Provato – Sleeping Dogs Definitive Edition

Il sorprendente open world di Square-Enix si rifà il trucco: Sleeping Dogs (quasi) pronto per l’approdo su PS4 e Xbox One

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Articolo a cura di Lorenzo “Kobe” Fazio

Ammettiamolo: il nostro rapporto di videogiocatori con le riedizioni è ambiguo. Pubblicamente ci scagliamo contro simili manovre commerciali, annunciando la morte dell’Arte e della creatività. Segretamente contiamo i risparmi: pronti a rivivere avventure già note, questa volta in alta definizione e con immancabili contenuti extra.

Siamo meschini, doppiogiochisti, ipocriti.

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Eppure, se nel caso di The Last of Us Remastered sapevamo benissimo che si trattava di un mero raggiro ai danni di un audience incapace di resistere al fascino di un capolavoro senza tempo qual è il survival horror di Naughty Dog, la decisione di Square-Enix di riproporre Sleeping Dogs in una Definitive Edition viene vista sotto una diversa luce.

L’oper world partorito da United Front Games prima ha lottato per scollarsi di dosso la scomoda etichetta di “nuovo (e deludente) True Crime” e poi è stato promosso da una campagna pubblicitaria chiaramente incapace di identificarlo correttamente e indirizzarlo al pubblico di riferimento. Il risultato? Quasi due milioni di copie vendute, ma la netta sensazione, soprattutto in casa nostra, che si sarebbe potuto fare molto meglio.

Perché allora non correggere il tiro, appunto, su PS4 e Xbox One (oltre che su PC)?

Sleeping Dogs: Definitive Edition - screenshot

Pad in mano ci siamo sentiti immediatamente a casa. Wei Shen, protagonista indiscusso dell’epopea a base di calci volanti e piombo, è atletico e incline alla violenza come sempre. I primi minuti della demo messaci a disposizione dal publisher li abbiamo spesi per riprendere confidenza con il combat system in un breve ed esaustivo tutorial. Mentre attacchi base, prese e parate sono esattamente come ce le ricordavamo, abbiamo immediatamente notato un netto incremento degli elementi con cui è possibile interagire. Afferrare un nemico e rompergli la testa contro un muro, un armadio o un’asse di legno non è più un’eventualità, una bizzarra strategia da utilizzare di tanto in tanto per farsi quattro (ciniche) risate: è un’arma doppiamente utile per non dare punti di riferimento all’avversario ed eliminare velocemente gli sgherri che vi si pareranno di fronte.

Naturalmente non abbiamo potuto valutare la presenza di nuove combo, si trattava delle prime scazzottate del gioco e il personaggio non era ancora stato sviluppato a dovere, ma siamo rimasti colpiti dalla la rediviva fisicità degli scontri, resi più coreografici che mai dal set di animazioni parzialmente rivisto.

Il potenziamento grafico ha interessato anche le espressioni dei volti degli attori virtuali durante le cut-scene: chi ha in mente i risultati raggiunti altrove (leggasi il già citato The Last of Us o L.A. Noire) resterà poco impressionato nonostante i miglioramenti in questa direzione siano visibili e tutto sommato apprezzabili.

Naturalmente, parlando dell’aspetto estetico, tutto il mondo di gioco è stato rivisto e reso ancor più scintillante. Una breve corsa per le strade affollate di Hong Kong ci è bastata per farci una veloce idea. L’idea di una città viva e pulsante è resa da un maggior numero di veicoli e passanti presenti. Non c’è quasi traccia di aliasing o rallentamenti. Gli effetti luce sono stati parzialmente riprogettati con risultati spesso stupefacenti: da non credere i riflessi calcolati in tempo reale su ogni singola pozzanghera.

Immutato, almeno così ci è parso, il sistema di guida che fortunatamente era già abbastanza affidabile e realistico nella versione originale. Se con alcuni mezzi, le moto soprattutto, appare ancora nervoso e non troppo fluido, fa piacere notare come ogni veicolo risponda con una reattività differente: tanti mezzi, tanti modi per restare in pista e non finire contro il primo muro.

Sleeping Dogs: Definitive Edition - screenshot

Ad arricchire questa Definitive Edition, ci pensano i DLC di Sleeping Dogs qui riuniti e disponibili sin dal primo minuto di gioco. Nel tempo concessoci ci siamo divertiti con Nightmare in North Point: vera e propria side-story in cui gli abitanti della metropoli sono strati tramutati in feroci zombie e i membri delle Triadi sono stati sostituiti da demoni, vampiri e mostruosa compagnia affamata della carne del povero Wei. Armati di tutto punto (anche sul fronte bocche di fuoco si segnalano novità come una mitragliatrice dall’elevata velocità di fuoco presa in prestito da Deus Ex: Human Revolution), ci siamo dati alla pazza gioia falciando numerosi non-morti, prima di vedercela contro potentissimi spiriti che ci hanno mostrato come Sleeping Dogs sia anche un gioco in cui conta la tecnica, il tempismo e un minimo di strategia.

Dopo un paio di rovinosi game over abbiamo restituito il pad della PS4, soddisfatti da quanto visto.

Sleeping Dogs: Definitive Edition, atteso nel nostro continente tra ottobre e novembre, potrebbe rivelarsi il perfetto compendio per chi non ne ha approfittato una generazione di console fa, l’occasione ideale per recuperare una perla andata perduta per i motivi più molteplici. Sebbene, lo ripetiamo, il nostro rapporto con le riedizioni sia complesso e sebbene inizino ad essere effettivamente troppe, attendiamo con piacere il prodotto di Square-Enix.

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