Twin Peaks 2x13 "Checkmate" (Scacco matto): la recensione
L'agente Cooper affronta una delle sue sfide più difficili, mentre lo scontro con i Renault raggiunge il culmine, nel tredicesimo episodio della stagione per Twin Peaks
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In particolare fa abbastanza sorridere il momento in cui una scatenata Nadine massacra Hank, che nel frattempo aveva aggredito Ed dopo aver scoperto la sua relazione con Norma. La vicenda di James rimane un vicolo cieco completamente avulso dal resto, non solo in senso geografico, mentre poco o nulla si muove sul fronte delle storyline di Josie e Benjamin. Più interessante, anche per dare un senso di chiusura all'indagine interna su Cooper e alla lunghissima faida con i Renault, il confronto alla Casa del cane morto, con il protagonista che si fa sorprendere e sequestrare.
Molto buoni anche i due lampi nel finale. Il primo è quello che vede Leo svegliarsi dopo moltissimi episodi in cui era stato accudito, e a volte ridicolizzato, da Shelly e Bobby. Il momento è giocato molto bene, e dopo puntate e puntate a costruire suggerimenti e tensioni circa il suo, molto prevedibile, risveglio, è una scena che non delude. Il secondo è ancora migliore, e vede Windom Earle entrare in scena nel modo brutale, con la fusione dei due elementi che lo hanno contraddistinto fino ad ora ai nostri occhi: gli scacchi e la morte.