolani

Leo Ortolani si racconta a Badcomics, rivelando i suoi progetti futuri in una spassosa intervista!

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Qualche giorno fa Leo Ortolani sul suo blog ha bacchettato noi di BadComics.it per un'ipotesi azzardata sulla copertina variant di Topolino, poi rivelatasi infondata.

Dopo aver prontamente aggiornato la notizia con la smentita, ci siamo prostrati in segno di penitenza e abbiamo strisciato sulle ginocchia fino a Parma, dove abbiamo potuto fare qualche domanda a Leo Ortolani su Rat-Man, sulle opere che presenterà tra un mese a Lucca e sui progetti che ha in mente per il suo futuro dopo la conclusione di Rat-man.

Abbiamo con noi Leo Ortolani, celebre autore di Topolin… coff! coff! Rat-Man.
Da qualche anno hai svelato che il traguardo iniziale del numero 100 per Rat-Man era solo indicativo e che la serie proseguirà per qualche numero in più. Avanti, ormai però puoi confessarlo: è stato solo uno stratagemma per diminuire le aspettative dei lettori nei confronti di questi numeri e in realtà la serie finirà davvero col numero 100.

Lo stratagemma è quello di creare aspettative e poi deluderle. Va preparato con cura, io ho iniziato nel 1997. Per i primi 13 anni dici a tutti che finirai con il numero cento, poi, dal numero 80 in poi, ti rimangi tutto.
A questo punto, invece di fare uscire il numero cento, lo salti. Dopo il 99 uscirà infatti il 101. La storia del 101 è praticamente già tutta nel numero stesso. Ci sono 101 Rat-Man inseguiti da una che vuole farsi una pelliccia gialla.

Rat-Man è il personaggio che ti ha lanciato ed è stato al centro della tua carriera per 25 anni, dandoti un successo di critica e pubblico che pochi fumettisti hanno ottenuto in Italia. Mese dopo mese si sta avvicinando il momento della conclusione e, anche se non sarà un addio definitivo, rimane comunque la fine della sua serie regolare.
Quali sono le tue sensazioni a riguardo e come ti prepari a vivere questo “distacco”?

Non mi preparo, tanto non sarò mai pronto a lasciarlo. O lui a lasciare me. Avverrà. Come è nella natura delle cose. Ma come, o quando, lo decideranno le storie. Ho smesso anche di immaginarmi una fine, tanto il giorno dopo è già cambiata.
Ovviamente, se penso a un dopo Rat-Man, provo un misto di sgomento ed esaltazione. Sgomento, perché dopo tanti anni, è come andare per strada nudo, con una cravatta. Esaltazione, perché ho comprato una cravatta nuova, molto bella.

Ora parliamo un po’ dei numerosi progetti che saranno presentati a Lucca Comics & Games 2013 e che ti vedono coinvolto.
Innanzitutto: come credi che riuscirai a presentarli tutti quanti in soli 4 giorni di fiera?

Non ci riuscirò. E sarò presente solo tre giorni su quattro. Così, magari, qualcosa si è già presentata da sola il primo giorno.
Anzi, se mi vedrete stanco, non fateci caso. E’ un’aria vissuta che, dicono alla casa di riposo, mi dona molto.

Immagino che la copertina variant di Capitan America sia un sogno che si realizza, hai sempre puntato a disegnare i supereroi Marvel. Credi che questa collaborazione possa essere un segnale di “riapertura” da questo punto di vista per poter fare in futuro qualcosa di simile? 15 anni fa avevi potuto inserire addirittura personaggi Marvel in storie di Rat-Man come Legami di Sangue o L’immutabile Destino

Veramente, il mio concetto di “sogno che si realizza” è aprire la porta e trovare Manuela Arcuri vestita di Domopak.
Detto questo, disegnare delle copertine Marvel è sempre divertente, anche se terribilmente impegnativo, visto che bisogna poi passare una sorta di esame da parte di un rappresentante della Marvel stessa, che decide se la tua idea per la copertina possa andare bene o meno. capitan-america-variantE infatti, nel caso della copertina degli Avengers non andava bene, visto che la mia idea di vestire Occhio di Falco e Vedova Nera come gli Avengers, quelli dei telefilm, cioè John Steed ed Emma Peel, avrebbe strusciato contro una causa legale ancora aperta che la Marvel ha, con chi detiene i diritti di Agente Speciale.
Con la copertina di Capitan America è andata meglio, ma forse sono io che ho più feeling con il personaggio di Kirby. E poi c’erano tutti quei mostri di John Romita Jr. che sembrava dicessero “Disegnami! Disegnami!”
Probabilmente ci saranno altre occasioni, in futuro, ma onestamente, più che puntare a disegnare i personaggi della Marvel, sarei contento di rivedere e pubblicare quella storia sui Fantastici Quattro che realizzai nei primi anni 90. La cosiddetta The Last FF Story. Per il resto, sono già contento con i miei, di personaggi.

