Provato - Injustice: Gods Among Us - Deomachia

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Abbiamo provato a Milano il nuovo picchiaduro di NetherRealms, ecco le nostre impressioni...

“Che cosa succederebbe se i nostri più grandi eroi diventassero una delle nostre più grandi minacce? “

Il nostro ultimo incontro con Injustice: Gods Among Us risaliva allo scorso agosto, durante la GamesCom di Colonia. Oggi, grazie a un gentile invito da parte di Warner Interactive,, abbiamo avuto modo di testare in anteprima la demo del nuovo picchiaduro realizzato dallo stesso sviluppatore dell'ultimo - pluripremiato - Mortal Kombat, alla la presenza di Hector Sanchez, producer del gioco e front man di NetheRealms Studios.

Nel corso della presentazione sono stati svelati i due nuovi protagonisti del gioco, Raven e Black Adam, che andranno ad aggiungersi ai ventidue grandi protagonisti classici di casa DC, da Batman, a Wonder Woman, passando per il Joker e Solomon Grundy, senza dimenticare l'Uomo d'Acciaio, Superman che, quest'anno, vedrà pure un attesissimo reboot cinematografico firmato da Zack Snyder e Chris Nolan. Sanchez ha confermato che, oltre ai lottatori già presenti, gli sviluppatori valuteranno - anche in relazione al successo del gioco - se proporre altri personaggi tramite DLC, attingendo all'enorme mitologia DC che, come tutti sanno, non è certo limitata ai soli eroi/supercattivi più noti.

Il gioco sarà disponibile dal 19 aprile 2013 su Playstation 3, Xbox 360 e Wii U (Injustice sfumerà il gamepad permettendo di giocare sia sullo schermo televisivo che sul touch della nuova console Nintendo) in due versioni differenti: la base contenente solo il gioco, e la collector's editino contenente il gioco, una statua da collezione di 23 cm raffigurante Wonder Woman che combatte contro Batman, una “collector’s box”, il comic book di “Injustice” (fumetto basato sul videogioco che verrà poi venduto anche separatamente), uno steelbook e 3 skin scaricabili dei nuovi 52 DC Comics.

Molto interessante è la conferma che, poco dopo l'uscita, sarà reso disponibile un DLC (riscattabile gratuitamente dai possessori dell'edizione da collezione) dedicato a Red Son, la splendida graphic novel distopica  in cui Kal - El, anziché piombare nel mezzo del Kansas, si ritrova adottato da una famiglia di agrari ucraini nel pieno della Guerra Fredda. Inutile dire che il Superuomo diventerà in breve tempo il figlio prediletto della madrepatria Sovietica e, in un crescendo distopico, aiuterà Stalin a conquistare il mondo intero. Sanchez si è detto possibilista riguardo una possibile versione per PSVita, tuttavia, anche qui, molto dipenderà dalla risposta del pubblico.

Il gioco si basa sulla fluidità di movimento dei personaggi rappresentati, come in ogni picchiaduro che si rispetti. A differenza di altri qui le possibili armi utilizzabili, oltre quelle canoniche, sono gli oggetti presenti nell’arena: ecco che allora diventa possibile per Raven prendere dei bidoni della spazzatura e scaraventarli addosso a Black Adam facendo cadere il normale limite tra il bene e il male che non è più un fatto prettamente narrativo ma è mutabile nel contesto. Le interazione con l’ambiente azionano sequenza video di mosse predefinite, che però hanno il pregio di rompere la monotonia del duello 2D, obbiettivo storicamente perseguito dalle ultime versioni dei padri spirituali di questo gioco, ovvero di Tekken e Mortal Kombat.

I filmati sono piuttosto spettacolari, tuttavia le combo rimangono abbastanza semplici, speriamo che il tentativo di avvicinarsi a un pubblico non troppo smaliziato non abbia costretto NetherRealms ad evitare un approccio più profondo alle meccaniche di lotta. I diversi elementi del contesto vengono poi utilizzati in maniera differente dai diversi personaggi per restare fedeli alle caratteristiche di ciascuno di loro. Le arene sono inoltre sviluppate su più livelli a cui si accede tramite una transition che amplia così l’orizzonte di gioco. Risulta in questo di fondamentale importanza la scelta del background: in caso di multiplayer se i due giocatori hanno preferenze diverse la decisione finale verrà lasciata alla console mediante una scelta random. 

Il comparto tecnico, basato sul solito Unreal Engine 3, si mostra solido e ben caratterizzato, con arene dinamiche, buona distruttibilità degli ambienti e modelli poligonali del personaggi dettagliati e carismatici. Vedremo se anche online il gioco manterrà le sue promesse anche se, per esperienza, l'UE 3 è di norma molto solido anche quando applicato in generi "estremi" come i picchiaduro, senza contare che gli sviluppatori avevano già fatto un ottimo lavoro con Mortal Kombat.

Il titolo in sé si distingue dagli altri suoi predecessori come ad esempio Mortal Kombat in quanto, proprio a detta dello stesso Sanchez, le aspettative sono diverse, e ciò si evince già dal titolo: se in Mortal Kombat si potevano prevedere scenari di morte e sangue, in Injustice ciò non si realizza in quanto i personaggi sono vincolati ad un mondo che si sviluppa su una trama narrativa nuova che, non a caso, darà vita ad un proprio comic book. 

Vedremo ad aprile se Injustice saprà mantenere le promesse, per ora, da fan dei fumetti e da appassionati di picchiaduro non vediamo l'ora di poter dare una risposta all'annosa questione che attanaglia, da decenni, migliaia di nerd: "ma se Acquaman trascina Superman sott'acqua lontano dalla luce del sole e lo indebolisce, potrebbe sconfiggerlo o rimarrebbe comunque troppo forte?"

Forse, a breve, potremo scoprirlo.

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