Sciopero anche a Cinecittà?
Sorpresa: anche gli sceneggiatori Italiani potrebbero iniziare uno sciopero, sulla falsariga di quanto sta accadendo a Hollywood. E le motivazioni sono esattamente le stesse...
Fonte: Variety
La SIAE ha recentemente aperto una azione legale contro i principali operatori di telefonia mobile, chiedendogli di interrompere la distribuzione di film e serie TV sui cellulari a meno che non siano disposti a pagare delle percentuali agli sceneggiatori.
Non solo: la SIAE sta discutendo anche con Sky Italia dopo che la televisione satellitare di Rupert Murdoch ha venduto l'utilizzo di numerosi audiovisivi italiani per l'utilizzo in rete e sui telefoni cellulari. Se entro il 31 dicembre Sky non avrà concordato con il sindacato una percentuale ragionevole, l'utilizzo di tale materiale sarà ritenuto illegale dalla SIAE.
Fausto Brizzi, autore di Notte Prima degli Esami, si è detto totalmente vicino ai membri del WGA, il sindacato degli sceneggiatori americani attualmente in sciopero per ottenere royalties dall'utilizzo degli audiovisivi nei new media. Brizzi fa notare che in Italia la situazione è molto diversa che negli Stati Uniti, che da noi il sindacato non è così potente e gli sceneggiatori non hanno gli stessi contratti, diritti e protezioni che hanno i loro colleghi oltreoceano. Con uno sciopero si cercherebbe di cambiare le cose: "In futuro," sostiene Brizzi, "uno sceneggiatore potrebbe diventare produttore esecutivo della sua stessa serie, proprio come in USA. Le cose potrebbero cambiare se riuscissimo a paralizzare la produzione".
Ma proprio perché il sindacato in italia non è molto potente, la cosa potrebbe rivelarsi più difficile del previsto...
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