I tuoi fan difficilmente si sarebbero mai potuti aspettare di vederti alle prese con due personaggi come Geppo e Diabolik. Ci puoi raccontare com’è cominciata questa “improbabile” collaborazione e il tuo legame con questi pezzi da novanta del fumetto italiano?

Per quello che riguarda Geppo, sono stato semplicemente contattato dalla RW e mi sono divertito a omaggiare il personaggio femminile della serie, quella Fiammetta che in fondo aveva fatto sognare un po’ tutti i lettori di Geppo.
Per Diabolik il discorso è più complesso. Qui si tratta di una sorta di “colpo di fulmine” tardivo. Dopo 50 anni di pubblicazioni, ho scoperto il piacere di leggere le incredibili avventure di Diabolik. Così, fuori da ogni anniversario e da ogni celebrazione, quindi perennemente in ritardo, come mio solito, ho voluto rendere omaggio al personaggio delle Sorelle Giussani con questo Ratolik.
Mario Gomboli, gentilissimo, mi ha regalato i bellissimi volumi usciti con la Gazzetta dello Sport anni fa, e nel leggere le prime storie, mi hanno colpito le incredibili coincidenze con alcune situazioni che ho messo dentro la mia parodia. Come il primo incontro tra Diabolik ed Eva Kant, qui trasformato nel primo incontro tra Ratolik e Ada. Le dinamiche sono le stesse, ma non avevo ancora letto la storia originale.

Non voglio promettere cose che poi potrei non mantenere, tipo Star Rats 2, ma non mi dispiacerebbe fare altre storie di Ratolik, un giorno. Il formato dell’albo e la sua gabbia a due/quattro vignette al massimo mi ha divertito molto. Come il recuperare i retini, che non usavo più da mille anni, visto che non li metto al computer, ma uso quelli adesivi da applicare alle tavole, rigorosamente a mano, ormai introvabili. Per fortuna avevo ancora alcuni fogli adesivi che mi erano rimasti da parte.
E’ stato un tuffo nel passato.

E a proposito di Star Rats 2, sto iniziando a mettere da parte alcuni materiali, quindi, con un ritardo di solo una decina d’anni sulla promessa fatta, è probabile che il prossimo speciale possa essere quello. O Lo Obbi. Ecco: come Ratolik, ho subito sviato gli entusiasmi con una cortina fumogena di promesse. Ora che il fumo si dirada, sarò già oltre frontiera.

A Lucca sarà messa in vendita la prima di quattro statue di tuoi personaggi realizzate da Infinite Statue. Hai pubblicato sul tuo blog alcuni bozzetti che avevi disegnato come indicazione per le statue; quanto e in che modo ne hai seguito la realizzazione nel corso del processo?

In questo caso, diversamente dalla prima bella statuetta di Rat-Man, tratta dalla serie animata, a cui non avevo partecipato attivamente, la collaborazione con lo scultore e la colorista è stata strettissima. E proficua. E il risultato sono due statue, Rat-Man e Cinzia, come le ho sempre pensate. Fedeli ai personaggi e colorate con quelle sfumature e quella attenzione ai dettagli che rende onore alla Infinite Statue.
A queste prime due, di cui la prima, Rat-Man, sarà disponibile già a Lucca Comics, seguiranno altre due statue importanti e interessanti, quella di Janus Valker e quella di Dark Mouse, il lato sfortunato della Forza.
Ovviamente, ci sono altre mille statue in attesa di essere realizzate, ma siccome non si va in paradiso a dispetto dei santi, vedremo come saranno accolte dal pubblico queste prime quattro.

Sempre a Lucca sarà presentato Misterius – Speciale Scienza, albo realizzato con la collaborazione di Andrea Plazzi. Di tutti i tuoi progetti “lucchesi” è quello di cui finora è stato svelato meno, ce ne puoi parlare più approfonditamente?

