Twin Peaks 2x17 "Wounds and Scars" (Ferite e cicatrici): la recensione
Dopo una pausa di un mese e mezzo, Twin Peaks ritorna con il blocco dei sei episodi conclusivi, introducendo il personaggio di Annie
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Se di legami con il precedente episodio bisogna parlare, questi si riferiscono, e ci ricolleghiamo al discorso delle ferite, quelle emotive in questo caso, alla morte di Josie e il contraccolpo fortissimo sulla stabilità di Harry Truman. Lo sceriffo, un personaggio molto equilibrato fino a quel momento, si chiude nell'isolamento e nel disinteresse verso tutto il resto, e non ci sarà verso di smuoverlo, se non forse in uno strano finale in cui si avvicina a lui l'assistente di Thomas Eckhardt, una donna che in precedenza aveva consegnato a Catherine una scatola misteriosa.
Le cicatrici invece saranno più concrete, e saranno quelle che accomunano, ad esempio, il maggiore Briggs e Margaret. Sia l'uomo che la Signora Ceppo porterebbero infatti i segnali della loro vicinanza alla Loggia, o comunque alla parte più sovrannaturale del mondo di Twin Peaks. Triangoli e strani riferimenti che ancora non possiamo davvero decifrare. Ci sarà tempo, anche se Cooper inizia a investigare. D'altra parte la sua attenzione è sviata da Windom Earle e dalla solita partita a scacchi. Subentra Pete, abbastanza bravo nel gioco, che riceve il compito di giocare la partita cercando in particolare di proteggere i pezzi più importanti.