BurgerTime Party, il fast food videoludico d’epoca ritorna su Nintendo Switch | Recensione
La recensione di BurgerTime Party, che ritorna su Nintendo Switch con un remake di buona fattura, con tante opzioni inedite e una modalità multigiocatore
I giocatori più attempati avranno sicuramente già capito che il titolo è un remake di quel Burger Time, classe 1982, Data East. BurgerTime Party è infatti una efficace rielaborazione, che aggiunge delle modalità multigiocatore e, generalmente, approfondisce quella storica idea di gameplay.
[caption id="attachment_200795" align="aligncenter" width="1920"] La modalità Solo Burger vi farà spremere le meningi per trovare la soluzione migliore. Poi avrete fame.[/caption]
BurgerTime Party riprende ovviamente la formula dell'epoca, con un pizzico di novità. In primis lo stile grafico, che abbandonati i pochi pixel si aggiorna con un’estetica cartoon che, più di una volta, strizza l’occhio all’animazione classica così come Cuphead. È semplice ma efficace nella resa, con animazioni molto basilari (forse anche troppo), ma che in generale restituiscono una bella sensazione di modernità."BurgerTime Party riprende ovviamente quella formula dell'epoca, con un pizzico di novità"
Ma, e qui si introduce lo spessore per gli amanti dei puzzle game: se si riesce a farli cadere insieme agli elementi dei panini questi cadono più in fretta e generano dei punti bonus. L’idea è proprio quella di sfruttare i nemici, infatti, farsi inseguire per lo scenario, per portarli esattamente nel posto giusto, stordirli e poi farli cadere. Se completare un livello è relativamente semplice, farlo al meglio inseguendo il punteggio più alto è un’impresa sempre più per professionisti dei puzzle game, man mano che si prosegue con gli stage.
[caption id="attachment_200797" align="aligncenter" width="1280"] La modalità multigiocatore è perfetta per il tipo di gameplay.[/caption]
La modalità Solo Burger, per giocatore singolo, è infatti focalizzata sul risolvere i livelli cercando la soluzione migliore. Inseguire le canoniche tre stelle di punteggio, in questo caso, diventa un puzzle all’interno del puzzle perché bisogna capire qual è il trucco di ogni scenario e metterlo in pratica (il titolo del livello è spesso un suggerimento). La modalità Main Burger è invece quella composta dagli stage classici, più ampi e con sfide a tutto tondo, e si può giocare in cooperativa da 1 a 4 giocatori. Simile è la modalità Battle Burger ma, come il nome potrebbe far intuire, stavolta il gioco è competitivo, e i giocatori possono decidere se essere il cuoco oppure gli ingredienti nemici che vogliono conquistare la cucina. Infine c’è una modalità competitiva, organizzata in stage da risolvere in sequenza i cui risultati vengono spediti su una leaderboard online.
BurgerTime Party, come ogni puzzle game, può risultare ripetitivo per sua natura. Ma l’idea di gioco era divertente trent’anni fa e lo è tutt’ora, in più i puzzle della modalità Solo Burger sono molto avvincenti, e la trasformazione in party game è decisamente efficace. Come dicevamo poco sopra, sembra esattamente un gioco confezionato… anzi, cucinato apposta per Nintendo Switch.