Come forse saprete, o se non lo sapete ve lo dico io, Andrea Plazzi collabora con la manifestazione lucchese già da diversi anni, e in particolare è promotore di una sezione dedicata alla scienza, quel Lucca Comics and Science che è alla sua seconda edizione. Con la collaborazione di Roberto Natalini, matematico e ricercatore del CNR di Roma, Andrea ha raccolto articoli e interventi di scienziati veri, mica quelli dei film della Hammer, realizzando il numero zero di una rivista, in cui mi sono infilato senza vergogna, dicendo che ero uno scienziato anch’io.
E invece gli ho rifilato una puntata vera e propria della trasmissione a fumetti Misterius, dove il nostro conduttore preferito ci porterà in viaggio attraverso i più grandi misteri della scienza. Si parlerà di matematica, di astrofisica e di enciclopedie. Misterius – Speciale Scienza, è dedicato a tutti coloro che vorrebbero saperne di più sul mondo che ci circonda, ma poi gli basta sapere chi vince il Grande Fratello.

Abbiamo anticipato che il Rat-Man Fans Club organizzerà anche quest'anno una vendita di beneficenza per la costruzione di pozzi in Africa, con portfolio che vedono la collaborazione di fumettisti di fama mondiale.
Ci puoi parlare di come ti sei approcciato a queste tavole a quattro mani e cosa i fan si possono aspettare da questi disegni?

Questa iniziativa benefica, che rende onore al club di Rat-Man e rende orgoglioso me di avere questi fan, è nata e si è sviluppata all’interno delle passate edizioni di Lucca Comics (and Games, dai), acchiappando mostri sacri del fumetto e spingendoli a prestare la loro opera per raccogliere fondi da destinare a opere a favore delle popolazioni africane, che non hanno ancora le fiere del fumetto. La speranza, infatti, è che una volta costruito un pozzo, quasi sicuramente organizzeranno della fiere del fumetto anche là.
E’ un’ipotesi da dimostrare, ma siamo convinti che sia un po’ la naturale evoluzione delle cose.
Per fare questo, quindi, si è pensato di far realizzare dei disegni a quattro mani da diversi autori di fumetti e da me, costante unica in questi disegni.
Così, nel tempo, sono state raccolte nove esemplari di queste strane accoppiate disegnate ed è stato realizzato un portfolio che le raccoglie. Portfolio che verrà messo in vendita sempre a Lucca Comics (e i giochi) a scopo benefico.

Credo che sul sito di Rat-Man e del Rat-Man Fans Club verranno date presto delle indicazioni più precise riguardo l’iniziativa. A me resta solo da dire che disegnare sui fogli dove hanno già disegnato Silver o Taniguchi, intimorisce sempre un po’, anche adesso che sono uno scienziato.

Qualche consiglio per gli acquisti: tra i fumetti che hai letto nell’ultimo periodo, ci sono opere che ti hanno colpito particolarmente?

Ma Diabolik, naturalmente. Anche se al momento sto recuperando quelli più vecchi, delle ristampe. E poi aspetto la seconda parte de L’Urlo di Luca Conca, in uscita a Lucca Comics (e quelle cose là).
Come tutti, sono curioso di leggere gli Orfani di Recchioni e il nuovo Dodici di Zerocalcare. In casa mia (Panini) aspetto l’ultimo volume di The Boys di Ennis, e tutto quello che esce di Brubaker. Seguo sempre i manga Shamo, Real, Vagabond e (quando i pianeti si allineano) Berserk.
Di supereroi, Ultimate Spider-Man, perché Bendis è davvero, ma davvero bravo.

In più di un’occasione hai dichiarato che ti piacerebbe realizzare una ristampa di Rat-Man in un formato da edicola simile ai comic-book americani, arricchendola con contenuti inediti.
Ora che la serie regolare di Rat-Man sta giungendo a compimento, stai sviluppando il progetto? Ci sono novità a riguardo?

Il progetto è in fase avanzata. C’è anche una data di uscita di massima, ma qui non facciamo come i film di Hollywood, che prima dicono quando esce un film e poi lo fanno. Noi siamo un po’ più seri.
Prima progettiamo la serie e poi annunciamo la data di uscita.
E’ possibile che ne saprete di più a Lucca Comics (eccetera).
L’intento è quello di presentare la serie di Rat-Man con un apparato redazionale a corredo che vorrebbe fare impallidire i contenuti speciali della versione estesa di The Lord of the Rings.

Semplicemente, insieme alle storie di Rat-Man, troverete la sua storia. O la mia, fate un po’ voi. Il racconto di come sia nato e si sia sviluppato negli anni questo personaggio, con bozzetti inediti e addirittura strisce o pagine inedite, disegnate per l’occasione, basate su brani di sceneggiature non utilizzate. Ovviamente non saranno inserite nelle storie che le hanno generate, ma li troverete dentro la rivista, a corredo degli articoli che racconteranno la genesi di ogni storia pubblicata.

