NAIRI: Tower of Shirin, un’avventura punta e clicca fin troppo “old school” - Recensione
La recensione di Nairi: Tower of Shirin, un'avventura punta e clicca perfetta per chi fosse alla ricerca di un'esperienza molto classica
Trattasi di un indie frutto del lavoro di HomeBearStudio, fondato da due ragazzi. NAIRI: Tower of Shirin è un’avventura grafica molto classica, con visuale in prima persona e nessun tipo di azione a schermo di alcunché genere. Un’avventura squisitamente old school, nel bene e nel male.
[caption id="attachment_191547" align="aligncenter" width="1200"] Rex è proprio un bel tipo[/caption]
La prima criticità che viene fuori da quanto appena descritto: NAIRI: Tower of Shirin risulta molto lento per chi non è abituato o non cerca questo tipo di esperienza. Oltretutto, la situazione è aggravata dal fatto che a volte gli enigmi risultano fin troppo cervellotici da intuire (quel pensiero laterale estremo tipico delle avventure grafiche di un tempo), mentre a volte la risoluzione dei puzzle ambientali va fin troppo a fantasia.
[caption id="attachment_191549" align="aligncenter" width="1280"] L'inventario può essere richiamato in ogni momento[/caption]
Nel gameplay NAIRI: Tower of Shirin è un’avventura punta e clicca molto classica. Ci si muove per le ambientazioni uno scenario alla volta (composto da un’immagine fissa, leggermente dinamica, che varia a seconda di alcune interazioni previste), in modo sempre molto lento e con qualche passaggio di troppo alle volte, e semplicemente si può interagire con ciò che si vede a schermo per indagare o risolvere gli enigmi. Gli oggetti di cui sopra oltre ad essere raccolti possono essere combinati (sempre in modo schematico e fisso) per ottenerne di nuovi, che servono ad avanzare con l’avventura o risolvere i puzzle. Durante il gioco si possono raccogliere delle monete, con le quali acquistarne degli altri, si possono trovare in giro semplicemente cliccando a caso qua e là. Una soluzione non troppo elegante, anche perché crea delle dissonanze, come l'apparire dietro a dei quadri o sotto ai tappeti sparsi per i vicoli bui della città.
"NAIRI: Tower of Shirin è un’avventura punta e clicca molto classica"Riguardo la costruzione del mondo e la narrazione, NAIRI: Tower of Shirin è una piacevole sorpresa, pur senza guizzi particolari. L’estetica è indubbiamente il punto forte della produzione, grazie ad uno stile grafico che per character design e animazioni strizza l’occhio ai lavori dello Studio Ghibli e più in generale all’animazione classica, per via della commistione tra umani e animali antropomorfi, mentr l’ambientazione ha echi mediorientali e mediterranei.
[caption id="attachment_191546" align="aligncenter" width="1280"] Certi scorci sono davvero evocativi[/caption]
La trama ci vede nei panni di Nairi, una giovane rampolla di una famiglia benestante che, durante una serata come le altre si ritrova in una situazione a dir poco spinosa: rapita, e con i genitori in fuga per via di una non meglio specificata incursione delle guardie in casa sua. Comincia così un’avventura che nei toni è abbastanza classica (i rapitori diventano subito amici, il mistero dell’eponima Torre di Shirin è legato alla protagonista, ed altri topoi non troppo originali), nella quale Nairi dovrà capire i fatti che riguardano lei e la sua famiglia, mentre incapperà anche in antiche storie e leggende che riguardano la Torre che svetta al centro della città.
Ci sono però delle note positive riguardo una narrazione che non brilla troppo per originalità. Il fittizio tessuto sociale è riproposto con coerenza, con una costruzione dei personaggi fatta di clan di papere criminali, topi faccendieri dalla dubbia moralità e altre idee davvero niente male. Colpiscono i dialoghi tra personaggi, tra sporadiche banalità ed una tendenza verso la prolissità ogni tanto non risparmiano qualche plausibile bordata o frecciatina di sorta tra personaggi della classe borghese e della classe operaia. Un dettaglio che non ci aspettavamo da un’avventura di questo tipo, e che sicuramente dà ulteriore valore ad una produzione che va approcciata da giocatori affini ai punta e clicca vecchio stile; gli altri potrebbero trovare poco interesse in una produzione comunque curata e ben realizzata.