The Exorcist 2x03, "Unclean": la recensione
Il terzo episodio di The Exorcist ci offre un'inedita visione del compito di Marcus e Tomas, preparando il terreno alla confluenza delle varie storyline
La bellezza degli scenari naturali dell'isola in cui Andy e la sua famiglia risiedono viene così distorta dal Male, lasciando i panni materni di forza generatrice per indossare quelli di cupo avversario in rivolta contro l'uomo (e, presumibilmente, contro Dio). È una visione certo non inedita della Natura - il cinema più autoriale ne offrì una raggelante declinazione con Antichrist di Lars von Trier - ma ancora foriera d'inquietudine, agghiacciante nella progressiva ma inesorabile riduzione dell'essere umano all'impotenza di fronte a fenomeni inspiegabili e ingovernabili a prescindere dall'elemento divino.
Parallelamente, il peregrinare di Marcus (Ben Daniels) e Tomas (Alfonso Herrera) li porta a indagare sul caso di presunta possessione di una bambina, Harper (Beatrice Kitsos); è qui che, con un plot twist forse prevedibile ma indubbiamente utile ad allargare ulteriormente il punto di vista sul mondo degli esorcismi, i due uomini scoprono una sconvolgente realtà che nulla ha a che fare col demonio. Per meglio dire, il caso di Harper è strettamente correlato al lato oscuro dell'animo umano, alla vena più ferocemente maligna e folle che possa solcare il cuore di una madre. Oltre a offrire una prospettiva nuova e interessante sul difficile compito che grava sulle spalle di Marcus e Tomas, gli eventi della puntata fanno da perfetta anticamera all'approdo dei due protagonisti sull'isola di Andy.Un episodio come Unclean chiarisce, oltre ogni dubbio, l'ambizione di questa seconda stagione a distaccarsi del tutto dal celeberrimo materiale d'origine, dopo averlo omaggiato nella sua prima annata televisiva. Non è solo nel cambio di location che ravvisiamo quest'intento di rinnovamento: la puntata solleva domande finora taciute, ma che ben contribuiscono a dettagliare il contesto in cui Marcus e Tomas si trovano a operare. Ecco quindi spiegati i molti esorcismi negati dalla Chiesa: non tutto il dolore e la follia di questo mondo portano impresso il segno del diavolo, e la difficile scrematura tra possessione e psicopatologia è affidata, in The Exorcist, alle mani di uomini impavidi ma non immuni dall'errore.