Agents of SHIELD 1x09 "Repairs": recensione
Bella puntata, incentrata su May e sulla forza dei poteri telecinetici
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Dopo aver fatto il giro completo dei membri della squadra questa settimana tocca all'ultima rimasta: la granitica e fredda Agente May. Tutto l'episodio, più che su un caso di telecinesi che si rivela essere qualcosa di più, ruota intorno alla spiegazione del termine "cavalry" che a lei viene accostato: ogni personaggio dà a Skye la sua definizione, da Fitz-Simmons a Ward, fino a Coulson che spiegherà tutto. Aveva bisogno di una migliore caratterizzazione l'agente May, essendo in questo momento il personaggio di gran lunga più debole: lo stereotipo che rappresentava bastava a tenerla in piedi per alcune puntate, ma a questo punto c'era bisogno di qualcosa in più. Anche in questo caso, come in tutti gli altri, nulla di particolarmente originale, ma al tempo stesso semplice, riuscito e funzionale allo scopo: un po' la filosofia di base dell'universo Marvel.
La vicenda si apre sulla camera da letto di May, dove scopriamo che la storia con Ward va avanti da un po' di tempo: non è uno sviluppo così interessante. In ogni caso l'esigenza del momento richiama all'ordine la squadra: una persona sta manifestando improvvisamente dei poteri telecinetici che rischiano di mettere in pericolo la comunità in cui vive. Una missione di recupero si rende necessaria. Piccola parentesi: ben abituati come siamo all'invasione di supereroi e superpoteri al cinema e in televisione negli ultimi dieci anni, probabilmente sentire di problemi simili non ci fa molto effetto. Ma, come ci è stato detto nel quarto episodio Eye-Spy (e come ci ricordano gli approfondimenti che trovate su BadComics) la telepatia, e probabilmente come in questo caso la telecinesi, non esistono nell'universo Marvel che ci è stato raccontato fino ad ora.In ogni caso si tratta di un falso problema: si scoprirà infatti che la telecinesi non c'entra nulla e che la soluzione del mistero si può rintracciare in una dimensione paranormale, in quello che viene definito come un punto di passaggio tra il nostro mondo e l'inferno. Agents of S.H.I.E.L.D. non è una serie su fantasmi, aldilà, spiriti e cose del genere, quindi è probabile che dietro tutto ciò si nasconda una spiegazione più scientifica, o comunque coerente con l'universo Marvel (magari tirando in ballo la mitologia norrena e i nove mondi di cui parla Thor).