L’idea di una ristampa mi è venuta per venire incontro ai lettori che sono nati durante la serie di Rat-Man e che hanno iniziato a leggere le avventure del personaggio a partire da albi tipo il numero 56. O da albi successivi. Recuperare gli arretrati, nonostante i Tutto Rat-Man a volte può scoraggiare, così, sulla base delle continue richieste che ho ricevuto per posta in questi anni, proveremo questa nuova avventura.
I lettori che già possiedono la serie regolare, ma a cui potessero interessare i contenuti speciali che realizzerò appositamente per questi albi, sappiano che li raccoglierò in un secondo momento, in un volume apposta.
Così che non siate “costretti” a ricomprare per forza tutta la serie, per averli.
A chi non interessano, va già di lusso così.
A chi non interessa Rat-Man, ha sbagliato intervista. Spiace anche un po’, farlo notare.

ratartistSul fronte parodie, cosa ci puoi dire? Ci sono film che hanno attirato la tua attenzione, o che addirittura hai già in cantiere?

A parte il già citato Lo Obbi o Star Rats- Episodio 2, direi che al momento non c’è altro. Ma mai dire mai! Poi al cinema esce qualcosa che mi fulmina il retrocervelletto dell’entusiasmo e mi ci butto a capofitto, scordandomi di tutto il resto!

In questi anni hai realizzato alcuni fumetti che, per tua stessa ammissione, potrebbero essere sviluppati in futuro nel periodo post-Rat-Man.
La Mucca che Dorme, i Sacrificabili, le tue recensioni cinematografiche a fumetti CineMAH…
Hai già idee a sufficienza per almeno una cinquantina d’anni, come pensi di destreggiarti tra tutte?
C’è qualcosa a cui tieni in particolar modo e che pensi avrà la priorità sul resto?

A dire il vero, al momento mi diverto moltissimo con le recensioni dei film. Mi vengono fuori con naturalezza.
Dopo aver visto un film, la mente inizia a partorire la recensione con una velocità che non avevo dai tempi delle storie di Venerdì 12. E questo significa che la sorgente trovata butta copiosamente.
Ma anche Mucca Che Dorme ha lo stesso effetto. E de I Sacrificabili ho un faldone di appunti che ormai esplode (eggià…).
E che dire de I Guardiani? La serie di agenti speciali che avrei sviluppato e che si giocò, per un momento, l’autoproduzione con Rat-Man?
Insomma…non so cosa ci sarà, dopo Rat-Man. Devo arrivarci. La salita è ancora lunga e solo in cima vedrò cosa c’è dall’altra parte.

Nonostante una parte di lettori preferisca “quelle buone vecchie storie di Rat-Man che facevano tanto ridere” nel corso della serie sei riuscito a far evolvere la tua narrazione (in realtà il processo continua tuttora) dando vita a trame più profonde e storie che avrebbero una loro dignità anche se spogliate dall’elemento comico.
Hai mai preso in considerazione l’ipotesi di realizzare una graphic-novel “seria”, lasciando da parte completamente l’umorismo, visto che è ormai chiaro che non è il tuo unico asso nella manica?

Avevo nel cassetto una cosa più che seria. Durissima. Poi era così terribile che al momento l’ho lasciata perdere. Ma sul fronte “storie serie” potrei anche dedicarmi alla Prima Squadra Segreta. A volte mi pare di essere dentro una gabbia che mi sono costruito da solo, con le sbarre fatte di umorismo. Se Ortolani non fa ridere, che Ortolani è? E’ per questo che dopo la mia trilogia dell’Ombra (Rat-Man 91-93) ci sono stati dei lettori che hanno lasciato la serie di Rat-Man.
Ma fortunatamente ci sono stati anche moltissimi lettori a cui è piaciuta. E me lo hanno scritto. E questo mi ha dato fiducia. Forse il laboratorio per generare queste storie non è la serie di Rat-Man, ma potrebbero comunque essere accolte dal pubblico come un mio diverso modo di scrivere.
Per quello che mi riguarda, che sia scrittura comica o drammatica, mi interessa solo che sia buona.

Oltre ai vari lavori futuri di cui abbiamo già parlato o che hai annunciato in precedenza, c’è qualche altro progetto che ti ronza nella testa e di cui non hai mai parlato?
Se ti va di parlarne questo è il momento.
Apriti pure con noi, sentiti libero, tanto siamo tra pochi intimi.

Disegnerò Topolino.

Rattopo

...visto? Noi di BadComics.it ve l'avevamo detto che Ortolani avrebbe disegnato Topolino.

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