Tini - La nuova vita di Violetta, la recensione
Chiude la telenovela e apre la carriera da cantante della sua attrice protagonitsa, Tini - La nuova vita di Violetta è un caso unico di retroguardia
Non è mai chiaro lungo tutto il film chi stiamo guardando. La protagonista è una persona famosissima, con manager e uffici stampa che la seguono durante interviste tv e incontri con i fan, ma mantiene anche dei tratti finti, come la storia della sua famiglia o il rapporto con quello che nella serie tv è il suo amore. A metà tra Martina e Violetta, la protagonista vive un’avventura esotica in Italia, al riparo da tutto, per ritrovare se stessa, una durante la quale capirà che il suo futuro è come cantante e in cui assumerà il nuovo nome. A tutti gli effetti un rebranding, ma nella pratica l’ultimo grande episodio della telenovela Violetta in cui si scoprono anche dei segreti sul passato della sua famiglia.
C’è infatti tutta l’ingenuità di cui sono capaci le telenovele sudamericane in questo film, incastrata in una confezione splendida per fotografia e ambienti ma anche molto superficiale (cioè televisiva) a livello produttivo, specie la postproduzione. Tini - La nuova vita di Violetta non è evidentemente un film per tutti ma un’operazione per soli fan che chiude una mitologia e ne apre un’altra nuova.
La parte affascinante semmai sta in come, pur spostandosi nel mondo della musica, lo stesso Martina Stoessel matenga il mondo conservatore che caratterizzava la serie tv. Nonostante la musica sia il regno del ribellismo giovanile, Tini si avvicina ad essa con un film che rilancia tutti i valori conservatori, tradizionalisti e in un certo senso retroguardisti che erano già nella serie e che in generale si ritrovano nelle telenovele. Il maschilismo, la provvidenza, i ruoli ben separati, il male e il bene decisamente distinguibili e un trionfo di damigelle in attesa di essere salvate, sono topoi che la Disney ha ormai abbandonato nei suoi cartoni animati più importanti, ma che rientrano ancora in queste produzioni, facendole suonare un po' stonate rispetto al proprio tempo ma anche dolcemente rassicuranti.