Reigns: Game of Thrones, la lotta per il Trono di Spade tra librogame e Tinder - Recensione

Controllare un regno con due semplici gesti: la recensione di Reigns: Game of Thrones

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Reigns è un videogioco del 2016 pensato per il mercato mobile, realizzato da Nerial e pubblicato da Devolver Digital. L’idea di fondo è facilmente riassumibile: l’unione tra un librogame e Tinder. Proprio come l’applicazione per incontri, Reigns permette di gestire le sorti di un regno con degli swipe a destra per le reazioni positive, a sinistra per quelle negative. Inutile dire che si tratta di un titolo perfetto per sessioni veloci (ovviamente in bagno, il più delle volte) ma dotato anche di una certa profondità, ed era quasi inevitabile che il team di sviluppo pensasse ad una versione ispirata alla serie tv di HBO per eccellenza, Game of Thrones.

Reigns: Game of Thrones riprende lo stesso gameplay. Il giocatore interpreta un Re, il quale dovrà sopravvivere alla vita di corte il più a lungo possibile, cercando di badare a quattro aspetti fondamentali della gestione del regno: potere militare, religioso, favore del popolo e finanze. Vari personaggi gli sottoporranno problemi, prospettive, possibilità, in generale questioni da risolvere. Non è sempre troppo chiaro cosa succederà, ma va letto tra le righe, in base al contesto ed a ciò che ci viene detto. A volte è molto semplice, ad esempio se il popolo ha fame e richiede una distribuzione dei beni, scegliendo di assecondare la richiesta andrete a dilapidare le finanze, ma la sua opinione nei vostri confronti aumenterà, mentre al contrario le casse saranno al sicuro, ma il popolo si ricorderà del sovrano poco attento. In generale, compariranno dei pallini sopra agli elementi che verranno influenzati, più o meno grandi a seconda di quanto, ma non c’è nessuna indicazione precisa sul come, è necessario capirlo solamente dal contesto.

[caption id="attachment_190138" align="aligncenter" width="1920"]Reigns: Game of Thrones screenshot Comincia tutto, ovviamente, così[/caption]

Perché in Reigns: Game of Thrones è importante anche il retaggio di ciò che farete. Sia che otteniate dei bonus passivi come, ad esempio, il favore del Maestro del Conio, che farà sì che le vostre casse siano sempre ricche, oppure che diate delle risposte particolari a determinati temi, capiterà spesso di avere a che fare con il risultato di situazioni e scelte pregresse. Invitare un misterioso straniero a corte, prodigo di complimenti e doni, potrebbe rivelarsi molto dannoso in futuro perché, magari, potreste ritrovarvi con un coltello alla gola.

"Reigns: Game of Thrones è ancora più mortale di quanto non lo fosse l’originale"Già nell’originale Reigns la morte era dietro l’angolo, per via di una scrittura intelligente che raramente rendeva palesi le intenzioni dei personaggi e gli sviluppi delle scelte, capitava di morire in modo del tutto inaspettato eppure del tutto comprensibile. Grazie all’infida psicologia dei personaggi di riferimento, Reigns: Game of Thrones è ancora più mortale di quanto non lo fosse l’originale. C’è anche un twist particolare nella formula, perché non si interpreterà un Re generico ma a turno (sfruttando l’idea per cui Melisandre rivive ogni volta l'esistenza di uno dei pretendenti al Trono di Spade, con l’obiettivo di cercare il prescelto del Signore della Luce) i personaggi che, nella serie e nei libri, bramano di sedere sull’agognato scranno.

[caption id="attachment_190141" align="aligncenter" width="1920"]Reigns: Game of Thrones screenhot Capita anche di dover affrontare viaggi, potenzialmente mortali ovviamente[/caption]

Ci sono quindi molto fanservice, buono e giusto, ma anche una discreta cura per i particolari. I personaggi ripresi sono tutti quelli presenti (e assenti, ovviamente) nell’ultima stagione de Il Trono di Spade, e da lì Reigns: Game of Thrones riprende le fila del discorso per costruire le situazioni che il giocatore si ritroverà davanti. Ad aiutarvi nell’avanzamento ci saranno anche degli obiettivi, che vi serviranno a sbloccare tutti e nove i personaggi principali, così come nuove situazioni e bonus passivi. In generale c’è una grande varietà di situazioni per cui difficilmente ogni partita sarà uguale all’altra, e per esaurire davvero tutto ciò che il gioco da offrire ci vorranno moltissime ore di gameplay.

Inutile dire che Reigns: Game of Thrones è consigliatissimo su smartphone, dove trova la sua dimensione ideale per via delle partite molto rapide e di una facilità estrema d’utilizzo anche con una mano sola. Fortunatamente, visto il successo dell’originale, la versione dedicata alla serie HBO è tradotta completamente (bene, e con grande fedeltà per i termini originali) in italiano, così da poter apprezzare tutte le finezze nei dialoghi e capire con esattezza come e quando la partita finirà con la morte tremenda di uno dei personaggi. Forse.

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