Vince McMahon si scaglia contro Mr. McMahon, la docuserie Netflix a lungo rinviata
Disponibile da oggi su Netflix, la docuserie viene definita dal magnate del wrestling come "fuorviante". Ecco cosa è successo
È disponibile da oggi su Netflix la docuserie Mr. McMahon, incentrata sul magnate del wrestling professionistico Vince McMahon che proprio in occasione del lancio ha lanciato una frecciata alla produzione, affermando che in essa "molto è stato travisato o completamente omesso":
Non rimpiango di aver partecipato a questo documentario di Netflix. I produttori hanno avuto l'opportunità di raccontare una storia obiettiva sulla mia vita e sull'incredibile attività che ho costruito, entrambe piene di eccitazione, dramma, divertimento e una giusta dose di controversie e lezioni di vita. Sfortunatamente, basandomi su una prima versione parziale che mi è stata mostrata, questo documentario non è all'altezza e segue il prevedibile percorso di confondere il personaggio di "Mr. McMahon" con il mio vero io, Vince. Il titolo e la campagna promozionale lo rendono già evidente.
Molte cose sono state travisate o completamente omesse, nel tentativo di lasciare gli spettatori intenzionalmente confusi. I produttori utilizzano i soliti trucchi di montaggio, con riprese fuori contesto e frammenti audio datati, ecc., per distorcere la percezione degli spettatori e sostenere una narrazione ingannevole.Nel tentativo di rafforzare il loro racconto fuorviante, i produttori utilizzano una causa legale basata su una relazione che ho concluso come prova del fatto che io sia, in realtà, "Mr. McMahon".
Spero che gli spettatori mantengano una mente aperta e ricordino che ci sono due lati di ogni storia.
A fare chiarezza su quanto accaduto ci pensa Matt Belloni nella sua newsletter su Puck. La docuserie è prodotta da The Ringer, che produce anche il suo podcast The Town.
Secondo Belloni, McMahon e la WWE avevano dato l'ok al progetto già nel 2019, e la produzione era quasi terminata quando nel 2022 McMahon ha dovuto farsi da parte come presidente dell'organizzazione a causa delle indagini sugli accordi extragiudiziali relativi a presunte relazioni extraconiugali. A quel punto, lo scandalo venne inserito nella docuserie, così come il ritorno di McMahon in azienda, e la successiva acquisizione della WWE da parte di Endeavor nel 2023, che gli ha fruttato miliardi.
A quel punto è sorto un contenzioso. McMahon, dopo aver visto una prima versione della docuserie, ha cercato di riacquistare il progetto da Netflix, cercando di coinvolgere anche il CEO di Endeavor Ari Emanuel. Netflix si è rifiutata, e nel frattempo a gennaio scorso è scoppiato un nuovo scandalo: un ex dipendente della WWE ha intentato una causa denunciando terribili abusi. La docuserie doveva uscire a marzo, ma lo scandalo è stato talmente grande da forzare le dimissioni di McMahon, ecco quindi che il regista Chris Smith (produttore di Tiger King) ha deciso di revisionare il progetto un'ultima volta e inserire anche quest'ultima vicenda, spostando l'uscita a oggi.
Nel frattempo, lo ricordiamo, Netflix ha negoziato un accordo decennale da 5 miliardi di dollari per portare la WWE sulla piattaforma streaming. A partire da gennaio 2025, il principale show settimanale di wrestling professionistico in diretta verrà trasmesso esclusivamente su Netflix: sarà la prima volta nella sua storia trentennale che il Monday Night Raw non andrà in onda con nuovi episodi su una rete televisiva lineare.
Mr. McMahon: la trama
Mr. McMahon documenta l'ascesa e la caduta di Vince McMahon, imprenditore controverso e cofondatore della WWE. Questa serie in sei episodi offre un'analisi approfondita della vita di McMahon, dalla trasformazione della WWE da piccola azienda regionale a società di intrattenimento globale fino alle accuse di violenza sessuale che hanno portato alle sue dimissioni. Basato su oltre 200 ore di interviste con lo stesso McMahon (prima delle dimissioni), la sua famiglia, i soci in affari e alcuni dei nomi più rappresentativi della storia del wrestling, oltre ai giornalisti che hanno portato alla luce le accuse contro McMahon, il racconto del regista Chris Smith (Tiger King) e del produttore esecutivo Bill Simmons (30 for 30) mostra una prospettiva senza censure di una delle figure più enigmatiche dell'intrattenimento sportivo.