Life: non Oltrepassare il Limite, la recensione
Privo di qualsiasi idea originale ma anche capace di essere davvero efficace, Life è uno buon slasher travestito da fantascienza moderna
Life è, in parole povere, questo: una specie di aggiornamento dell’idea di base di Alien (“Mio Dio! C’è un alieno sanguinario e invincibile nell’astronave assieme a noi e ci sta uccidendo uno a uno!”) al filmmaking moderno. Invece che un’astronave molto futura in viaggio nella galassia, all’interno della quale abbiamo la gravità terrestre, e i cui passeggeri (grande idea) sembrano camionisti, ci sono degli scienziati “ordinari”, uomini di poca azione e molta testa in un ambiente realisticamente senza gravità. Può essere detto senza timore di smentita insomma che Life è un film in tutto e per tutto “non originale”. Questo non significa che non sia godibile, anzi, Daniel Espinosa dimostra quanto esecuzione e ideazioni possano essere disgiunti.
Infatti mentre si è intenti a pensare a quanto le trovate del film e i suoi espedienti siano noti, ci si ritrova aggrappati alla sedia in uno stato di tensione e orrore (quello sì) del tutto originale. Creativamente pigro ma tecnicamente dedito, Daniel Espinosa realizza un film efficace e brutale, in cui la morte è dura, in cui la creatura è un killer spietato e in cui non ci risparmia nulla di tutto quello che solitamente si teme. In una parola Life sa lavorare su quella parte della testa in cui albergano i timori ancestrali di contatto con l'altro, di incolumità fisica (non si contano le ossa che vengono spaccate) e ingresso di ciò che non vorremmo dalla bocca. Già il primo contatto tra la forma di vita e gli umani, solo fintamente rassicurante, porta in sé una forma di terrore e di attesa per lo scatenarsi dell’inferno che vale il prezzo del biglietto. Il resto del film ha addirittura anche l’ammirabile pregio di comprimere nell’ora e 40 del film non più di 3-4 ore di tempo della storia, una corsa abbastanza disperata contro una minaccia solo fintamente scientifica ma in realtà molto fantastica in cui non c’è dilatazione né tempo perso.Lungi dall’avere il desiderio di plausibilità della fantascienza contemporanea, Life finge solo di essere accurato e preciso ma preferisce di gran lunga traghettare le immagini di Gravity e lo spunto di Alien dalle parti dello splatter e dello slasher. Un film di genere grossolano, efficace e molto godibile, mascherato da raffinata cavalcata fantascientifica.