Masterchef Italia 5, la finale: cronaca di una vittoria annunciata
Masterchef Italia incorona il suo quinto vincitore: e senza troppe sorprese si tratta di...
"Niente è facile, ma nulla è impossibile".
E' con questa massima che Erica, la mamma single romagnola, si aggiudica il titolo di quinta Masterchef d'Italia. Vittoria annunciata? Beh, come abbiamo detto la scorsa settimana, già da una ventina di giorni il suo nome circolava come quello del concorrente vincente, ma ci illudevamo che ci potesse essere un colpo di scena. E invece è andato tutto esattamente come previsto: Erica è la migliore cuoca d'Italia, seconda Alida e terzo classificato Lorenzo.
La puntata di questa sera si apre con dei flashback in cui ritroviamo i tre finalisti all'inizio della loro avventura nella cucina più famosa della tv. Vediamo scorrere le immagini in cui Erica, Alida e Lorenzo si sono conquistati l'ingresso nello show culinario, presentando piatti di loro creazione, con l'arduo compito di conquistare subito i quattro supergiudici Cracco, Bastianich, Barbieri e Cannavacciuolo.
E proprio sull'onda di questo amarcord si parte con la prima prova: un'atipica Mistery Box caratterizzata da uno schermo sul quale vediamo sfilare i piatti della "prima volta". Ed è proprio con l'ingrediente principale di essi che i nostri tre sfidanti devono ora inventarsi e cucinare un nuovo piatto per dimostrare quanto abbiano imparato e quanto siano cresciuti in questi tre mesi trascorsi nella Masterclass.
I cappelletti di Erica si trasformano in raffinati cappelletti dal ripieno liquido, il petto d'anatra di Lorenzo prende la forma di una preziosa anatra in doppia cottura con ciliegie, tartufi e fois gras ed il già elaborato baccalà di Alida assume le fattezze di un piatto da gourmet.
Tutte e tre le preparazioni sono versioni decisamente evolute rispetto ai piatti presentati nella prima selezione, e questo dimostra che la cucina di Masterchef è realmente un'ottima scuola dove iniziare a muovere i primi decisi passi verso un futuro splendente e, chissà, magari anche stellato. Erica brilla subito come migliore della prova ed accede all'Invention Test assicurandosi dei vantaggi che le permetteranno di superare anche questo secondo test e di accedere all'ultimo duello. La finale stasera è tutta al femminile perché la seconda prova consiste nel riprodurre fedelmente tre piatti proposti da altrettante famose chef stellate: Iside de Cesare, Antonia Klugmann e Marianna Vitale.
Nell'ultimo round le due ragazze devono dare sfoggio di abilità e creatività, cucinando un menu degustazione completo che incoronerà la cuoca più brava a insindacabile giudizio dei giudici, questa sera comodamente seduti a tavola, in attesa di gustare le varie portate che verranno loro servite dalle due concorrenti. La prova si svolge sotto gli occhi attenti di tutti gli alti concorrenti di questa edizione, disposti in gran parata sulla balconata a tifare o criticare le loro due ex compagne. A supporto delle finaliste intervengono: per Alida il fidanzato e la di lui mamma (e qui scopriamo che la simpatia deve essere proprio una dote che accomuna tutta la famiglia), mentre a incoraggiare Erica ci sono la mamma e il papà, due soggetti, anche loro come la figlia, dalla lacrima facile. E le lacrime sono state il filo conduttore di tutta questa puntata, Alida ed Erica hanno pianto e piagnucolato dall'apertura della trasmissione fino al momento della consacrazione della vincitrice. Lacrime, lacrime e lacrime... abbiamo davvero temuto che stavolta si allagasse l'intera cucina!
Erica, nel corso di questa ultima manche, gioca d'astuzia, senza esagerare, cucinando ciò che conosce bene e prestando estrema cura alle materie prime e alle cotture. Alida probabilmente pecca di presunzione, cercando di stupire a tutti i costi, utilizzando cotture a effetto - vedi la ricciola affumicata al momento - o, in un tentativo estremo di captatio benevolentiae, di meravigliare i giudici versando sul dorso della loro mano un olio essenziale da annusare mentre si assapora il piatto. La definizione più calzante della giovane piemontese l'ha condensata stasera chef Cracco dicendo che Alida è più innamorata dell'idea che della realizzazione vera e propria del piatto. Erica invece, fin dal primo momento benvoluta ed apprezzata dai giudici - spesso anche immeritatamente - dando al suo menu degustazione il profetico e filosofeggiante già citato titolo (merito forse dell'amicizia con Giovanni?) "niente è facile, ma nulla è impossibile" si è portata fortuna da sola trionfando su tutto e tutti, dimostrando che, anche quando meno te lo aspetti, un imperscrutabile, anomalo, inspiegabile, insensato e vaneggiante destino può trasformarti da moccioso anatroccolo in sfavillante principessa dei fornelli.
Buona fortuna Erica... come se non ne avessi avuta già abbastanza!