Spider-Man: Homecoming, cosa c'è di sbagliato nel nuovo poster?
L'ultimo poster di Spider-Man: Homecoming destinato al mercato statunitense ha scatenato non poche polemiche
In rete sono apparsi commenti e meme di tutti i tipi per sottolineare quanta importanza sia stata data al personaggio di Robert Downey Jr. - che risulta addirittura più "grande" di Tom Holland - e quanto il poster sia effettivamente "popolato": Tony Stark, Peter Parker e l'Avvoltoio compaiono ben due volte ciascuno; sullo sfondo, inoltre, si intravedono fuoco, scariche elettriche, scintille, diverse fonti luminose e due ambienti, la skyline di Manhattan e il Monumento a Washington; al di sotto di Jon Favreau si intravede poi una macchia di colore blu sfumata che copre l'oceano in maniera non proprio delicata.
Insomma, quello che più manca all'artwork è un certo equilibrio estetico che poster come quello di Guardiani della Galassia Vol. 2 hanno dimostrato di avere. The Verge ne ha parlato con l'illustratore Tommy Lee Edwards, secondo cui il vero problema è che il poster in questione non sembra neanche ultimato:Secondo Edwards, inserire nei poster tanti elementi di un film è possibile. È assolutamente consentito realizzare poster "popolati", l'importanza è metterci passione e impegno per riflettere la stessa passione impiegata nella realizzazione del film:In un certo senso sembra che qualcuno abbia detto: 'Ok, ecco un mucchio di foto, vediamo che aspetto hanno tutte insieme'. Da una prima bozza si dovrebbe poi fare il poster definitivo, ma in questo caso sembra che si siano fermati al primo stadio. Non sembra una locandina definitiva.
Un film è il frutto di un lavoro duro e lungo. I poster dovrebbero onorare il tempo trascorso su un set per dare vita a un prodotto artistico, dovrebbero mostrare di cosa parla il film piuttosto che la testa di un attore importante, dovrebbero dare un'idea del genere, del tono, del tipo di storia. I poster non devono essere per forza un insieme di elementi, ma se si decide di farne uno in quello stile, è importante assicurarsi che sia fatto molto, molto bene.
La speranza di Edward è che presto ci sia un'inversione di rotta:
Se alla gente non importa quanto bene sia fatto un poster visto che andranno a vedere comunque il film, che male c'è a creare qualcosa di splendido che i cinema potranno esporre con orgoglio? Che i fan potranno comprare e appendere sulle proprie pareti? È un vero e proprio mercato su cui si potrebbe puntare.
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A dirigere Spider-Man: Homecoming, in uscita in IMAX e in 3D il 7 luglio 2017, c’è Jon Watts. La sceneggiatura è opera di John Francis Daley e Jonathan M. Goldstein. Le riprese sono partite il 20 giugno 2016 ad Atlanta, in Georgia.
Nel cast Tom Holland, Marisa Tomei (Zia May), Zendaya, Laura Harrier, Tony Revolori, Michael Barbieri, Kenneth Choi, Donald Glover, Angourie Rice, Michael Keaton.
La pellicola non racconterà le origini del personaggio, ma si concentrerà sugli anni del liceo di un Peter Parker già in azione.
Il film è co-prodotto da Kevin Feige assieme al suo team di esperti della Marvel, e da Amy Pascal, che ha supervisionato il lancio del franchise per la Sony 13 anni fa. Insieme, collaborano a una nuova direzione creativa per il lancia ragnatele. Sony Pictures continuerà a finanziare e distribuire i film della saga, e sarà ancora proprietaria dei diritti di sfruttamento del personaggio, mantenendo il controllo creativo finale.