Treasure Stack, un puzzle game per gli amanti dell’ordine – Recensione

Treasure Stack è un puzzle game molto divertente, ma con pochissimi contenuti: la nostra recensione

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Treasure Stack, opera prima di Pixelakes, è un mix di tante meccaniche già viste nei puzzle game degli ultimi anni, da Tetris a Pang passando per Puyo Puyo, con giusto un pizzico di novità. L’idea è quella, suggerita dal nome, di dover impilare file e file di tesori per fare ordine all’interno di stanze che ricordano i classici dungeon di un castello. Scenderanno dall’alto due oggetti, impilati sempre in verticale, che potranno essere due forzieri di vari colori oppure un oggetto che vi aiuterà a fare ordine nella fila. Le spade, ad esempio, eliminano completamente una fila, mentre le bombe esplodono e fanno piazza pulita in un’area attorno ad esse. Le chiavi (dei colori dei forzieri, ma anche jolly) sono gli unici oggetti che possono innescare la rottura di una serie di forzieri dello stesso colore, anche su livelli diversi, un po’ come in Puyo Puyo.

La novità in questo senso è la gestione fisica dei forzieri e degli oggetti che vengono calati dall’alto. In Treasure Stack non si controllano infatti gli oggetti in caduta ma sarà il nostro personaggio da terra a gestire ed impilare i tesori. Nel momento in cui stanno scendendo si possono tirare a sé con un rampino oppure si può lasciarli cadere autonomamente. Una volta afferrati si possono adagiare su un lato, a patto che le pile non siano troppo alte, oppure lasciarli sotto di sé e ritrovarsi al di sopra della pila.

[caption id="attachment_194317" align="aligncenter" width="1920"]Treasure Stack screenshot Il multiplayer in locale garantisce una buona longevità[/caption]

Questo semplice sistema diventa sempre più complesso da apprendere, perché tali manovre si possono ovviamente compiere anche con gli oggetti che sono già a terra. Si può scalare le pile per uscire da situazioni spinose, ma anche raccogliere singoli forzieri per gettarli altrove, nel caso riescano ad emergere singolarmente dalle pile. A tutto questo si aggiunge il fattore velocità, che rende il procedimento sempre più frenetico, oltre al fatto che, di tanto in tanto, il punto più alto di ogni pila verrà sovrastato da un cubo nero, un oggetto inutile che rovinerà solamente le combinazioni ma che potrà essere comunque spostato, o distrutto.

"Ogni partita rivela una strategia ed un’idea nuova, un’intuizione su come muoversi all’interno delle pile di tesori per alzare il proprio punteggio sempre di più"

Treasure Stack è, sostanzialmente, tutto qui. Ogni partita rivela una strategia ed un’idea nuova, un’intuizione su come muoversi all’interno delle pile di tesori per alzare il proprio punteggio sempre di più. Inoltre, partita dopo partita, si sbloccano nuovi personaggi e modelli per i rampini con cui giocare, elementi del tutto estetici che non aggiungono variabili di gameplay.

Il tutto funziona molto bene, e di base non si discosta molto da quel meccanismo assuefacente da un’ultima partita che accomuna tutti i puzzle game. La voglia di provare una nuova strategia, di vedere l’effetto che fa nella speranza di raggiungere un nuovo punteggio. Anche perché solo giocando si scoprono gli effetti degli altri strumenti, oppure alcuni trucchetti come il fatto che, saltando, si possono afferrare i forzieri anche da un certo punto della pila in poi. Se Treasure Stack è quindi un buon puzzle game, ben diversa è la situazione in termini di offerta ludica.

[caption id="attachment_194318" align="aligncenter" width="1920"]Treasure Stack screenshot Il rampino diventerà il vostro migliore amico. Oppure perderete in fretta[/caption]

Di fatto, il titolo propone una sola modalità di gioco, quella classica in cui si accumulano punti, con oggetti che cadono a velocità sempre crescente, finché non si arriva al game over. Il single player è solo una partita singola fine a sé stessa, così come per il multiplayer locale. Da menù Treasure Stack si potrebbe anche giocare in multiplayer online (e propone addirittura un sistema di ranking online), ma nonostante il cross-platform tra Nintendo Switch, PC e Xbox One non siamo mai riusciti a trovare una partita.

Ed è un peccato che Treasure Stack si riveli quindi solo un titolo con cui trascorrere qualche minuto, preferibilmente in compagnia. Minuti che passano agevolmente, perché il sistema di gioco funziona alla grande, ma sarebbe stato interessante magari qualcosa di simile ad uno story mode con delle sfide contro la CPU a difficoltà crescente, o in generale delle idee per delle partite per singolo giocatore che non siano solo un mordi e fuggi.

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