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Gotham 3×03, “Look Into My Eyes”: la recensione

La nostra recensione del terzo episodio della terza stagione di Gotham, intitolato Look Into My Eyes

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Spoiler Alert
Come abbiamo evidenziato in conclusione alla recensione di Burn the Witch, quest'anno Gotham sembra voler giocare più sulle situazione e sui personaggi bizzarri che su una trama generale ben ordita. Look Into My Eyes, l'episodio andato in onda questa settimana, ha infatti continuato su questa strada, introducendo due nuove importanti figure provenienti dalla mitologia batmaniana e dando il via ad altrettante storyline, senza però ancora mostrarci il punto d'arrivo finale della stagione.

Jervis Tetch (Benedict Samuel), il futuro Cappellaio Matto, è stato al centro delle vicende principali della puntata, che lo ha visto arrivare a Gotham per ritrovare sua sorella Alice (Naian Gonzalez Norvind), ex reclusa di Indian Hill dotata di strani poteri legati al suo sangue. Il personaggio è stato qui proposto come una versione embrionale del classico avversario del Cavaliere Oscuro, non ancora del tutto impazzito ma con già presenti i suoi elementi peculiari, dallo sfruttamento di ipnotismo e controllo mentale per dominare i suoi avversari alla passione per i gingilli elettronici - orologi in primis. Molto interessante anche il fatto che l'uomo sembra avere un attaccamento quasi morboso per la sorella, un elemento riconducibile all'inclinazione alle pedofilia che il villain ha più volte osteggiato nei fumetti, come a esempio nella graphic novel Arkham Asylum: una seria casa su un serio suolo. A giudicare dai titoli, la trama legata a Tetch sembra che continuerà anche nei prossimi episodi, magari diventando una delle principali di questo primo arco narrativo.

Gotham continua a girare su se stessa, dimostrandosi una visione piacevole incapace però di creare reale interesse verso di sé

Sicuramente, tra di esse c'è quella che vede Pinguino (Robin Lord Taylor) sempre più vicino a diventare il nuovo sindaco di Gotham City, dopo la sua candidatura al ruolo avvenuta proprio in questa puntata. Nonostante uno spazio più contenuto rispetto a quanto riservatogli gli anni precedenti, Cobblepot continua a dimostrarsi il personaggio meglio riuscito dell'intera serie; da lui ci aspettiamo grandi cose nella seconda metà della stagione, sopratutto ora che ha aggiunto tra le fila della sua gang anche l'Enigmista (Cory Michael Smith).
Altra trama sempre presente è quella che ruota attorno al giovane Bruce Wayne (David Mazouz) e al suo clone Five. Il tutto sembra essere collegato all'organizzazione nota nei fumetti come Corte dei Gufi, che mira a rimpiazzare il futuro Batman con un gemello da essa manipolato, in modo da poter sfruttare a suo piacimento tutto l'impero dei Wayne. Questa storyline, per quanto affascinante, continua a essere molto distaccata da tutte le altre, facendoci domandare quanto bisogno ci fosse di dedicare così tanto spazio a al personaggio di Bruce, quando l'idea iniziale dello show era quello di vederlo sullo schermo il meno possibile per concentrarsi sulla città e il lavoro della polizia.

Per quanto riguarda invece il vero protagonista dello show, in Look Into My Eyes il sempre più bad-ass Jim Gordon (Ben McKenzie) è stato messo di fronte al suo rapporto con le donne. Lo abbiamo visto scambiarsi strani sguardi con Barbara (Erin Richards), comportarsi in modo benevolo con Selina (Camren Bicondova), prendere una grossa cantonata con Valerie Vale (Jamie Chung) e soffrire per il ritorno di Lee (Morena Baccarin) al suo vecchio impiego. La ricomparsa in città di quest'ultima, avvenuta nei minuti finale dello scorso episodio, è stata accompagnata dall'arrivo a Gotham del secondo, nuovo importante personaggio dopo Jervis Tetch, ovvero Mario Falcone (James Carpinello), suo nuovo fidanzato nonché figlio del boss del crimine Carmine Falcone (John Doman). Attualmente, l'uomo sembra essere più interessato a crearsi una vita onesta come medico piuttosto che a portare avanti gli "affari" del padre, una situazione destinata probabilmente a cambiare nel corso della stagione.

Nonostante i due nuovi ingressi nel cast ci abbiano piacevolmente convinto, Gotham continua a girare su se stessa, dimostrandosi una visione piacevole - specialmente per i fan delle avventure di Batman - incapace però di creare reale interesse verso di sé. Sarà questa una situazione momentanea o permanente?

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