Il 'negretto' di Natalia Aspesi
La giornalista di Repubblica utilizza questa espressione decisamente poco politically correct. E se lo avessero fatto Il giornale o Libero? Poi, ci offre qualche perla sugli Oscar. Intanto, il Corriere della Sera dedica una pagina allo scontro Belen-Canalis...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Iniziamo da un paio di nostri errori. Io ho confuso Angela Finocchiaro con Anna nella recensione de La Banda dei babbi natale. Invece, come ci ha fatto notare Paolo, abbiamo sbagliato a indicare l'autore della storia di Iron Fist citata da Kevin Feige qui.***Poi partiamo da un articolo che non ha errori e di cui è anche inutile citare l'autore, ma che spiega tante cose. Semplicemente, nel Corriere della Sera di ieri una pagina (intera, non c'è nient'altro se non pubblicità) è dedicata alla sfida di Natale Belen-Canalis. Titolo: "Belen-Elisabetta, attrici rivali: l'eros contro il romanticismo". La cosa bella è che anche nell'articolo si dice chiaramente che le due hanno dei ruoli, diciamo così, non da protagoniste (io parlerei di tappezzeria, molta bella, ma sempre tappezzeria si tratta). A questo punto, ricordatevi di questo pezzo quando qualche direttorone di quotidiano ci spiegherà l'importanza della stampa e la necessità dei contributi statali. E invito tutti a leggere Chi o Novella 2000, almeno offrono quello che promettono senza fare gli snob...
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Non capita quasi mai che l'attore di un film in lingua non inglese vinca un Oscar per la migliore interpretazione. Ce l'hanno fatta in tutta la storia dell'orrida statuetta solo in due, ed erano italiani, nel 1961 Sophia Loren per La ciociara e nel 1998 Roberto Benigni per La vita è bella".
"Solo due ed erano italiani?". E quindi, la Marion Cotillard de La vie en rose che ha vinto, il mondiale di calcio per club? Proseguiamo:
Per l'Oscar 2011, si dà per certo che tra i 5 nominati ci sarà Tilda Swinton, anglosassone, che però nel film di Luca Guadagnino Io sono l'amore parla italiano con accento russo".
Veramente, al momento sembra molto difficile che la Swinton riesca a farcela, considerando la concorrenza fortissima. Comunque, è superficiale dare la cosa per certa...
Qui si è preferito scegliere il commovente e da noi molto acclamato La prima cosa bella di Virzì, che dovrà battersi con 58 candidati".
In realtà, sono circa 65 in tutto i candidati, se la memoria non mi inganna. Gran finale:
Intanto, Io sono l'amore è entrato nella cinquina dei film stranieri al Golden Globe, scelto non dagli italiani ma dalla stampa straniera di Hollywood".
Stampa straniera che comprende ben 6 italiani nell'ottantina di giurati votanti, tra cui proprio Silvia Bizio di Repubblica. Ma tra colleghi a Largo Fochetti non si sentono?
Sempre la Aspesi, nella sua rece spoilerosa (ormai è anche inutile dirlo, altrimenti non sarebbe una sua rece) de La bellezza del somaro, ci regala questo sfoggio di lirismo: "il negretto semirasta e malmostoso". Wow, 'negretto' neanche nei cinepanettoni lo dicono più, per fortuna che l'ha scritto in un quotidiano 'progressista', altrimenti sai che storie...
***Strampalato pezzo del Secolo d'Italia (Lo stesso pezzo - solo più lungo - è presente su La gazzetta del mezzogiorno) sui film di Natale, fin dal titolo "Zalone pigliatutto a Natale?". Ovviamente, come detto nello stesso articolo, il film esce il 5 gennaio, ma chiaramente qualcuno lo considera ancora Natale. Il vero problema è quando nel pezzo si dice che Io, Loro e Lara fosse una pellicola Medusa (era Warner) e soprattutto quando si sostiene:
Medusa che si può permettere di avere in campo per Natale tre colossi come il film di Massimo Boldi (A Natale mi sposo), quello di Aldo, Giovanni e Giacomo (La banda dei babbi natale) e quello di Woody Allen (Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni)".
Peccato che Boldi abbia chiuso la sua corsa questo weekend (in cui è crollato, come era scontato) e che Allen possa ragranellare ormai solo gli spiccioli durante le feste. Per carità, questi titoli (assieme al grande successo Benvenuti al sud) sono andati benissimo per Medusa, ma è impossibile considerarli film di Natale.
***Tanti articoli degni della nostra rubrica riguardanti The Tourist, ma la perla su questa pellicola ce l'ha regalata l'agenzia Asca, che ha parlato di applauso dopo la proiezione stampa. Forse, qualcuno che ha applaudito c'era pure (in una sala da 500 posti non è impossibile). Ma ci vuole un gran coraggio per scrivere "e' stato accolto postitivamente dai colleghi italiani", visto che è difficile trovare qualcuno che dia alla pellicola anche solo una risicata sufficienza.
The Tourist ha un finale prevedibile, ma che non per questo andrebbe spoilerato. Fa capire diverse cose Mereghetti sul Corriere, altre Michele Anselmi sul Riformista e sul Secolo XIX (come se citare un determinato film di riferimento non fosse uno spoiler bello e buono). Invece, Annamaria Piacentini, nel suo resoconto della conferenza stampa su Libero, menziona una domanda sul fatto che Depp assomiglierebbe sempre di più al capitano Jack Sparrow. Peccato che la domanda fosse su Keith Richards e non Sparrow.
Su Oggi, Lorenzo Franculli parla dei film di Natale che sfideranno i cinepanettoni. Tra questi, The Tourist, che offre l'occasione di citare Le vite degli altri, che avrebbe incassato 8 milioni di euro. Dove però non è chiaro. In Italia? Proprio no, considerando che Box Office mojo parla di 5,2 milioni di dollari (quindi probabilmente meno di 4 milioni di euro al cambio). Mistero.
Sull'Unità, notizia corretta sugli incassi deludenti in America del sequel di Narnia (arrivato primo) e di The Tourist (secondo), peccato che il titolo sia "The Tourist al primo posto ma gli incassi deludono".
Gaetano Cappelli sul Corriere della Sera-Sette disquisisce sul fascino di Angelina Jolie e ne ripercorre le tappe salienti della sua carriera, come l'interpretazione di Elena in Troy. Peccato che in realtà avesse il volto di Diane Kruger...
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