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Vivo, la recensione

Vivo di Kirk DeMicco sa coniugare piacere visivo e piacere narrativo, affermandosi come un'avventura musicale emozionante e convincente

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Vivo, la recensione

Una canzone può fare la differenza. Questa è l’idea semplice ma ben chiara che sorregge Vivo, nuovo film d’animazione della Sony Pictures Animation diretto da Kirk DeMicco (I croods) in co-regia con Brandon Jeffords e scritto da DeMicco, Quiara Alegría Hudes e Peter Barsocchini (autore del soggetto, creatore degli High School Musical). Vivo è un’avventura musicale che ha tutti gli ingredienti - e le giuste dosi - per essere un perfetto film per famiglie: divertente, commovente, ritmato, dalle musiche coinvolgenti e infine visivamente scoppiettante. Si tratta di un film che non solo piacerà ai più piccoli ma che ha qualcosa da dire anche agli adulti, che ne potranno cogliere tra le righe l’aspetto più amaro e disincantato. Di fatto, andando al cuore della storia Vivo è un film sul lutto e la sua elaborazione (un’elaborazione che tutti i personaggi compiono, ognuno a modo suo) ma riesce a parlarne con tatto e senza ingenuità, senza banalizzazioni infantili che possano ridurre la serietà del messaggio. Un merito non da poco e che gioca su equilibri di tono più complicati di quanto possa sembrare.

Il protagonista è un cercoletto (una specie di procione, non una scimmia!) con la passione per la musica che si esibisce nel centro di L’Avana con il suo padrone Andrés. Un giorno Andrés riceva una lettera dalla sua sempre amata Marta, cantante cubana trasferitasi a Miami per inseguire il suo sogno musicale, che lo invita al famoso Mambo Cabana per assistere alla sua ultima esibizione. Andrés è deciso ad andare per confessarle il suo amore regalandole una vecchia canzone che scrisse per lei: l’occasione della vita viene però spezzata dalla sua morte improvvisa, e così starà a Vivo portare a Marta la canzone di Andrés. Accompagnato dall’esuberante Gabi, ragazzina vulcanica appassionata anche lei di musica, Vivo andrà in Florida tra mille avventure che porteranno entrambi (e anche chi gli sta intorno) a crescere.

Vivo è un film infallibile dal punto di vista musicale e del ritmo narrativo: le canzoni, scritte da Lin-Manuel Miranda (compositore, attore e autore di testi per Hamilton e doppiatore di Vivo nella versione originale) sono travolgenti, e sebbene la voce di Stash nella versione italiana non sia proprio memorabile ciò non scalfisce in alcun modo la compattezza del film. Vivo è un film sorprendente perché, nonostante ci si aspetti che lo faccia da un momento all’altro, non molla mai il colpo e rimane sempre centrato nella storia, nei personaggi e nel racconto visivo. Ogni personaggio che appare, a prescindere da quanto sia piccolo, è un’occasione per ridere o aggiungere qualcosa di più alla storia, dalle ragazzine scout ambientaliste spietate  al fenicottero disilluso. Ogni scena esplode in mille colori e particolari, resa da un'animazione dinamica ed espressiva tra la CGI e il 2D, dove la regia di DeMicco si afferma con naturalezza e puro senso del divertimento.

Vivo non ha nulla da invidiare alla Pixar e anzi, proprio come in un film dello Studio avversario, sa coniugare piacere visivo e piacere narrativo e sa riassumersi perfettamente in un insegnamento: bisogna imparare a lasciare andare chi si ama. Non si tratta della perfezione assoluta, ma sicuramente Vivo è un film riuscito che sa raccontare e raccontarsi con un'ammirabile sincerità.

Cosa ne dite della nostra recensione di Vivo? Scrivetelo nei commenti!

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