Ash vs. Evil Dead 2x03 "Last Call": la recensione
Terzo, buon episodio per Ash vs. Evil Dead, con una reunion del cast di Xena. Intanto, si cita l'Armata delle Tenebre
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Quindi, eravamo rimasti al furto dell'amatissima auto di Ash da parte di due ignare vittime che pagheranno molto caro il loro prezzo. La macchina si improvvisa Christine, e commette le più sadiche torture contro il gruppo di ragazzi. Nel frattempo in un locale in città Ash organizza una festa "giovane" e cool per attirare i probabili ladri della sua macchina. Ci viene spiegato molto chiaramente che al protagonista importa poco del libro maledetto, e che le sue fantasie ad occhi aperti sono tutti per la storica auto. Particolare molto interessante è un richiamo visivo molto specifico alle avventure fantasy horror raccontate nell'Armata delle Tenebre, dopo che fino ad ora la serie di Sam Raimi di fatto si era posta come un sequel di Evil Dead 2.
È chiaro ormai che lo splatter e l'horror funzionano anche grazie a un gruppo simpaticissimo e affiatato di protagonisti, che si supporta e sopporta a vicenda, che rinforza le mancanze degli altri con il proprio atteggiamento. L'ingresso di Lucy Lawless nelle dinamiche di gruppo è stato gestito benissimo ed era quello che mancava come contraltare alle sparate di Ash. Kelly e Pablo in questo episodio sono un po' in disparte, mentre riceve maggiore spazio il rapporto tra Ash e suo padre. Certo, una serie come questa non potrà mai raccontarci certi rapporti in modo classico, ed ecco quindi che un chiarimento a lungo atteso riceve un trattamento politicamente scorretto che ci fa sorridere.Episodio abbastanza statico come ambientazione, ma ci pensano i personaggi e i dialoghi a ravvivare il tutto. Lasciamo la serie con un accenno di mistero riguardante Ash, forse la sua nascita, forse qualcosa legato alla sua famiglia, e prepariamoci a riprendere il viaggio.