Supraland è il gioco perfetto nell’attesa di un nuovo Metroid Prime – Recensione

Supraland è una piacevole sorpresa, un metroidvania in prima persona solido e divertente: la recensione

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Un videogioco che dichiara tra le sue maggiori fonti di ispirazione un trio del valore di Portal, Metroid e The Legend of Zelda non può non passare inosservato. Alcune delle produzioni indipendenti che si ispirano ai grandi classici finiscono per essere quasi delle occasioni sprecate, ma Supraland non rientra in questa categoria. L’idea del titolo di Supra Games è effettivamente molto semplice: un metroidvania in prima persona. Qualcosa che ricorda Metroid Prime, con quel senso di avventura ed importanza degli oggetti di Zelda e gli enigmi ambientali spacca-cervello di Portal. In fondo l’avevano detto che erano le loro ispirazioni.

Supraland è un sandbox di nome ma non di fatto, perché il mondo di gioco è veramente una vasca di sabbia di quelle che si trovano nei parchi giochi. Una sandbox, appunto. Tra mozziconi di sigarette, tubi e matite gigantesche, c’è uno scontro tra il popolo degli omini blu e quelli rossi, dei quli noi interpretiamo un baldo rappresentante eroico. Senza dare troppe spiegazioni, giusto il minimo sindacale per capire come muoversi all’interno del mondo, nei primi minuti di gioco si viene incaricati di raggiungere un obiettivo (sarà sempre solo uno alla volta), e sta al giocatore capire come farlo.

[caption id="attachment_195278" align="aligncenter" width="1920"]Supraland screenshot Alcuni enigmi vi faranno sentire degli scemi[/caption]

Lo smarrimento iniziale, dato da un piacevole fascino della scoperta, permette di cominciare a prendere confidenza con il sistema di gioco e la fisica, risolvendo i primi, semplici puzzle ambientali per trovare i primi barili da riconsegnare ad un mercante, il quale ci sottoporrà la vendita di preziosi potenziamenti in cambio delle monete d’oro che si raccolgono durante il gioco. Alcuni di questi sono le classiche migliorìe all’energia vitale e ai danni inflitti, altri sono fondamentali per proseguire, nel gioco come il doppio salto, una maggior capacità di corsa e in generale tutto quello che permette di interagire con l’ambiente.

Ciò che colpisce fin da subito di Supraland è il ritmo perfettamente bilanciato tra fasi d’azione ed esplorazione, nonostante queste ultime siano presenti in notevole maggioranza. Il gioco infatti è incentrato sulla risoluzione di puzzle ambientali che fin da subito richiedono un grande impegno e l’applicazione del pensiero laterale. In molti casi non c’è una soluzione univoca, guardare agli scenari da un’altra prospettiva (a volte letteralmente) spesso genera l’intuizione per avanzare nell’avventura in un modo molto più veloce di quanto si era pensato all’inizio.

[caption id="attachment_195277" align="aligncenter" width="1920"]Supraland screenshot Non mancano momenti di azione che, lontanamente, ricordano titoli come Metroid Prime. Ma sono sporadici e brevi[/caption]

Supraland sfrutta armi e oggetti più per gli enigmi che per l’azione in sé. Ci sono anche dei boss fight, ma non vi aspettate niente di trascendentale o in grado di lasciare il segno. Quello che sorprende è invece la necessità di creare una conduttura di corrente sfruttando un generatore, delle incudini, una piattaforma volante fatta di metallo, una spugna bagnata e infine sé stessi per riuscire ad aprire elettronicamente una porta chiusa, giusto per fare un esempio.

"chiaramente Supraland non reinventa niente, ma un metroidvania in prima persona è una ventata di freschezza"Da buon metroidvania qual è, Supraland è fatto di shortcut, oggetti necessari per raggiungere aree segrete e nascoste, così come un leggerissimo backtracking perfettamente integrato nell’avventura, quest secondarie ed oggetti opzionali da trovare. È davvero piacevole girovagare per il mondo di gioco, così come la soddisfazione nel riuscire a risolvere i rompicapi più assurdi e improbabili scoprendo che, a volte, la soluzione migliore è la più lineare. Oppure l’esatto contrario.

[caption id="attachment_195276" align="aligncenter" width="1920"]Supraland screenshot Supraland è pieno zeppo di citazioni ai videogiochi, ma anche alla cultura pop[/caption]

Chiaramente Supraland non reinventa niente, ma un metroidvania in prima persona è una ventata di freschezza rispetto ai tanti esponenti in 2D usciti negli ultimi anni, alcuni pregevoli, altri meno. Per tutto quello che abbiamo detto, ma anche per l’attenzione verso la fisica che rende la manipolazione degli oggetti molto importante e contribuisce a variare la risoluzione degli enigmi.

Infine, Supraland è anche piacevole dal punto di vista tecnico. Lo abbiamo giocato su PC, al massimo della qualità estetica, con una fluidità generalmente molto solida, con giusto alcuni tentennamenti in sparute situazioni confusionarie. L’idea di essere all’interno di una vasca di sabbia fa sì che tutto sia volutamente spartano e semplice, dai modelli dei personaggi alle ambientazioni, le quali però avrebbero giovato sicuramente di un minimo di caratterizzazione in più. In alcune situazioni, poi, si esplorano zone gigantesche, le cui dimensioni sembrano solo propedeutiche all’ingannare il giocatore con la sensazione di essere in un mondo molto ampio visto che, spesso, non sono riempite di particolari come ci si aspetterebbe.

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